Alla verità

Questa Verità
che prende oggi il nome di Dio
e domani chiamerò Amore
e forse un giorno fu e sarà Morte.
Questa Verità indecisa
Che evolve continua il suo nome
al passo stesso del mio presente.
Questa Verità
che mi sta sulle labbra
come presenza evanescente.
L’abbraccio
La inchiodo a un foglio
e morente, tra parole, si spegne
Suscitando dal sogno, dopo due giorni,
Il seguente.
A questa Verità io chiedo:
Religioso tituba mai
Che la morte giungendolo al corpo
Del suo Dio levi pure il bisogno?

Intenso.
dio, morte, amore. un tutto, che evolve e muore.
però ti contraddico; hai detto nel post precedente che la verità è scritta di momento in momento sulle parole, non s'inchioda nulla a questa verità. Anche vivere è un po' così.
la verità sono le parole e quelle forse sono anche fede per taluni. anche per me.
Nessun religioso potrà mai crederlo.

holly ciao buon fine settimana
un abrazo

Non mi contraddici molto, dato che anche qui dico che la verità cambia giorno per giorno.
Ovviamente inteso come momento per momento.
La verità è istantanea.
Quando scriviamo altro non facciamo che fotografare quell'istante.. Inchiodiamo quella verità in un foglio, che però si rivela subito verità del passato, di qualcosa che è stato.
E cmq c'è un piccolo errore perché io non ho detto di inchiodare qualcosa A questa verità, bensì di inchiodare la verità a qualcosa, che è il concetto inverso.
Come guardare un tramonto in fotografia: c'è stato ma non è detto che ora ci sia.
Ciò porta anche a pensare che probabilmente, il tramonto [la verità] si ripresenterà.

Inizio a stancarmi di queste visioni cicliche

visioni cicliche.
dio morte amore, di volta in volta come una verità progressiva nelle tre condizioni vitali.
forse non hai spirito di addattamento ! sto scherzando holly.
un tramonto a cui segue la notte e di nuovo il giorno. tre fasi naturali anche queste. finchè ci sarà vita e son sicura che chi è vivo lo rimane anche a giri bassi.
non è facile entrare nelle 24 ore di qualcuno ! (mica la valigetta )

ora devo andare, grazie dell'attenzione davvero,
è piacevole parlare coi filosofi e coi pazzi.

grazie