Ora tu vieni e ti siedi accanto
Silenzioso. sei dolce.
dietro la ruvidezza scomposta dell’apparire.
Nel tuo bicchiere si muove appena
un’ombra verde d’assenzio,
dita d’artista ti reggono infrangibile.
Della vita
dici di aver vissuto l’andata e il ritorno
di aver visto troppi errori,
troppi amori,
e provato l’inaudito sballo della solitudine
forse l’ago dell’oblio in vena
con l’incredibile sfortuna di chi porta in sé
un destino di sventura
meno felice sì…forse più immenso.
L’amaro, il sale, il ruvido
ti leviga come un granello
di diamante puro;
un angolo sotto le scorie grezze
minuscolo, invisibile, reale,
dove il fuoco non incenerirà
mai la natura del bianco