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| | LUCA DEVOTI detto \'O Centurione | |
| | Autore | Messaggio |
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Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: LUCA DEVOTI detto 'O Centurione 5/8/2008, 17:18 | |
| Luca Devoti (detto “ o’ Centurione”)
Il giardino di villa D’Amico è lo specchio discreto della vita della signorina Giulietta. In mezzo al cancello di ferro, largo, alto e antico, c’è il portoncino che si apre appena dal videocitofono m’inquadra e mi vede. Sul cancello ci sono tante punte di lancia, alla stessa distanza, che circondano anche il muro di cinta per nascondere la casa e il giardino ai curiosi, che a Rocca Felice, devo dire, non mancano mai. Guardo assorto il cancello arrugginito e mi giro verso la signorina D’Amico e le dico:
- Signorì, o’ canciello lo dovete pittare. La buonanima di Don Augusto vostro padre, ci rimarrebbe troppo male, se vedesse come sta combinato.
Parlo mentre la signorina D’Amico è intenta a innaffiare; lei scuote la testa, alza lo sguardo dallo zampillo e risponde muovendo la mano a taglio fingendo minaccia di mazzate per il padre che non c'è più.
- Filibè, quello mio padre era fissato. Teneva l’hobby di far guadagnare soldi all’amico tuo, Ferdinando Quagliulo. Quando quello era senza una lira, a buon’anima di mio padre, gli faceva pittare il cancello pure due volte al mese.
Risponde così senza smettere di innaffiare, ma poi mi guarda cortese e aggiunge: - Prenditi una sedia Filibè, tra un minuto finisco qua e sono da te.
Parla pensierosa, senza alzare la testa dalle rose, indica col dito la sedia che sotto la finestra di fronte al roseto sembra aspettare me che mi siedo.
Il giardino di villa D’Amico tiene estro e buon gusto, ma per quanto la signorina Tetta non tiene il pollice verde, se ci cammini in mezzo in silenzio, sembra che ti voglia parlare. - Ma chi lo dice che una pianta grassa non sta bene con una magra? – Pare domandare per quegli accostamenti così arditi. - E chi dice che un bonsai non può essere una quercia di trenta centimetri? – Pare aggiungere per il gran numero di piantine che non sono cresciute.
Dinto o giardino ci stanno nù sacco e culuri, penso accompagnato dal rumore dell’acqua che scorre tra i sassi del vialetto che circonda la siepe di rose. Il rosa, il lilla, il viola, a tratti l’arancio, smorzano il colore più intenso del verde dell’edera; i colori s’arravogliano sulla facciata della villa fino al tetto per proteggere chi ci abita. L’ombra di un cipresso secolare pare rinfrescare il dondolo messo a posta lì, per accogliere chi deve riposare.
La signorina D’Amico mi parla come se avesse seguito un ragionamento tutto suo, quando mi chiede:
- Filibè, tieni un'altra busta celeste per me è o’ vero? Per questo sei venuto prima del tuo solito giro!
La signorina Tetta sembra pensierosa, ma non mostra impazienza. La guardo mentre arrevoto la mano dentro la borsa di pelle nera cercando la busta per lei, e appena la trovo, la alzo sorridente e lei, senza aspettare una mia conferma, riprende ad innaffiare parlando senza distogliere gli occhi dalle rose.
- Filibè, sono sicura che di te mi posso fidare…
Dice seria facendo una piccola pausa che non richiede una risposta da parte mia ma riflessione. Poi senza darmi tempo di aggiungere nulla continua: - Se questa lettera la manda chi penso io, non sarà l’ultima.
L’ascolto colpito, e mi viene da pensare che la fiducia, è sempre un regalo prezioso quando viene concessa da persone che ammiri o dalle quali non ti aspetti tanta considerazione.
E poi continua sincera:
- E io con qualcuno mi devo confidare... E tu sei scrittore e mi puoi capire. Filibè… Fammi il piacere, leggila tu, ad alta voce; perché io non ce la faccio. E poi tengo da fare con le rose che altrimenti si ammosciano pure loro.
Per tutto il tragitto dall’ufficio postale fino a a villa D’Amico, quella benedetta busta celeste mi ha fatto arrevotare il cervello. Non sapevo come dirlo all’amica mia. O’ sapevo, ho pensato tra me: - questa volta sarà peggio della prima. - Ma non potevo certo incaricare quel fessacchiotto del sostituto di Ferdinndo Quagliulo di portarla al posto mio!
Avevo promesso: a qualsiasi ora. – Così avevo detto, e così ho fatto, la parola è parola.
Arapro la busta celeste con cautela dalla parte dove c’è il timbro postale; mi tremano le mani, ma la curiosità è forte e proseguo. Il rumore della carta strappata fa girare di scatto Giulietta D’Amico, che mi guarda preocupata, ma poi si volta tornando ad annaffiare, e io prendo un bel respiro, faccio un leggero colpo di tosse per schiarirmi la voce, e comincio la lettura onorato dell’incarico di fiducia che mi ha dato:
Napoli 30 settembre
Mia cara, quanto cammino tortuoso a ritroso per essere oggi con te. Io irragionevole, pazzo scatenato, fiume in piena, io uomo che non accetta confini, che non sopporta argini di normalità; tu donna ragionevole che respira piano, che non vuole un uomo che vive a bocconi: tra noi sarebbe stato amore disperato. Avevi ragione. Sarebbe stato amore tormentato, amore d’assenze, di bugie. Sarebbe stato quello che per te, non è mai stato amore.
Ma adesso prometto:
- terrò nella pancia il vuoto che lasci, senza dirtelo; non starò male quando dirai che finirà. Disegnerò un sorriso sul volto, se mi chiederai di non correre mentre tu sei ancora seduta. - Non chiederò se mi vuoi bene, se sono il tuo innamorato, se sono l’uomo sempre sognato; non chiederò alla tua voce di rompersi nel pianto, al tuo respiro di strozzarsi in un lamento, ad un singhiozzo di fuggire per portare il suono della tua mancanza. - Non ti chiederò di essere quello che non sei mai stata, o di darmi tutto quello che hai sempre negato;
Sarò ragionevole.
Prometto. Resterò con te, senza di te. E ti amerò da lontano, ma tanto forte, che sentirai dolore anche tu per me .
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Sono poche righe, ma bastano a far calare un silenzio che mi fa sentire le foglie frusciare. La bava di vento sembra soffiare più piano adesso, per non disperdere il suono delle parole che ho letto trattenendo il respiro. La signorina Giulietta si è messa su un gradino davanti la porta della villa; ha smesso di innaffiare, ma non ha chiuso l’acqua e lo zampillo ha formato una pozza davanti ai suoi piedi, è silenzosa, stupita, colpita e sembra senza energia. Senza voltarsi comincia a parlare come fosse da sola, come se stesse riavvolgendo all'indietro un pezzo di vita per cercare il punto preciso da dove ripartire. Poi, come alla fine di un ragionamento tortuoso, come se un pensiero le fosse sfuggito per caso, dice un nome:
- Luca...
E in un soffio di voce, poi aggiunge:
- Luca Devoti…
E poi riprende facendo un respiro profondo, come se avesse ritrovato il filo.
- ... sono passati quattro anni, Filibè. Anzi, cinque.
Poi torna il silenzio, e io smetto di respirare, per non perdere neanche una parola di quello che aspetto dica; anzi mi agguatto di più sulla sedia, perché sono sicuro che non sarà un bel ricordare.
- Insegnava diritto Romano a Napoli e io mi ero appena iscritta a lettere classiche all’Orientale. Veniva da Milano, sì… da Milano, ma non si era sperduto a Napoli, come mi ero sperduta io. La prima volta lo vidi in un’assemblea universitaria. Si,… un’assemblea... Parlava come se avesse chiara ogni cosa; strafottente, dolce, arrogante, sognante, con l’aria del ragazzino che va alla guerra con lo sguardo fiero senza elmetto e senza corazza. Un giovane professorino di diritto Romano, illuso e irresistibile, Filibè, pareva nù centurione romano. Si, ora me lo ricordo bene: Luca Devoti. Luca Devoti ‘o centurione… Mentre la guardo mi accorgo che gli occhi di Giulietta dicono molto di più di quello che dice. Sta cercando di dirmi qualcosa ma senza dirlo, mi fa sentire qualcosa che finisce nella pancia all’improvviso e si arravoglia in un nodo. Gli occhi di Giulietta, l’amica mia, adesso tengono le stellline che luccicano, mentre parla del professorino si soffia il naso e riprendere a parlare come se io non ci fossi più.
- la vita non è una scelta. - Dice parlando tra se e se, la signorina Tetta, come se il ricordo fosse diventato liquido.
Poi mi guarda come se mi vedesse in quel momento per la prima volta, e riprende:
- Filibè, diceva così Luca mio. Lo diceva parlando milanese con l’accento napoletano. Diceva che la vita è breve, che si deve vivere meglio che possiamo; e che per quello non faceva programmi più lunghi di un fine settimana. E io Filibè? Io che senza un progetto non riesco a vivere neanche un’ora? Io secondo te, che dovevo fare? Filibè, non glie dissi mai niente. Mai niente per un anno intero.
Io non vi saccio spiegare le cose che sento nella voce di Tetta D’Amico, e vorrei essere capace di scrivere meglio di come scrivo, per farvi capire. Mi fa ricordare certe giornate quando penso negativo. Quando mi fanno male i piedi o dopo che ho camminato una giornata per consegnare la posta in paese. Insomma, ci sono giornate che non è successo niente di diverso da altre, eppure ti senti diverso tu. L’umore si affloscia, la vita sbiadisce, e quello che fino al giorno prima sembrava abbastanza, all’antrasatta, sì insomma all’improvviso, ti scappa dalle dita senza che puoi farci niente. E ti senti inutile. Sembra quasi che hai sbagliato tutto, che quello che non hai fatto altro che cercare di tirare a campare, o come se le cose fossero conseguenza di altre cose. Ma poi… passa e sembra che digerisci i cattivi pensieri, ti dici che hai fatto quello che hai potuto, e ti dai tregua. Ma resta l’angoscia. E poi accade una cosa banale, come scrivere o come pensare che puoi diventare scrittore, o addirittura cambiare la tua vita. E anche se sai che non è vero, nessuno ti può impedire di sognare. E se cominci a sognare, cominci a stare meglio, perché ti torna la voglia di lottare.
Ho pensato a questo ascoltando le parole della signorina Giulietta D’Amico su Luca Devoti, ‘o centurione. Mi ha dato l’impressione che si sia sentita arrubbata dei sogni, che si sia sentina inadeguata per quello che ha fatto o doveva fare, fallita, per quanto abbia fatto quello che ha potuto. E allora penso in silenzio che certe passioni sono le spinte che aiutano, altre sono la fonte di disperazione. Le cose ci fanno soffrire se non le possiamo avere o se non ci sappiamo rassegnare. E la signorina Tetta, si capisce bene, che non ha avuto quello che voleva e non si è rassegnata. Ora è girata di spalle. Non vedo i suoi occhi celesti, ma sento la sua voce che esita quando abbassa la testa e riprende a parlare con lo sguardo perso sul muro di cinta scrostato:
- E’ sposato. Filibè. E’ sposato. Per questo l’ho dovuto lasciare.
Ultima modifica di Penna Libera il 26/8/2008, 12:43 - modificato 8 volte. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 5/8/2008, 17:22 | |
| Ti sto seguendo su questo filo che unisce cuori e menti di un tempo non lontano, in un luogo non immaginario, ma che già sembra inventato, oggi che non è l'uomo al centro del tempo ma è il tempo che circonda l'uomo. Ciao. |
| | | Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 5/8/2008, 17:23 | |
| Grazie Marcos, troppo gentile... | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 5/8/2008, 17:26 | |
| Ho conosciuto un cancello come quelli di Rocca Felice e Cristo Santo, pure da me c'erano il rosa, il lilla, il viola!!!!! Pier, sei una ventata d'aria fresca con queste tue pagine, che mi bevo accaldata per darmi refrigerio.... | |
| | | Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 5/8/2008, 17:34 | |
| Cara Daniela... refrigerio a parte, ... tu dai calore dove dico io. | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 5/8/2008, 17:38 | |
| Non entriamo nei dettagli Pier Meglio restare nel dubbio | |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 5/8/2008, 21:44 | |
| Pier, ti leggerò domani mattina presto.
Ciao.
_____GIN | |
| | | Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 00:21 | |
| Ma come mai non posso fare delle correzioni al testo? | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 00:22 | |
| Come no, Pier? Che stai a dì?!?! Controllo | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 00:25 | |
| Prova un po' ora, Pier, anche se temo che il nuovo (che è poi il vecchio) settaggio funzioni per i post a venire... Ora provo con Dolly Besos y besos
D. | |
| | | Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 00:28 | |
| Ora funziona. | |
| | | Daniela.Micheli Admin
Numero di messaggi : 37 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 00:29 | |
| - Penna Libera ha scritto:
- Ma come mai non posso fare delle correzioni al testo?
Ciao tesoro, sono il clone dell'altra D., spogliata di ogni carica per vedere le opzioni di noi poveri e semplici utenti. Con "edit" dovresti riuscire a modificare il tuo post. Nel caso, fai un fischio ma che sia forte ché Dolly è sorda. Notte serena, carissimo PierPennino D. | |
| | | Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 00:41 | |
| Buonanotte bella donna. Vado a letto anche io. E da solo. Un vero spreco. | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 00:42 | |
| Ti mando Dolly? Lei è tanta e sono sicura che non sprechereste | |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 04:33 | |
| Ogni promessa è debito.
Ha tutta l'idolenza espositiva del sud.
Pare di stare a teatro. Mi hai ricordato Eduardo.
_____gin | |
| | | Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 09:00 | |
| Grazie Gin (sei fantastica!!!). L'idea che hai colto mi riempie di gioia. L'idea che volevo dare era quella. Grazie assai. | |
| | | rubinia Star
Numero di messaggi : 5393 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 16:21 | |
| Ho deciso che ti odio, Pierpenna! Ti odio per come mi hai fatto godere del venticello, dei profumi, dei colori del giardino della signorina Tetta; ti odio per come hai usato le parole per pennello e ho visto pure il muschio che cresce tra i mattoni. Ma, soprattutto, ti odio per il pugno nello stomaco che è stata la lettera; per il senso di smarrimento che regali quando divaghi sul come ci si sente, a volte; per quel senso di disperata nostalgia che è il ricordo di ciò che poteva essere e non è stato. E siccome ti odio troppo non ti dico che sei un grande. | |
| | | Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 19:48 | |
| Mammamia che commentone... quasi quasi continuo a scrivere le storie minime... Grazie Rubinia... | |
| | | rubinia Star
Numero di messaggi : 5393 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 20:06 | |
| Si, ma mo non ti montare la testa... | |
| | | Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 21:25 | |
| E allora chi posso montare? | |
| | | rubinia Star
Numero di messaggi : 5393 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 21:28 | |
| I mobili Ikea con sguisssss... Vieni in comunicazioni e fatti due risate con me e dani | |
| | | Penna Libera Star
Numero di messaggi : 3409 Data d'iscrizione : 15.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 21:33 | |
| POrto la bimba in discoteca... hai visto mai che rimedio? | |
| | | rubinia Star
Numero di messaggi : 5393 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione 6/8/2008, 21:34 | |
| Il problema è se rimedia la bimba, con te appresso... | |
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| Titolo: Re: LUCA DEVOTI detto \'O Centurione | |
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| | | | LUCA DEVOTI detto \'O Centurione | |
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