Era una di quelle sere fredde d’inverno
che anche le civette risparmiano il fiato
per non regalare punti alla morte
-Nel suo casa-cappotto il Professor Tarrapone
camminava al centro della strada deserta
contrariamente alla sua eterna abitudine
di rasentare le mura
-Sorpreso il Sindaco Don Ciccio Mazzetta dalla finestra
osservava preoccupato l’anomalia comportamentale
e a intensificare i pensieri l’impeto dei passi
e la direzione verso il suo uscio di casa
-Eterna e breve fu l’attesa interrotta da un bussare
carico di rabbia e minacce
-Il primo cittadino a quattro a quattro le scale
corse ad aprire e i suoi occhi si specchiarono
sulla fronte sudata del Professore che del contegno
che lo aveva sempre distinto aveva perso ogni grazia
-Guarda quì vecchio impostore e mostrò la manica
del suo cappotto stracciato
a causa di un chiodo al muro servito per sostenere
un indicazione che guidava al presepe vanto politico
dell’amministrazione
-Rivoglio nuovo il mio vecchio cappotto urlò il Professore
replicò il Sindaco..impossibile l ’amministrazione potrà farsi carico
di comprarne uno nuovo di pregiata stoffa
...no..no... il nuovo non lo voglio
-Incominciarono a volare parole offensive
e il paese dal silenzio tombale con due luci fioche
si illuminò a giorno tra un coro di voci
e come formiche alle quali viene sollevata
la zolla ove sotto riposano,
gli abitanti si riversarono
impauriti sbandati per strada
mentre gli attori della discussione
erano da un pò giunti alle mani
-Li separarono
ma a distanza di sicurezza proseguivano
ancora invettive sputi e minacce
-Al quasi mattino si pacificarono
grazie al Sarto Pagnotta
che si offrì di fare miracoli
con la promessa di restaurare
con perfezione assoluta la reliquia
-Io ebbi modo a pensare
basta un chiodo per far perdere a un
uomo stimato il decoro
--------------------------------------------------
Da:Scritture agricole e metropolitane
www.santhers.com