Riassunto della puntata natalizia precedente: la Guisso Family è composta da me, mio figlio Massimiliano ormai teen-ager, la Guissa, mia suocera Rosemary (in nomen omen, come diceva sempre Roman Polansky), mia madre Fiorella La Cattolica e la heavy metal Zia Rosanna.
Rosemary e Rosanna, la zia della Guissa, sono due anziane ma dignitose proletarie di 90 chili: mia madre idem, solo che per via della sua megalomania è convinta di essere ancora una snella e giovane nobildonna lombarda decaduta.
Siamo la tipica famiglia italiana: il nostro colesterolo complessivo supera di gran lunga gli 8.000 fahrenheit nella scala Richter-Messner–Ratzinger, già molto prima di rompere le uova di cioccolata.
Marlonbrindando alla salute dei loro trigliceridi, le mie tre vecchie Porche in 20 secondi si scolano la preziosa bottiglia di Chardonnay del 2007 che da novello Trimalcione io avevo acquistato a rate all’Ipercoop, ma siccome c’è una nemesi, Rosanna si inceppa, deglutisce, tossisce, ansima, suda, scatarra per terra e sfiata come una balena, poi per disintasarsi la cloaca ingolfata si spara di botto nel gargarozzo un litrozzo di Coca Cola che avevo accuratamente scaraffato stile sommelier, mentre la mia mater premurosa percuote la schiena della zia con la pendola di nonno Franco buonanima per farla respirare: è il classico colpo di gong!
La rissa però scoppia a causa di mio figlio e della sua capigliatura, più folta di quella di Caparezza travestito da Cristicchi che imita Jimi Hendrix in una cover di Luco Battisti.
La mia azzardata proposta di legare Massimiliano e trascinarlo a forza dal barbiere viene messa ai voti: per correttezza io mi astengo. Si rivelano a favore la Guissa e sorprendentemente anche Zia Rosanna; votano invece accanitamente contro le nonne… Anzi, Rosemary biascica persino un’antica ninna nanna ligure intitolata “Il mio nipotino è bello anche con il culo di fuori”, simultaneamente tradotta da Fiorella La Cattolica in meneghino antico: el mè belè l'è minga brut anca col cùl de foera...
Zia Rosanna accusa mia madre di sparare solo cazzate. Lei risponde con il suo solito cavallo di battaglia:- Guarda che Giacomo Puccini è stato il testimone di nozze al matrimonio di mia nonna Livia De Martini a Milano!-
“Sì, con tutta l’orchestra della Scala!”, sghignazza la zia.
Per precauzione inizio subito a sparecchiare anche se siamo ancòra all’antipasto (sushi di acciughe amorevolmente farcite dalla Guissa con prelibate carrube di bosco marcio e ikebana di carciofi del Levante).
Massimiliano corre sul pianerottolo ad avvisare i vicini: quest’anno mia madre è data vincente trentacinque a uno perché ha confessato di essere in forma smagliante alla sua callista e si è sparsa la voce nel Bronx!
Tuttavia la zia colpisce subdolamente mia mamma all’esofago con la stecca dei Tavernello che volevo conservare per il dessert (un panettone acquistato a Pasqua nei saldi per risparmiare).
Fiorella La Cattolica, accanita hooligan dell'Inter, reagisce immediatamente con un coltello a serramanico da frutta, ferendo Zia Rosanna ad una natica: stavolta sarà meglio chiamare la Polizia!
Alla fine della fiera la Celere ha arrestato per sbaglio tra le macerie del palazzo mia suocera e lo psichiatra gay del quarto piano, fracassandoci tutte le uova e rompendoci il paniere a manganellate!