titolo? boh....

Non so se sogni
abbandonato sulla sedia
la capanna di ieri
il cuore rimasto fuori
dalla valigia di camicie.

Sei vento al manifesto
appretto di cravatte appese
su pioli di scale
pungenti
le squame di pelle lasciate nell'armadio

Lo vedo d'avorio
il corpo al paralume
e al brivido nudo annegare
Lontano
al riflesso del lampione in strada

e sosto
a comporre i tuoi capelli
prima che il giorno prenda la sua luce

sbadigliando amo

Non so chi è, io la leggo come la preghiera ad un padre, Gea, e mi commuove profondamente il pensare che lo sia.

Se così non è, non importa: ora mi appartiene per ciò che ci ho letto.

Gea questa tua mi intrica assai assai ...
davvero belle le metafore
giusto anche il ritmo
Enigmatico il senso ...
devo cnfermare che quando vuoi ci riesci e...
per incentivarti a scriverne delle altre, in punta di poesia ti posto una mia a "rimbalzo" ...

Con molisanità
Net

Mi piace. Si può anche amare senza lasciarsi soffocare, annichilendosi a vicenda.
Un prendere fiato e vedere come va.

gea ha scritto:

sbadigliando amo

Per me questo è il titolo.

bianco non bianco
aspettando l'oblio
riposo
rispetto

battaglie vinte, e tante
la guerra è persa
comunque

grazie, di tutto.