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| | DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA | |
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+6Claudio Esposito Margherita Bassi sogliaoscura Daniela Micheli Giampiero Pieri PDG Lunedì 10 partecipanti | |
Autore | Messaggio |
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PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 26/1/2009, 23:08 | |
| “Ragioniamo sulle cose di cui possiamo avere esperienza, e tutto il resto lasciamolo in pace: ché è un perder tempo”. Schopenhauer, nevvero? La vita è l’unica mia fonte di apprendimento e qui, davanti alla tua lapide, chiedo scusa del mio sfrontato comportamento. Quando eravamo bambini tutto era più semplice: spensierati e felici erano i giorni tra corse e giochi all’aria aperta. Ahi, terra nostra, amati pendii dai quali scorgere l’orizzonte e persino le coste avverse nelle giornate d’estate. Io sognavo le battaglie, mentre a te restava l’ingrato compito di ammansire con soavi versi la fanciulla prigioniera. E più grandicelli, ricordo come ci piaceva passeggiare lungo le sponde del Musone, che io, scherzando, paragonavo a te. Rimembro ancora quei giorni, momenti allegri di ciò che fu per poi mai più tornare. Cosa ci divise? “Carlo, non ti dare pena. Io sono ciò che tu non sei, ma una parte di me si rallegra nel tuo amar la vita”. Rincuorasti allora il mio peregrinare. Trovavi sempre un modo, con la tua straordinaria favella, per coprir le mie avventure. Non come mamma e Paolina, sempre pronte a giudicar malevolmente il mio procedere spedito intorno ai piacer del mondo (e della carne). Ed io che non capivo. In realtà, mai penetrai i tuoi silenzi. A malapena riuscivo a tener di conto. Cervello non l’ebbi per i pensieri importanti, ma l’uomo è un essere mutevole. Ne prendo atto solo ora. La mia colpa, l’onta del mio disprezzo è presto detta. Dov’era il mio sentimento fraterno mentre spandevi il tuo in gran misura sulla mia misera persona? Io, stolto amante del mio solo piacere, ti lasciai in balia di sciacalli, pronti a ferire a morte il tuo talento. Ah, fratello, mi duole l’anima al leggere le tue opere così svilite dal mondo. L’incanto del tuo scrivere riesce a commuovermi. Son qui, e mi soffermo con il cuore gonfio di indicibile gioia al suono musicale delle tue parole. Ebbene sì, da te imparo, infine. Ed è per questo che la rabbia monta, irruenta, al leggere le critiche di tali sfaccendati che si divertono ad emettere sentenze. Io vedo ciò che fanno. Niente esce dalle loro mani, solo parole acerbe, senza frutto. Che ci provassero a metter la testa in uno scritto, allora sì che potrebbero parlare. La tua filosofia esprime un superficiale pessimismo? Ma che ne sa quel tale del tuo soffrir terreno? Critici, mostri divoratori, così appaiono ai miei occhi “Ora calmati - tu mi diresti questo, ed altro ancora - lascia la critica a color che possono. Le pagine son scritte per essere lette e commentate. Altrimenti è solo spreco dell’energia che tanto amo. L’essere ignorato è il più grande delitto intorno ad un poeta”. Lo so che pronunceresti parole simili, a calmare il mio ribollir di sangue. Quanto vorrei poter tornare indietro e costringere la mia testa vuota ad apprendere dal tuo cervello, ad assorbire anche solo un poco del tuo genio che ormai giace perduto. La tua persona, ricca di ingegnosi verbi che arricchivano le mura del tuo scrittoio; il tuo pensiero, sempre lucido, costante, ché nemmeno il vino riusciva a limitare. Grande solo nel tuo poetare? Che grigiore putrefatto circonda il loro dire. Causa di tal prodotto, uomini che, col fiato puzzolente, godono nel gettar fango sull’altrui persona. “L’amor proprio”… fratello, quanto vorrei che tu avessi sviscerato con me questo pensiero. Io, che dell’amor per me feci bandiera ( e che nemmeno adesso riesco a staccarmi). Esisto e, gonfio di lui, mi amo e, se lo faccio, tutto il mio essere si impunta a ricercar la mia sorte. Se riesce ad essere benigna, infonderà anche l’amor altruista, altrimenti, solo egoismo, ma sempre di sentimento si tratta. Quanto al piacer inteso solo come puro in sé, ammetto che a fatica mi inserii nei tuoi pensieri. Ci ragionai, e meditai intorno ad esso, per poi affermar che vere furono le tue auguste conclusioni. Infatti, se così non fosse, perché mi ostinerei a seguir leggiadre sottane invece di placarmi di fronte all’unica mia sposa? L’affannosa ricerca del desiderio sempre con una delusione chiude il mio cerchio ma ciò non calma il mio ardore, semmai lo accresce a dismisura. Io, che della vita mi professo intenditore, affermo che il tuo filosofare mi piace. Vedi le lacrime oggi sul mio volto, non riuscii a versarle allora sulla terra che ti ospita. Seppi del fattaccio troppo tardi, ed arrivai quanto tutto era già concluso. Ritorno a te dopo esser passato dalla casa che tu amasti. Lo studio lasciai com’era al tempo tuo. Col cuore triste, riposi ordine fra le tue cose, m’imbattei nelle tue carte, ed appresi di quanto il mondo fu crudele nei tuoi confronti. Misero me che non ti espressi la conoscenza che avevo raggiunto col vivere intorno ad esso. Avrei saputo salvarti dagli approfittatori? Dai mercanti che senza scrupoli utilizzarono il tuo buon nome per farne razzia? Non so, fratello, sono dilemmi con i quali dovrò convivere. Ieri già incontrai quel tale, di cui tu ricordi il nome, e lo sistemai perbene, come si fa in cotal frangente. Credimi, la mia arringa ebbe l’ardire di lasciarlo senza fiato. Spaventosa era la sua espressione al vedermi irato, gli occhi sporgenti e la mano alzata a colpir quella sua mascella ingrata. Pensava usassi parole gentili, il marrano. Invece il mio linguaggio si dimostrò di assai diversa natura e se ne avvide subito al primo colpo inferto, dritto a piegare il suo stomaco. Dovevi vedere, mio buon Giacomo, le sue lacrime a supplicare perché smettessi di colpire. Non pensava, il meschino, che tu avessi una famiglia. “Leggero sì nel lasciar vagare la mente, ma quercia resistente all’urto; due mani a pale degne di un gladiatore”. Così calmavi la sua rabbia quando mamma mi coglieva in fallo, con l’ira ancora in corpo. Io stavo zitto, ma nel mio cuor celavo la tua stima a rinvigorire i pugni e la mia possanza. La stessa che ieri riversai sul di cui nome io non mi pronuncio. Strillava, la femminuccia, al mio tirare calci al suo didietro. Forti, gagliardi colpi a ferire la sua arma migliore. Implorava pietà ma non mi lasciai commuovere. Conoscevo ormai, dalle sue lettere in risposta, il nero raccapricciante del suo animo, bravo solo a sbeffeggiarti in pubblico per poi ritrarre il colpo in privato. Vendetta e onore a noi, fratello. Ora vado, che il guardiano già mi ha ripetuto il cenno a seguirlo, ma qui, davanti a te, io giuro che sistemerò le carte. Finché avrò vita nessun avvoltoio protenderà le ali a calunniare la tua persona. L’amor fraterno, che non ti dimostrai, prometto ora.
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| | | Giampiero Pieri Star
Numero di messaggi : 2332 Data d'iscrizione : 20.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 26/1/2009, 23:11 | |
| A tu, PDG di domani, lascio soltanto la promessa di ritornare, quando le sinapsi si saranno raffreddate. Ciao, per ora. | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 26/1/2009, 23:24 | |
| Mi piaci, PDG, se il tuo obiettivo era ricercare una prosa che avesse il sapore d'antico, ci sei riuscita perfettamente: se mai Carlo avesse parlato a Giacomo, avrebbe usato le tue parole. Ripasso domani, non in cerca di pulci, ma per gustarmela meglio (ricordi, pure io ci provai tempo fa e ti piacque assai Brava la nostra PDG di domani che ancora non è.... Notte colarata | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 08:20 | |
| Madonna Daniela…madonna, Danie’ prudono forte queste pulci! Piero, le mie salutano prima delle 22.00. Ah, fellone fortunato! Ora mi colaziono per bene al bar “del Colle”. Mi troverete spesso qui a gozzovigliare. Favorite pure, oggi il conto è tutto mio. Buon mattino, Penne! | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 08:43 | |
| scritta talmente bene che ogni tentativo di spiegarmi risulterebbe inadatto. complimenti. |
| | | sogliaoscura Top
Numero di messaggi : 233 Data d'iscrizione : 26.06.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 10:39 | |
| Innanzitutto mi complimento con te PDG per l'accurata scelta stilistica e per avermi trasmesso il "sapore" di quei tempi. Il brano si sviluppa con magnificenza ed arguzia, senza però irrigidire il lettore. Infatti, viene preso per mano e reso partecipe dell'iniziale struggimento del protagonista che diviene forza... Sì, un'intensa storia virile, molto verosimile, nonostante argomenti che avrebbero potuto troppo facilmente scivolare nel torbido. Davvero un'ottima prova. | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 13:28 | |
| Uella, Pio. Troppo buono. Io sto ballando la Giga con i miei refusi. Sono lieto, comunque, che ti sia piaciuta. | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 13:30 | |
| - sogliaoscura ha scritto:
Il brano si sviluppa con magnificenza ed arguzia, senza però irrigidire il lettore.
Non fa mai bene irrigidirsi…in certi casi può risultare anche doloroso…credo. Grazie per l’attenta lettura. | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 13:48 | |
| Ciao PDG, ti chiedo scusa. Ho stampato stamane in ufficio e, tra un porcone e l'altro, ho cercato le pulci ma ho trovato solamente dei punti luce, delle perle che hanno illuminato ancora di più questa pagina. Sarà che amo la zona di Recanati, sarà che Leopardi è stato, è un compagno nel quale mi rifugio quando ho bisogno di tornare indietro, sarà che la tua pagina è così forte nel suo dire malinconico che ti applaudo e basta. Stai diventando sempre più brava, PDG, e un poco del merito posso prendermelo pure io, per averti costretta qui sopra? Sì, ché tanto per oggi la mia dose di cattiverie le ho lette da parte di chi non si degna di condividere, pur avendone le capacità, tutto ciò, che non sei, naturalmente, tu poichè il tuo essere "scrittore" assomiglia moltissimo al mio e a quello di parecchi altri qui sopra. Un bacio e un grandissimo abbraccio, assieme alla mia ammirazione. | |
| | | Margherita Bassi Top
Numero di messaggi : 531 Data d'iscrizione : 19.12.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 14:54 | |
| Bellissimo, dolce, malinconico, pieno di passione sottile. Bellissima la musica che hai scelto, con questo brano ci sta davvero bene. Brava PDG!
Marghy | |
| | | Claudio Esposito Top
Numero di messaggi : 246 Data d'iscrizione : 04.11.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 14:55 | |
| La penna del giorno :“...La vita è l’unica mia fonte di apprendimento e qui, davanti alla tua lapide, chiedo scusa del mio sfrontato comportamento.Quando eravamo bambini tutto era più semplice: spensierati e felici erano i giorni tra corse e giochi all’aria aperta. Ahi, terra nostra, amati pendii dai quali scorgere l’orizzonte e persino le coste avverse nelle giornate d’estate. Io sognavo le battaglie, mentre a te restava l’ingrato compito di ammansire con soavi versi la fanciulla prigioniera. E più grandicelli, ricordo come ci piaceva passeggiare lungo le sponde del Musone, che io, scherzando, paragonavo a te. Rimembro ancora quei giorni, momenti allegri di ciò che fu per poi mai più tornare.Cosa ci divise? “Carlo, non ti dare pena. Io sono ciò che tu non sei, ma una parte di me si rallegra nel tuo amar la vita”.Rincuorasti allora il mio peregrinare. Trovavi sempre un modo, con la tua straordinaria favella, per coprir le mie avventure.Ed io che non capivo. In realtà, mai penetrai i tuoi silenzi. A malapena riuscivo a tener di conto. Cervello non l’ebbi per i pensieri importanti, ma l’uomo è un essere mutevole. Ne prendo atto solo ora. La mia colpa, l’onta del mio disprezzo è presto detta. Dov’era il mio sentimento fraterno mentre spandevi il tuo in gran misura sulla mia misera persona?Io, stolto amante del mio solo piacere, ti lasciai in balia di sciacalli, pronti a ferire a morte il tuo talento. Ah, fratello, mi duole l’anima al leggere le tue opere così svilite dal mondo. L’incanto del tuo scrivere riesce a commuovermi. Son qui, e mi soffermo con il cuore gonfio di indicibile gioia al suono musicale delle tue parole. Ebbene sì, da te imparo, infine.Ed è per questo che la rabbia monta, irruenta, al leggere le critiche di tali sfaccendati che si divertono ad emettere sentenze. Io vedo ciò che fanno. Niente esce dalle loro mani, solo parole acerbe, senza frutto. Che ci provassero a metter la testa in uno scritto, allora sì che potrebbero parlare. La tua filosofia esprime un superficiale pessimismo? Ma che ne sa quel tale del tuo soffrir terreno? Critici, mostri divoratori, così appaiono ai miei occhi. Io, che della vita mi professo intenditore, affermo che il tuo filosofare mi piace. Vedi le lacrime oggi sul mio volto, non riuscii a versarle allora sulla terra che ti ospita. Seppi del fattaccio troppo tardi, ed arrivai quanto tutto era già concluso. Ritorno a te dopo esser passato dalla casa che tu amasti. Lo studio lasciai com’era al tempo tuo. Col cuore triste, riposi ordine fra le tue cose, m’imbattei nelle tue carte, ed appresi di quanto il mondo fu crudele nei tuoi confronti. Misero me che non ti espressi la conoscenza che avevo raggiunto col vivere intorno ad esso. Avrei saputo salvarti dagli approfittatori? Dai mercanti che senza scrupoli utilizzarono il tuo buon nome per farne razzia? Ieri già incontrai quel tale, di cui tu ricordi il nome, e lo sistemai perbene, come si fa in cotal frangente. Dovevi vedere, mio buon Giacomo, le sue lacrime a supplicare perché smettessi di colpire. Strillava, la femminuccia, al mio tirare calci al suo didietro. Forti, gagliardi colpi a ferire la sua arma migliore. Implorava pietà ma non mi lasciai commuovere. Conoscevo ormai, dalle sue lettere in risposta, il nero raccapricciante del suo animo, bravo solo a sbeffeggiarti in pubblico per poi ritrarre il colpo in privato. Vendetta e onore a noi, fratello. Finché avrò vita nessun avvoltoio protenderà le ali a calunniare la tua persona. L’amor fraterno, che non ti dimostrai, prometto ora..." Bello il racconto, suggestiva l'ambientazione (a me molto cara, avendo trascorso in passato bellissime vacanze "in dolce compagnia..." nei pressi del fiume Musone, tra gli ameni colli marchigiani di Loreto, Recanati, Osimo, Castelfidardo..).Struggente il rimpianto di Carlo e la descrizione della sia pur tardiva (post mortem) professione di amore fraterno verso il sommo Giacomo Leopardi...E particolarmente efficace (per me "goduriosa"!!) la narrazione della "vendetta", a suon di robusti calcioni nel sedere, rifilati da Carlo ad un criticonzolo presuntuoso e con la puzza sotto il naso(...come ce ne sono tanti anche ai nostri tempi...), il quale aveva "sbeffeggiato" senza pietà il grande poeta di Recanati...Molto "azzeccata", infine, la struttura formale che riproduce fedelmente lo stile ottocentesco, perfettamente in linea con l'impianto narrativo e con il contenuto del testo.Che dire di più? Cara PDG, a mio modesto parere, sei dunque promossa a pieni voti, e ti meriti un bel bacione (se femminuccia..) o una calorosa stretta di mano (se maschietto)
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| | | Monica Porta Top
Numero di messaggi : 1069 Data d'iscrizione : 26.06.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 16:34 | |
| Ciao PdG, Mi è piaciuto molto leggere la tua versione. E, dalla gelosia dei suoi eredi a custodire le sue opere giovanili, potrei anche supporre che ci sia del vero. Me le schiafferei volentieri nel carrello, le Sue opere inedite! Anzi, se conosci qualcuno che abita in zona ed ha influenza sull'illustre famiglia, fammi un fischio. Un tentativo per convincerli a sbirciare tra le carte lo farei, eccome se lo farei!
PS: non ho riso per niente.
Monica | |
| | | Giuseppe Buscemi Star
Numero di messaggi : 2457 Data d'iscrizione : 28.04.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 16:44 | |
| Fraterna riabilitazione con impeto romantico di fronte al sepolcro. Il legame di sangue, innanzi tutto, o quasi. E la luce del poeta defunto a indicare la via. Incontenibile l’avversione verso i critici! | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 17:11 | |
| - Daniela Micheli ha scritto:
Ho stampato stamane in ufficio e, tra un porcone e l'altro, ho cercato le pulci Danie'...Danie' sei un tornado. Urca... | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 17:15 | |
| - IlVoloDelFalco ha scritto:
- Bellissimo, dolce, malinconico, pieno di passione sottile. Bellissima la musica che hai scelto, con questo brano ci sta davvero bene. Brava PDG!
Adoro Beethoven. Marghy, Marghy...se avessi vent'anni di meno...io...io...so io quel che farei!!!! | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 17:22 | |
| - La penna del giorno ha scritto:
- Daniela Micheli ha scritto:
Ho stampato stamane in ufficio e, tra un porcone e l'altro, ho cercato le pulci Danie'...Danie' sei un tornado. Urca... Mi ami? Ma quanto mi ami? Mi pensi? Ma quanto mi pensi BellaDiUnaPdgCheSei | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 17:23 | |
| Grazie Claudio, leggo che sono riuscito a trasmetterti e ne sono lieto. I tuoi commenti approfonditi diventano spunti su cui far riflettere la mano. In quanto al sesso... sei una PdG esperta tu...queste domande proprio non son da fare | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 17:24 | |
| [quote="Daniela Micheli Mi ami? Ma quanto mi ami? Mi pensi? Ma quanto mi pensi [/quote] E mi fai pensare, sì, o madonna... un ribollir il sangue mio | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 17:29 | |
| - Musa ha scritto:
Me le schiafferei volentieri nel carrello, le Sue opere inedite! Anzi, se conosci qualcuno che abita in zona ed ha influenza sull'illustre famiglia, fammi un fischio. Un tentativo per convincerli a sbirciare tra le carte lo farei, eccome se lo farei! PS: non ho riso per niente. Monica No, non li conosco e mi unisco anch'io al tuo appello. Penne, oh Penne, fate tam tam che magari portiamo a casa il punto. In quanto al ridere...eh ma non è mica facile far ridere. Mi spiace lasciarti con appetito. Mi pare di aver visto una gran pagina fresca fresca proprio in Prosa che fa al caso tuo. Facci un giro e siamo a posto, vuoi? | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 17:32 | |
| - Gibbì ha scritto:
- Fraterna riabilitazione con impeto romantico di fronte al sepolcro.
Il legame di sangue, innanzi tutto, o quasi. E la luce del poeta defunto a indicare la via. Incontenibile l’avversione verso i critici! to'... l'imbracator di clave è qui! Dunque, sì...sì...lettura ok, mirabile assai ed io che già mi aspettavo di prender bastonate. | |
| | | Giuseppe Buscemi Star
Numero di messaggi : 2457 Data d'iscrizione : 28.04.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 17:50 | |
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| | | Margherita Bassi Top
Numero di messaggi : 531 Data d'iscrizione : 19.12.08
| | | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 18:02 | |
| E che omo è.... Secondo me, piacerebbe anche a te, e pure l'età è giusta | |
| | | Mario Malgieri Star
Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 18:57 | |
| Tardi ma arrivo...
Forma e contenuto, i due compnenti di qualsiasi arte, qui sono in perfetto accordo, e quello che il lettore percepisce è un'opera unitaria, per stile e pensiero. Non era facile, e il sospetto è che alle spalle ci sia qualcosa di più dell'amore per un Poeta, ma uno studio approfondito delle sue opere e della sua vita. Davvero tutti i miei complimenti, PdG! | |
| | | PDG Lunedì Star
Numero di messaggi : 8728 Data d'iscrizione : 09.01.08
| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA 27/1/2009, 20:44 | |
| - mariovaldo ha scritto:
- Tardi ma arrivo...
Forma e contenuto, i due compnenti di qualsiasi arte, qui sono in perfetto accordo, e quello che il lettore percepisce è un'opera unitaria, per stile e pensiero. Non era facile, e il sospetto è che alle spalle ci sia qualcosa di più dell'amore per un Poeta, ma uno studio approfondito delle sue opere e della sua vita. Davvero tutti i miei complimenti, PdG! Grazie Mario. Tu vedi in fondo. Vestire il personaggio può rendere l’idea sempre che lasci spazio ai pensieri dell’autore. Su questo ho ancora molto da apprendere e la PdG è un ottimo esercizio per me. Sono costretto a realizzare il pezzo in breve tempo e gli errori arrivano. Quelli che non riesco a scovare li scopro poi nel round. La cosa è imbarazzante ma utile per crescere. | |
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| Titolo: Re: DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA | |
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| | | | DOLCI PENDII, CHIARE ACQUE - MUSA MONICA PORTA | |
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