IN UN FILM IN COSTUMEM'estranio, attizzo la brace che è in me,
In questo meriggio smerigliato di celeste e di bianco;
Come un mosaico di cattedrale,
Come spuma di una risacca antica,
Già enumerata da Giasone
E già dimenticata da Omero.
M'allontano, occludo l'unico canale di schegge,
Strappi rabberciati di fluide sonorità;
In quest'istante, squarcio d'abbagli d'altre strade,
Percorribili solo dall'occhio dell'aquila,
Già visti da Icaro disubbidiente
E già superati dal pianto d'Andromaca.
M'involo, graffio con fulmini di cielo,
Le pareti abbrunanti di persi fotogrammi;
In questo tempo che penetra gemendo la sera,
Misurabile solo dall'orgasmo di Crono,
Già acme di libidine di Gea partoriente
E già sospiro di quiete delle ombre dell'Ade.
M'accascio, già riposto in un film in costume.