Chissà che altro ignori

E passo e ti guardo
e tu
con i tuoi riccioli biondi:
fantasiose idee a sfumare
stai seduta e malinconica
e chissà chi sarai,
cosa dirai
quando calerà la luce
e un gemito
ti strapperà la voce.
Ora io,
mi sfamo di te
che non mi vedi
e non sai ancora che esisto,
e chissà che altro ignori.
Sei così persa e sola
e sei pane da supermercato.

Ora andrò via, io.
E tu rimarrai là, appesa
come a un chiodo
come ad afferrare qualcosa
che io vedo solo di notte.

avrei voluto segnalare solo l'ukltima strofa come meraviLIA, poi mi accorgo che quel sei pane da supermercato e così l'ho riletta partendo dalla fine. Ti scoccia che ti abbia letto una seconda volta dalla fine?????????????????????????

Grande minuscola poesia, come se scendesse dal cielo una piuma e ti accorgi che è di un esemplare di uccello estinto. Grande piccola piuma.

Grande.
Piccola, ma grande
poesia.

E sei pane da suermercato

e ti afferro come qualcosa
che
vedo, sai che vedo solo di notte.

COMPL.

no non mi scoccia, io le agito come cocktail ...pensa te!

grazie eh

la storia della piuma mi piace si si si che mi piace

ti dirò: se anche ti scocciasse, amen l'ho fatto. Eppur, questa tua poesia ha l'afflato lirico della mancanza!!!


Fottiti:p con stima, ma fottiti. Te la invidio!!!! Parafrasando Mosca ( ah, come gioca Del Piero ), in questo caso direi "ah, come scrive Anam"

affare fatto!

Il titolo è già di per se una perla.

____nat

mi tocca fare i straordinari...

GRANDE ANAM

E' molto bella, Anam.
La sento -forse sbagliando- come una cosa che è uscita di getto, magari fissando una foto e interrogandola, così...

E' uscita di getto, ero seduto in macchina e il mio sguardo è caduto du una donna seduta alla fermata dell'autobus, è durato tutto pochi secondi

la dedico a lei che non sa di essere diventata la mia musa per pochi secondi
il mio ricordo ormai è svanito, mi restano solo i suoi capelli biondi cosi selvaggi