M'illumina il tuo Buio

E' dentro quei barlumi che ti vedo,
dentro l'ellissi dall'ala spessa del corvo,
come un anacronismo di cattivo gusto,
come un piacere che si stende morbido su un prato annacquato.

Non trovo la mia estate
perchè il tuo morso mi tiene la veste
aggrappata in primavere sconfinate.

E quando chiudo gli occhi al mio piacere,
lì vedo la tua bocca che mi chiama,
dentro un buco nero opalescente,
come occhi di pesci inzuppati nell'aria.

E il tuo sguardo s'accende in un guizzo tormentato,
nel ventaglio aperto dei miei capelli
appari felice e affaticato,
con la testa ghigliottinata da un sipario di velluto d'oro.

Ti vedo ancora,
anche dopo essere scoppiato in un ciuffo di scintille,
come delle stelle
vedo ancora la tua vecchia luce propagarsi.

Dovrei decidere se avere fede nel tuo essere,
nella tua stasi fluttuante come grosse morbide corolle acquose,
oppure saperti perso nei deserti marziani
a respirare polvere e fotoni vorticosi.

D'altra parte questo mio cielo è illuminato dal passato
___ guardami credere____
oggi potrebbe essere d'un buio profondissimo e perfetto.

Senza una costante che mi dia conforto,
credo ancora nel tuo Nome,
o in una preghiera sussurrata appena.

E mentre prego
non guardo la tua faccia.

Mentre prego
guardo le mie ginocchia.

complessa, enigmatica, suadente. Sei come un minuscolo rasoio che taglieggi carne e pelle ed emozioni. MI ferisci i contorni dell'immaginario. E Ti espandi. Sei sempre più brava e profonda, Barbara!! Complimenti!!

grazie ale

Oltre al tuo stile che apprezzo moltissimo, qui ci sono complessità di molteplice letture che rendono questi versi di grandissima profondità. E' ricerca ostinata del divino mentre si ha la consapevolezza che la preghiera non si eleva ma rimane inchiodata da quel capo chino che guarda ginocchia vinte. Non so se è giusta la mia lettura ma è certo che sei brava e molto molto interessante . Un caro saluto.

cara Jalila, ti ringrazio per la tua considerazione acuta e attenta. La lettura che ne hai dato è esatta. ci sono diversi riferimenti alla ricerca del Divino, ricerca che diviene necessaria laddove un "buco nero opalescente" proietta i ricordi e le sensazioni in dimensioni passate ma parallele.
Ancora mille grazie per l'apprezzamento che mi dimostri!

E' meravigliosa questa scrittura.
Bella, davvero. mi piace.

a me, barbara, mica dici "caro, ale". dici sempre "merdaccia"

ogni parola è passata per il crogiuolo della poesia. è meraviglia! brava

Il tormento di chi pare stia perdendo la Fede tracima al di là dei versi in un profluvio di parole, alla ricerca di un segno per poterla ritrovare. Ma la vera Fede non ha, non deve aver bisogno di segni. E forse per questo che lo sguardo indugia sulle ginocchia.
Molto intensa Barbara, mi ha colpito questo tuo modo di far poesia.
Ciao

Martino

il titolo dice tutto, sensazioni e ricordi di un viso al buio
molto bella, complimenti!