Paolo ( dicono che le gambe non contano ).

A te che, da una stanza grigia, guardi il mare
azzurro colore.

Occhi e cielo
si naviga senza affondare.

Cartolina da stracciare
francobollo non timbrato
gambe rotte, incollate, di puro ciliegio.

C’è un punto nell’orizzonte
dove i sogni spaziano
e dalla mente librano
in cerca di un ricordo

Una corsa sulla spiaggia bianca,
labbra sulle labbra,
sale a colorare pelle
sabbia a disegnare orme
che s’intrecciano nel calore di un abbraccio.

C’è un punto dentro questa stanza chiusa,
dove i sogni muoiono,
dove il sale brucia con le lacrime, le labbra morsicano dolore
e la sabbia è un consunto tappeto.

E’ il dolore dei vinti …

una moto che sfreccia verso il mare
e si ferma prima di giungere a destinazione.

E’ un mare di merda
dove sarebbe stato bello sprofondare
e ritrovarsi con le gambe sane
in una cassa intarsiata bicolore.

E' una foto da guardare
e non semplicemente da stracciare.

Citazione :

E’ il dolore dei vinti …

una moto che sfreccia verso il mare
e si ferma prima di giungere a destinazione.

come dico
le parole sono i metri
del centometrista
la fatica di conquistarsi anche solo un posto
il sudore della fatica
l'amore tutto, che nutre parole
e il dolore

che bella, ma quanto è triste...

dedico questo pezzo ad emanuele che non ha nemmeno più occhi per quell'azzurro colore. domani lo si saluta e davvero vorrei ripetere questi versi come un mantra, per stordirmi.

complimenti non l'avevo letta

il maredentro