di notte

Nella luce migrante
s'arresta l'ultimo accordo
sono venti diversi
affacciati sul frastuono insonne
della notte
sono i lampioni flessi sulla via
a ricondurre ogni passo altrove,
e vedi la tua città
così diversa da come l'avevi descritta
mentre percorri un filo di periferia
accerchiando solo i tuoi pensieri.
Si farà la luna una chioma lunga,
cometa di un canto
evanescenza e tristezza,
passeranno ancora illustri girovaghi
a narrare in lingua d'oriente
l'ebbro canto della fenice
la raffinatezza di un chiarore d'inverno
e tu, tu, sarai stata solo parole
non troverai mai più fra le erbe e le spezie
quel dolce incanto dell'acqua
quel piccolo senso del giorno
quel poco che basta a un sorriso

e tu, tu, sarai stata solo parole
non troverai mai più fra le erbe e le spezie
quel dolce incanto dell'acqua
quel piccolo senso del giorno
quel poco che basta a un sorriso

strappare un evanescente sorriso a chi si ama vale molto di più della tangibile mercedes in garage, costata, forse, la negazione di tanti altri sorrisi.
P.

tu dici,

sono venti diversi

mentre percorri un filo di periferia

(che siano scritti o solo vissuti questi passaggi, un po' di buio li accorpa: ripeto: questo accade per le storie scritte o per quelle vissute... eppure racconti di parole e racconti scritti negli sguardi che trascorrono, qualche traccia la lasciano...)

ciao

DIGITAMAN ha scritto:

tu dici,

sono venti diversi

mentre percorri un filo di periferia

(che siano scritti o solo vissuti questi passaggi, un po' di buio li accorpa: ripeto: questo accade per le storie scritte o per quelle vissute... eppure racconti di parole e racconti scritti negli sguardi che trascorrono, qualche traccia la lasciano...)

ciao

vedi,
- negli sguardi che trascorrono - rimarrà sempre la scia di un bagliore.
(comete)

dopo il secondo verso ho tolto la musica, ho letto il resto in silenzio...
quant'è bella linda!
una notte sentita