La lacrima di un chitarrista

suona triste nel buio
inseguendo stella per stella
sull’unica corda vocale
che dà anima alla sua anima.
Dentro l’africa nera
insegue una gialla luna calante
sul canto del tuareg
rapisce l’ultima curva del cielo.
Il chitarrista è un uomo
dai millepiedi di sabbia
radice di vento, di sole
ombra di palma, silenzio.
Nella notte africana
la sua voce narra una vita
per tutti i figli di annibale
per tutti gli oltreconfine
note che vanno al deserto
mentre una stella
gli si posa sulle ginocchia
è la sua musa;
è musica;
azzurra lacrima di stella
su una corda che piange,
sfuggente.

chitarrista dolce.

wow !
Sono il " muso " della tua poesia !?

io ho pensato ad un poeta-musicista che suona nel buio di una notte d'estate
ho pensato ad una piccola platea di persone, non tante,
ho creduto che suonasse una chitarra
nell'occhio di bue appena azzurrato di una luce
parole che uscivano solo sulle corde
e le note di qualcosa che uscendo lasciavano la sua anima
per raggiungere l'anima di altre persone
Compenetrazione emotiva;
e chissà perchè l'ho visto piangere.
una lacrima soltanto.
una.

se ti sei immedesimato, ne sono lieta.

ciao.

è un'esperienza di cui ti ho parlato .. diciamo che ti sei immedesimata bene anche tu

grazie ciao

a me invece da l'idea di chi attraverso al chitarra e le sue infinite combinazioni di note, è alla ricerca di una armonia tra sè e la natura, quella forte, quella che uccide, africana.

ilgalante ha scritto:

a me invece da l'idea di chi attraverso al chitarra e le sue infinite combinazioni di note, è alla ricerca di una armonia tra sè e la natura, quella forte, quella che uccide, africana.

potrebbe essere. non saprei dirlo.
armonia senz'altro,
un apice che porta alla propria commozione.

grazie mille per questo taglio visivo
ciao !

Alkimias ha scritto:

ilgalante ha scritto:

a me invece da l'idea di chi attraverso al chitarra e le sue infinite combinazioni di note, è alla ricerca di una armonia tra sè e la natura, quella forte, quella che uccide, africana.

potrebbe essere. non saprei dirlo.
armonia senz'altro,
un apice che porta alla propria commozione.

grazie mille per questo taglio visivo
ciao !

;-)

ho pensato a un film visto l'inverno scorso. Piano solo, si chiama
e parla di musica (di piano e jazz per la precisione) e di africa e di malinconia

la tua poesia è carnosa, a tratti selvaggia e pura