Mario Ughi Top
Numero di messaggi : 83 Data d'iscrizione : 11.07.09
| Titolo: Speranza 28/8/2009, 13:06 | |
| Questa notte ho sentito crescere la speranza. Ho pensato che non era possibile sentire tutta quella speranza mentre stavo seduto sulla tazza del cesso; lo vedevo inopportuno e imbarazzante. E’ vero, la funzione principale era stata compiuta, ma io avevo appena strappato dal rotolo un buon mezzometro di candida carta, e c’erano alcune sottofunzioni ancora da assolvere. Insomma, cazzo, un po’ di decenza. In quel momento pensavo che la carta igienica profumata è una trovata infelice; quel profumo aveva un indizio di ammuffito e di nauseabondo, come tutti i profumi che impregnano la carta igienica, come un mazzo di fiori appassito. La cosa si sarebbe risolta da sola, comunque, con la sottofunzione del lavaggio post. Archiviato il promemoria mentale di comprare in futuro carta igienica rigorosamente neutra, stavo ripiegando il pezzo che tenevo in mano nella mia forma preferita, una specie di origami intimo, quando la speranza ha iniziato a montare. Non so come venite aggrediti dalla speranza, voi. A me sale partendo dai piedi, un flusso violento come di mare che irrompe nel corpo e cresce veloce. Quando questo accade, la cosa che sempre mi impressiona è che l’evento è privo di una corrispondenza termica; un mare freddo, un mare caldo. No. Non è neanche una vibrazione; è piuttosto come sentire l’anima in ologramma. Una rete neurale che si elettrizza progressivamente. Tutto sommato è una sensazione esaltante. Man mano che la speranza ti riempie, ti senti capace di fare qualsiasi cosa. Il cuore pompa vigoroso, il sangue scorre veloce trasportando qualche chilo di endorfine, o quel cazzo che sono. Adrenalina come piovesse. Tutto sommato è anche una sensazione spaventosa. Senti che la coscienza può espandersi a inglobare dimensioni dell’Universo che non conosci, che forse non sei pronto a conoscere. Pensi che a lasciarsi prendere c’è il rischio di giungere a spiegarsi qualcosa; e in fondo tu non vuoi sapere. Avverti l’esistenza di altre dimensioni, nascoste nelle pieghe dello spazio e del tempo, una specie di origami cosmico, dimensioni nascoste anche dentro di te; qualcosa che forse è meglio lasciare dove sta. In definitiva non sai che cosa puoi trovarci, là dentro; sono porte chiuse da sempre, quelle, che ci passi davanti e ormai neanche le vedi. Nel momento in cui puoi afferrare la chiave per accedere a quegli spazi, ti capita che te la fai sotto. Puoi trovarci tanta luce, oppure un infinito di buio. Magari ci abita qualcuno. Non scherziamo, per favore. Vieni preso dal timore di affrontare il lato oscuro di te stesso, io credo. E’ quello che succede a me, comunque. La paura di arrivare a vederci chiaro sovrasta la paura di vivere una vita con gli occhi bendati e i guantoni da boxe. Tra morire, dormire o sognare, ho sempre preferito sognare, senza dormire. L’ho sempre affrontata così, questa cosa, da cacasotto. Forse sarà che mi sembra di impazzire, in quei momenti; c’è questo flusso di energia anomala che senti salire prepotente lungo le gambe, tanto forte che senz’altro può farti scoppiare la testa, se lo lasci avanzare. Così, all’altezza dello stomaco, lo blocchi. Basta un movimento, per bloccarlo. Un solo movimento per dimostrare che non accetti, e tutto si ferma. Poi fai un bel respiro e inizi a vivere il senso del rimpianto. C’era qualcosa di grande che avevi a portata di mano, e l’hai lasciato svanire. Forse non tornerà, che dici. Forse si scogliona ad essere bloccato ogni volta all’altezza dello stomaco. E tu stai lì, seduto col tuo pezzo di carta da asciugo in mano, e ti senti un po’ coglione. | |
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Alessandra Grandi Top
Numero di messaggi : 743 Data d'iscrizione : 13.03.09
| Titolo: Re: Speranza 28/8/2009, 13:24 | |
| Commentare te è arduo. In ogni rigo ci sarebbe da scrivere un concetto diverso. Così depisti! Sto scherzando.
Bello questo vedere e sentire il mazzo di fiori appassiti dopo aver evacuato! Una specie di esequie a quello che ha dato modo di essere ancora vivi!
La speranza è un sogno, un sogno, come dici tu, ad occhi aperti senza dormire.
E perchè poi, sentirsi un pò coglioni per aver sentito speranza, dopo? I più grandi pensieri sono stati partoriti proprio in quel luogo. Perchè è quello della liberazione totale! | |
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