Le notti ansanti,
Pesanti sul caos,
Profonde sull’uomo.
Brezze cantano tra l’erba
Che danza, tentando si volare
Ma, come l’anima, inchiodata al terreno.
Il buio amplifica
E il sogno par reale
Nella terra dei desideri.
Strappate nubi sanguinano,
Rossore lunare piange oscurità
E il dolore pieno illumina il paesaggio interiore.
Nella sinfonia
Trilli di grilli
Nel levar della notte.
Nello sconvolgimento il buio
placa ogni cosa all’occhio d’uomo, l’anima
vede e grida da dentro: ciò che intendi è apparenza.
Ma la notte termina
E il violino sibila note troppo alte
Per l’uomo che sente senza ascoltare.