E noi che la felicità
solamente la pensiamo
come un’ombra ci si addice
quella finzione ritagliata
di fronte al sole irriso
con una maschera sugli occhi
e sleghiamo mani e sensi e fiumi e amori
e andiamo come guerrieri o cortigiani
ah, noi
negli inverni raggelati,
ai boschi umidi di nebbia
consacriamo ribellione e lacrime
nelle nostre vene d’argento
e solo allora scriviamo crocefissi
col sole fra le dita
al vento e all’acqua
quando tutto intorno brucia
ma tutto ci appare ancor più lento
ancora più infinito