“E questo è il sonno, edera nera, nostra
corona: presto saremo beati
in una madre inconsistente, schiuse
nel buio le labbra sifinite, sepolti.”
Franco FORTINI
MALINCONIE ALL’OMBRA DEL POTERE
S’inarca l’IO a soccorrere il vivente
- comparato alla ginestra perché invocare la rosa? –
Lui ha il respiro anche se non irrora il prato
Qui ad un passo dal deserto prossimo
Pure l’esistente ha un suo minuetto
- l’ira ne è il faro ormai spento anche a Rodi … -
Dalla linea dell’orizzonte fuligginoso
Il ritorno delle sillabe urlate – l’eco? –
Ha valenza di gettoni d’oro o prebende:
Si è camaleontici raccoglitori di primizie …
Vedi c’è il tramonto idillico patinato
- capanne cuori familiae curie & baci –
Ed è languido l’occhio ad occidente
Umettante si concede su un cubo pro tempore
- salvo dirsi vergine all’ombra d’un cricifigere –
Sì qualche finale ci unirà di curva in curva …
E poi il bosco a primavera si ravviva d’umanità
Anche la velocità di scrittura sta nel conto:
Ma di che bestia blatera l’ipocondriaco scrivano?
Se il vivente s’acceca di blu fluorescente
- virtuale adrenalinico gigaset & glamour –
Il vivere ha la sua malinconica ellisse
E qualche lacrima rovente ne dà il tono ed il senso …
Fai come il tuo vicino: innamorati e se puoi scopa.
Si sa che c’è sempre un’ombra che cala dall’alto
E se si fa sera anzitempo: goditi la notte elettrica
Ora più che mai su questa terra istante per istante …
L’IO ecumenico ha la sua gittata e bisbiglia
Dopo un arco di concupiscenza l’Eden s’avvera:
Ognuno avrà il suo avatar come nuova frontiera
E non mancheranno leaders nè statue di cera:
Del resto cosi è così sarà perché così era!
L'amor che move il sole e l'altre stelle
- commedia umana che scivola sulla pelle –
E qualche matto ad inseguir la solita chimera …