Cammino tra i silenzi floreali
calpesto rossori agghindati e carezze paffute
e odo lontano il crepitio di un sogno rosso nel mio occhio
l’eco di qualcosa che ho e pur non è mio
come l’aroma di un illusione sulla pelle
come inebriarsi di un colore aeriforme
forse un po’ di rosa maculato
la puntura di una nube
la risata di un bottone
sfiorato qui dalle tue mani mute
forse rido mentre giocosi sentimenti inciampano
per quegli amori che mi sbucciano le stelle
forse merito la polpa di una notte sembra ombre
forse predico la morte di una donna senza forme.