La mia casa
s'inciampa entrando
per qualche pensiero dislessico
dimenticato sulla soglia
e nel buio che scorgi
ogni parola assume un calore
forte come il vin santo versato
a redimere le bestemmie
per quella croce che si porta
ogni volta che la luce s'annebbia
il respiro è musica
e ogni verso accolto
tra le fughe del pavimento
vive d'un futuro proprio
lontano da me
se potessi aprire
ad ogni vento
le mie labbra
smetterei ali da planare
ti giuro,lo farei
giusto il tempo sparso
per stupire il mio radunare
voli migratòri d'autunno
che del lontano si fanno via