Forse notti

Desiderio
Come costretto nel mio sfregarsi di mani
Mi porta con lo sguardo a notti
Che forse erano solo sere
Meno profonde meno vere
Di quel che il mio cuore vorrebbe apprezzare.
Quei discorsi senza parole
Di sguardi e intese superiori
Di carezze impotenti
Entrambi costretti a sopportare quell’affetto
Che la sola carne non permetteva
Quell’amore dell’anima calma
e piena nella propria rivale.
Il gentile disprezzo della nobiltà
Verso la vita
Quando l’universo concedeva un pezzetto
Di quella sostanza irreale
Che è la verità
E noi affamati ne mordevamo ogni lembo
Ogni straccio che il tempo ci concedeva
Con le anime attente
Come travolte da una pioggia di pepite
Felici e massacrati da quei nostri lunghi abbracci.
Forse erano davvero delle notti
E di quello strascico di universo astrale
Non mi resta che l’antico volgersi
Dell’anima d’una sigaretta
Spenta
come il desiderio
tra queste due mani.