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 LASCIA CHE I MORTI SEPPELLISCANO I MORTI

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Carlo Bodeleri
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Carlo Bodeleri


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MessaggioTitolo: LASCIA CHE I MORTI SEPPELLISCANO I MORTI   LASCIA CHE I MORTI SEPPELLISCANO I MORTI Icon_minitime31/1/2011, 09:44

LASCIA CHE I MORTI SEPPELLISCANO I MORTI Jesusz


Nel corso dei secoli, anche prima della riforma protestante, la chiesa cattolica ha permesso la lettura delle Scritture solo in particolari condizioni: solo la versione Vulgata in latino o traduzioni di essa; solo con commenti di esponenti ecclesiastici; divieto di predicare o di leggere la Bibbia in gruppo in mancanza di un esponente ecclesiastico.
Considerando che una Bibbia doveva essere scritta a mano, ed aveva dei costi, solamente gli ecclesiastici o gli aristocratici potevano possederne una.
Con lo scoppio della riforma protestante, che anche grazie all'invenzione della stampa forniva Bibbie in svariate lingue, la chiesa si preoccupò e restrinse ulteriormente i parametri di utilizzo della Bibbia. Si arrivò a condannare qualunque forma di protestantesimo scritta, Bibbie o scritti vari; perfino le Bibbie cattoliche senza commenti vengono bruciate e messe all'indice.
Cercando del materiale, mi sono imbattuto in una cosa alquanto curiosa.

Riporto alcuni passi del catechismo di Pio X, emblematici:
883 D. È necessaria a tutti i cristiani la lettura della Bibbia?
R. La lettura della Bibbia non è necessaria a tutti i cristiani, ammaestrati come sono dalla Chiesa, ma però è molto utile e raccomandata a tutti.
884 D. Si può leggere qualunque traduzione volgare della Bibbia?
R. Si possono leggere quelle traduzioni volgari della Bibbia, che sono riconosciute fedeli dalla Chiesa cattolica, e sono accompagnate da spiegazioni approvate dalla Chiesa medesima
885 D. Perché si possono leggere le sole traduzioni della Bibbia, che sono approvate dalla Chiesa? R. Si possono leggere le sole traduzioni della Bibbia che sono approvate dalla Chiesa, perché essa sola è legittima custode della Bibbia.
886 D. Per mezzo di chi possiamo noi conoscere il vero senso delle Sacre Scritture? R. Il vero senso delle Sacre Scritture noi possiamo conoscerlo solo per mezzo della Chiesa, perché solo la Chiesa non può errare nell'interpretarle.

Quando cerco di capire come sia possibile il drammatico fatto che gli italiani amano tanto delegare le loro vite a pessimi idoli politici e amino tanto nascondersi vilmente dietro capri espiatori sociali, m’imbatto in queste pagine di catechismo.
Ricordo che durante la mia adolescenza, influenzata da una pressante educazione cattolica, rimasi molto colpito dall’atteggiamento dei vari parroci che incontravo, riguardo alla lettura personale dei Vangeli.
Tutti, nessuno escluso, la sconsigliavano .
C’erano già loro a pensarci, e pertanto non era il caso di preoccuparmi.

Naturalmente, con me ottennero l’opposto, e dedicai ai Vangeli lunghi studi per tre anni.
C’è un episodio ad esempio, in cui un giovane ammiratore di Gesù dichiara di volerlo seguire, ma per il momento è impedito perché deve andare ad assolver i suoi doveri di lutto per la morte del padre.
Gesù risponde con incredibile severità, almeno all’apparenza:
“ Lascia che i morti seppelliscano i morti.”
Perché tanta crudeltà?
Le risposte del parroco al mio quesito furono tra lo psichedelico e il grottesco, come al solito.
Per fortuna, a quei tempi, ero amico di un ragazzo ebreo, Elias, che mi fornì la chiave per quello strano episodio.
Per la legge ebraica toccava al figlio maschio, chiudere gli occhi al padre, subito dopo la morte, spogliarlo e stenderlo in terra, e avvolgerlo in un lenzuolo; toccava a lui essere presente e dirigere le preghiere che dovevano essere recitate per tutta una settimana in casa per il defunto, preghiere che non potevano avere luogo senza la sua presenza.
Doveva inoltre stracciarsi la parte superiore degli abiti, e non uscire di casa per una settimana.
Ora, la religione ebraica odierna temperava quell’antico costume con maggiore equilibrio e senso delle circostanze attenuanti, ma allora era prescritto rigorosamente dalla legge, e quel seguace di Gesù rischiava la lapidazione, o meglio, di essere consegnato ai Romani che avevano conquistato Israele, per una punizione senz’altro atroce.
Questo approfondimento fu per me una rivelazione!
Infatti in diversi punti del Nuovo Testamento, Gesù ha parole durissime per i suoi famigliari e finge spesso di non conoscerli: “ Chi sono i miei fratelli?”.

Alla fine la risposta arriva illuminante: Gesù si rifiuta di riconoscere come rapporto d’amore il legame di sangue.
Mia madre e i miei fratelli sono coloro che fanno la volontà del Padre mio con opere concrete e fede sincera, e non degli sconosciuti ai quali sono unito da vincoli fittizi, come una circoncisione o una carta d’identità.

Le culture antiche, come quella ebraica, si fondavano sul sacrificio, sul legame di sangue appunto.
Gli uomini sono soggetti a Potenze Sacre che li divorano, e da sempre per blandirle e ingraziarsele offrono loro un sostituto, un capro espiatorio, affinché lo uccidano e se lo divorino al posto loro.
Questo atto sacro – sacra facere – si fonda su un gioco psichico semplice ed efficace: io ti do, terrorizzante Potenza Sacra, della vita, tu dammi la possibilità di essere divorato dopo la vittima che ti porto. Sacrificare per procrastinare il proprio dileguarsi.
Chi non terrorizza viene trangugiato dal terrore.
Ora il sacrificio fonda la società.
“Noi, Sommi Sacerdoti, in base al legame ottenuto col sangue delle vittime sgozzate sui nostri altari, riusciamo a tenere a bada le Potenze Sacre, pertanto noi siamo i Potenti e guidiamo come Re voi sudditi.
Abbiamo il Potere di far tornate la primavera dopo l'inverno, e il Sole dopo la notte.
Inginocchiatevi e adorateci, i nostri altari sono d’oro e i nostri coltelli sacrificali d’argento, e grazie a noi tornerà la fertilità della vegetazione.”

Capite che trucchetti astuti? Una sottile trama di sostituzioni: Sacro, ti dò una vergine al posto mio e poi io Sacerdote mi sostituisco alle Potenze e track! Il gioco è fatto!
Risultato: schiavi in ginocchio.

Gesù, offrendosi sul Golgota, slega tutte le vittime innocenti dal palo del sacrificio.
E smaschera le magie nere dei Sommi Sacerdoti.
E dichiara, in nome dell'amore, che l'unica società buona è quella abolita.

Primo: un essere umano non si può sostituire al Sacro Eterno.
Tutti noi viviamo nell’irreversibile; col gesto del mangiare noi facciamo scomparire dell’esistente per assimilarlo, nutrirci e continuare a vivere.
In questo siamo tutti naturalmente colpevoli: non esiste una casta di Preti che possa abusare del Sacro, perché anche loro mangiano e sono nell’irreversibile come noi umani.
Siamo tutti soggetti al Tempo e tutti ci dileguiamo, solo che qualcuno ne approfitta per rendere servi i suoi simili, e Gesù li ha presi a scudisciate nel Tempio.

Secondo: uccidere un capro espiatorio non ci redime dall’irreversibile.
Siamo tutti colpevoli, tutti uccidiamo per mangiare, e nessuno può essere sacrificato per un clan di innocenti che non esistono.
Delegare ad una vittima la propria responsabilità di affrontare l’irreversibile è azione vile, criminale e come abbiamo visto, tesa a fare del male a chi non se lo merita per ottenere del Potere personale.
Chi crede di poter vivere in armonia col Sacro in virtù di una propria etica fatta di idee, azioni e ponderato propositi si offra in prima persona alle proprie convinzioni, ci metta la faccia e porti la sua croce, come ha insegnato Gesù.

Lasciate che i morti seppelliscano i morti.
L'unica società buona è quella che è finita.

Se avete avuto la pazienza di penetrare nelle profondità del Vangelo, avrete capito che grande riformatore è stato Gesù.
Dopo di lui tutte le vittime dei sacrifici sono state tolte dagli altari.
Dopo di lui non è più possibile sfiancare migliaia di schiavi per erigere piramidi.
Dopo di lui non si può più sparare in testa a chi produce poco, come fanno in Cina.

Dopo di lui, ci vorrebbe qualcuno che cominciasse finalmente a mettere in pratica il suo insegnamento.
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