Le domande delle donne

Il sonno pesante non mi impedisce di percepire un leggero movimento intorno a me. Qualcosa di anomalo sta accadendo in piena notte ma il sonno è uno di quei momenti più belli della giornata che meritano di essere vissuti pienamente. Soprattutto quando si è in quella fase profonda in cui corpo e mente si riposano e si rilassano completamente. Allora lotto con tutte le mie forze contro ciò che tenta di distogliermi dal vivere queste che sono le ore fra le più attese di tutte le 24 ore. La lotta è impari e piano piano la mente torna a galleggiare da quello stato di completa incoscienza per arrivare allo stadio intermedio della veglia. E' proprio in questo momento che una voce risuona nella stanza fino a quel momento silenziosa

"Ma quale è il motivo che spinge due persone a stare insieme ?"

Questa è la domanda che rimbomba nella stanza come un tuono nel cielo sereno di una giornata estiva. Dalla semi-coscienza passo in un baleno alla quasi coscienza piena e il primo pensiero che mi balena in testa è:

"Sta sognando forse non ha completato la digestione ieri sera abbiamo mangiato pesante"

Poi lentamente il risveglio è quasi completo e realizzo che la sera prima abbiamo mangiato solo del riso e dell'insalata quindi la frase che ha squarciato il silenzio ed il mio sonno non può essere dovuta ad un incubo da difficoltà digestiva. Apro gli occhi che nonostante il risveglio quasi completato erano ancora rimasti chiusi e nel buio più profondo vedo un lumicino rosso accendersi e spegnersi ad appena un metro da me.

"Accidenti ecco si sta facendo uno spinello e i primi effetti si sono fatto sentire"

Questa è la seconda ipotesi che riesco ad elaborare a giustificazione di quella domanda rimasta sospesa a mezz'aria. Passano pochi secondi ed anche quella ipotesi cade nel vuoto, nell'aria si sente il profumo o olezzo del solito tabacco, si tratta della sigaretta notturna che ogni tanto compare nel cuore della notte ed allora realizzo che quell'interrogativo è stato lanciato in piena coscienza. Nonostante la conclusione terribile a cui sono arrivato, tento di starmene tranquillo e immobile come se stessi ancora fra le famose braccia di Morfeo sperando che l'interrogativo sia spazzato via dal silenzio notturno. Speranza vana.

"Ma tu perchè stai insieme a me ?"

Il quesito porta a termine l'operazione risveglio e come un lama affilata entra nel costato arriva fino al cuore lì si conficca in maniera tale che il dolore che provoca dopo aver circolato per tutto il corpo arriva al cervello per completare l'opera. Nemmeno una dose massiccia di caffè ristretto avrebbe potuto avere un effetto più prorompente. Realizzo che ormai non posso più fare il finto addormentato e timidamente provo:

"Perchè questa domanda in piena notte ?"

Non potevo uscirmene con espressione più infelice. La risposta è secca e immediata di quelle che non ammettono repliche.
"Con te non si può discutere"
Fine delle trasmissioni. Già fine un bell'accidenti. Ormai l'opera è compiuta, il risveglio è completato e la nottata compromessa ed allora decido di alzarmi e fare un bel giro in macchina chiedendomi per l'ennesima volta e per l'ennesima volta non riuscendo a darmi una risposta:
MA PERCHE' ALLE DONNE VENGONO IN MENTE CERTE DOMANDE E SOPRATTUTTO PERCHE' VENGONO IN MENTE SEMPRE IN PIENA NOTTE ?