In punta di penna

Ti scriverò in punta di penna e su filigrana dorata
farò scorrere la penna sul ruvido della carta
quella speciale con il giglio impresso
acquistata anni fa in un negozietto polveroso a Firenze
sotto il portico che conduceva agli Uffizi
odoroso di inchiostro e della scrittura di un tempo che fu
relegata da anni in un cassetto.

Ti racconterò in punta di penna dei moti del cuore
di come le maree vengono a inondare il cuore
e lasciarlo poi secco nel ritirarsi delle onde;
è un movimento incessante
che nessuno governa e nessuno può fermare:
va, viene in equilibrio perfetto
scandito dal pulsare del sangue che scorre.

Ti parlerò in punta di penna di un casa
dove una porta si è chiusa
ma dietro un’altra si è aperta
non ha spazi costretti né delimitati quel luogo
tutto colà è possibile perché abita la dimensione non conosciuta
alla quale tutti possono accedere senza aver porte da sfondare.

Di tutto questo ti parlerò.
Di tutto questo ti parlerei
se la penna non fosse spuntata
e la carta di filigrana dorata
non fosse stata mangiata dal tarlo dell’incomprensione.

bellissima pagina, bella poesia
-versi scritti con
inchiostro indelebile.-
Nefer

Oh, vado matto per i negozietti di penne e pennini.... A parte gli scherzi, so bene dov'è quel negozietto a Firenze (proprio di fronte al Danubio - poco distante dal ponte dei Sospiri, di fronte alla Bela Madunina, simbolo del celebre duomo umbro)!

non importa per cosa o per chi e se capisco, una poesia che merita di esserci, per il modo e per l'educazione che ha, da leggere ogni volta, ogni volta per sempre, fino a quando quel tarlo ci sara'.

Conosco quel " negozietto polveroso a Firenze sotto il portico che conduceva agli Uffizi odoroso di inchiostro e della scrittura di un tempo"
Mi hai fatto venire in mente che devo comprare inchiostro per la mia penna troppo secca d'idee...

Bellissima dedica, per "un amico del cuore".
Sono così rari gli amici; quelli "del cuore", poi, rari e preziosissimi.
Anch'io, una volta ho scritto qualcosa per un amico del cuore, ma nel frattempo ho perso il cuore, e con lui anche lo scritto...

Molto bella e preziosa, questa dedica. Ciao con sommo affetto. Al

bella dedica, l'amicizia è un valore da salvaguardare

Te ne rubo un angolino e lo conservo. Serve sempre quando è buio.
Grazie.

clelia

Citazione :

Ti parlerò in punta di penna di un casa
dove una porta si è chiusa
ma dietro un’altra si è aperta
non ha spazi costretti né delimitati quel luogo
tutto colà è possibile perché abita la dimensione non conosciuta
alla quale tutti possono accedere senza aver porte da sfondare.

qui sei sublime.

che bella...era gennaio

c'era una pioggia leggera

disegnava parole
sulle tue guance arrossate
mentre Parigi
confusa
scorreva sulla Senna

rubai a Notre Dame
l'ultimo rintocco di campana
perchè tu potessi volare

sapevi di cielo
nella sera a venire
quando il tramonto
ci vide ancora
con gli occhi abbracciati

[così quì non la legge nessuno]

E' così attuale, ancora umida di pianto, che sembra sia stata scritta ieri sera...
La chiusa è talmente fremente, che fa meditare...

Vittorio ***

Vi ringrazio.
Sono molto legata a questa pagina, sapete?
Era gennaio, ma fu scritta in marzo del 2007

Mi avete commossa, brutti rospi che non siete altro.

Mater, Lele, Vittorio.... grazie

non fosse stata mangiata dal tarlo dell'incomprensione.

"Quella speciale con il giglio impresso"

Adoro Firenze, ci sono stato solo una volta, ma tu mi ci hai fatto tornare un po'.

Aleksius

Ed io riporto su questa. Marzo del 2007 direi. Una mattina, altrove.
Da questa lettera il nome del forum.
Grazie, Baffo, se passi a leggere.
Quando torniamo a litigare come allora?!?!?!

Una poesia in controtendenza con i tempi che corrono. Apertura assoluta contro avara chiusura. Franca.

Invece, Daniele, io l' ho letta e mi è piaciuta molto. Hai riportato alla mia memoria ricordi di Parigi dove andai con tutta la mia famiglia nel 1981. Un caro saluto. Franca

bella, in particolare la terza strofa