L'amore che non parla

Gomiti sul davanzale del silenzio
nella sera di frenetiche strade
sorreggono sciami di pensieri
al rosso immersi e naufragati.
E come croci di lame e spade
vibrano colpi dai suoni acuti,
tintinni di tempo non infinito
prima del fremito del risveglio.
Consideravo così la mente
e discorsi leggeri muoveva
come le fila di marionette
stare a guardare il sole a ponente
che salutava dallo spiraglio.
La sabbia corre nella clessidra
e nessuno andrà a rovesciarla
un’altra volta per lo spavento.
Sorriso amaro già mi squadra
il bacio del vento a soffiarla
via dal vetro in pezzi affilati.

mi ricordo un tuo commento ad una cosa mia. ciao bentrovato.

Questa poesia mi sembra come il tuo avatar. Sconsolatamente triste.
Sarà che a me la clessidra mi mette malinconia, non so. Ma davvero quell'avatar ancor di più.
E la faccenda dei vetri è una cosa che va a frantumarsi dentro, leggendo.
Non posso dire: bella.
Ma forse serve ossigeno.
ciao.

I versi esprimono una fase claustrofobica. Un malessere interiore che annienta.

Le due Signore Poetesse che mi hanno preceduto hanno espresso anche ciò che ha lasciato a me: malinconia, tristezza, apatia.
Aggiungo anche io il mio benritrovato.

Daniela

a me al contrario di chi mi ha preceduto, la poesia deve darmi delle scosse, dei pugni, degli schiaffi e quindi ben vengano le tue immagini taglienti, come i vetri di cui...
e a tal proposito ricordo che anche Montale parla e bene di cocci di bottiglie sui muri o sbaglio?
solo che io sono innamorato dell'armonia del verso, ed il tuo andrebbe un tantino limato, coordinato, anche la morte ha le sue sinuosità!
scusami la sincerità: i pugni vanno bene, le scosse e le immagini di tedio anche, il senso disperato e disperante del passare vuoto del tempo sono centrate, ma se tutta questa "tossicità lirica" la porgessi in un bel calice non d'oro, ma di cristallo ben levigato, allora anche la morte in poesia: la si potrebbe digerire e soprattutto credo, che forse l'amore quallche parola la direbbe, almeno per dirti grazie
io comunque ti dico grazie lo stesso!


ah vedi questa per esempio, forse meritava di morire, ma il calice in cui ha bevuto il suo veleno, era scheggiato e si è tagliata le mani: perchè aggiungere il danno alla beffa?!
Va beh che io ho scritto (in una delle mie) che i poeti sono assassini ed anche torturatori, però fino al sadismo no!
Poniamoci un limite!
Con ironia e stima
Ciao!

Ho lasciato che la critica si esprimesse senza intervenire, perchè ho trovato le vostre osservazioni molto interessanti e molto costruttive..
Mi avete parlato di tristezza, e non avete torto: lo dico sempre che la malinconia è la madre delle mie poesie, e so bene che è un limite che la propria ispirazione sia assoggettata ad uno stato d'animo più che ad altri. Sono così da sempre, da quando a 16 anni ho cominciato a scrivere.
Non ho potuto resistere alla tentazione di rispondere alla miratissima osservazione net-percez, che in un lampo ha capito che la poesia non è limata.. è uno dei miei pochi componimenti che pubblico senza troppo labor limae. E il Montale che tu citi e che parla di "cocci aguzzi di bottiglia" rappresenta il mio modello di poesia da sempre. Lo stesso Montale pensa che in poesia "il raptus non produce", e si afferma quindi fautore della poesia ragionata e limata, e chissà se non mi rimproverebbe in questa occasione.
La poesia non brilla nemmeno per ritmo, ma ti posso garantire che in altri miei componimenti ho ricevuto critiche di eccessivo formalismo... ormai ho capito che accontentare tutti non si può, ed il solo cercare di farlo è anche sbagliato ed è negazione della poesia stessa. Forse poesia è proprio colpire l'animo di alcuni e non di altri di volta in volta.
Ringrazio tutti per il vostro interesse. Le critiche buone fanno felici, quelle cattive fanno migliori.

Aleksius

Ma che c'entra il 'brillare'

Molti sono attratti dal brillare, ma ciò che conta è -l'emozione -.
E quella è cosa che si trasmette in modo celeste sia la poesia amara o lieta.
E' inspiegabile ma pare che siamo fatti di antenne sensoriali che agiscono da intermediari fra il cileo e la terra; fra gli occhi che leggono e lo 'stomaco' che riceve....mica la mente. Quella, dopo

Fatti cogliere dal raptus; fidati è meglio. Poi magari puoi limarti le unghie
ciao a me è piaciuta.

... speriamo che Geppetto non si tagli coi cocci agussi di bottiglia sulla battigia... Piesse: è piaciuta molto anche a me!