Nel buio di una luce...

E’ nei pensieri della notte
che le nebbie si dissolvono…
Dal sipario della vita,
i sogni emergono
danzando come darvishi
dalle bianche tuniche svolazzanti…
E’ in quei pensieri
che tutto divento vero.
Le inquietudini, le incertezze,
le passioni…i desideri
esplodono
nel tormento di una notte.
Circondano la mente
di un’aura profumata…
…e ogni cosa prende luce
in quel buio che pare
non finire mai!!

Bella.

il buio di una luce
hai detto tutto prima di cominciare.

si bella.
anzi. brava

...e ogni cosa prende luce
in quel buio che pare
non finire mai!!

molto sentita

La poesia è quell’arte, eccelsa, d’evocar
immagini, stati d’animo, sentimenti,
e non attraverso il significato – semantico-
della parola, quanto, piuttosto,
attraverso quel suono, quel ritmo cadenzato
che s’imprimono sulla frase.

Ergo, trovo che questa non sia una poesia,
bensì un concetto esplicato con un minimo
di ricercatezza.
Ma questo lo sappiam far tutti, no?
O chiunque abbia conoscenze grammaticali
e sintattiche.

Comunque, benvenuta.
C.

Meglio "un concetto esplicativo con un minimo di ricercatezza..." che niente...
Grazie per avermi letta:-)

bella...


e non far caso a nulla
scrivi, scrivi.
e come ho detto in un altro commento...
ognuno di noi cresciamo leggendoci
qualsiasi cosa si scrive, c'è una parte di noi.

Nefer

benvenuta in questo pazzo mondo(ma un bel mondo)

angelaerre ha scritto:

Meglio "un concetto esplicativo con un minimo di ricercatezza..." che niente...
Grazie per avermi letta:-)

Beh, no.
Meglio il nulla.
C.

d'accordo madame, la poesia è altro, ma questa è una vecchia querelle..lasciamo esprimere tutti, per quello che riescono a dare alla scrittura (come sono comprensivo oggi!)
bievenue...

Sì, vero, Jack,
alle volte dimentico
di essere in un forum di scrittura
dove molti autori
scrivono, ma solo per passione,
non per un'oggettiva abilità scrittoria.

C.

Dal Dizionario della lingua italiana diretto da Tullio De Mauro

og|get|ti|vi|tà
s.f.inv.
1 TS filos., carattere intrinseco di ciò che è oggetto, che appartiene al mondo del reale e si distingue dal soggetto pensante
2 CO obiettività, imparzialità: giudicare con o.

in letteratura? dove più prevale la funzione estetica dell'atto comunicativo?

interessante questione...

scusa angelaerre, ho usato un tuo spazietto per inseguire un interessante spunto e a volte, essendo questo un forum, succede.

La tua poesia contiene delle immagini che a me sono piaciute, a cominciare dal titolo che inverte il sintagma classico e prevedibile di un lume nell'oscurità, tanto letto e (ri)visto,
Dto che si è aperta una riflessione sul tema dico la mia (per quello che può valere): sicuramente è una poesia descrittiva. Ne esistono milioni.
A presto rileggerti,
nico

In letteratura? dove più prevale la funzione estetica dell'atto comunicativo?

Interessante ed arguta questione, La Mar,
prometto di risponderti ma, con calma.
(Sto uscendo)

Istintivamente mi vien da chiederti:
"la funzione estetica dell'atto comunicativo
prevale più in Nabokov o in Baricco?,
più in Virginia Woolf o in Susanna Tamaro?

Insomma non facciam gli ipocriti!

E azzardo una stoica equazione:
Jacktheripper sta a Angelaerre
come Vladimir Majakovskij sta a Pablo Neruda(dodicenne).

Non lapidatemi. (Rido)
C.

Rido anch'io.
Infatti è una questione arguta, ma la funzione estetica, proprio perché tale poggia sulla soggettività e non è misurabile.
Hai dimenticato Moccia, non saprei dove collocarlo, oggettivamente, questo sì.
Cmq è chiaro che lanciavo un gioco letterario vecchio stampo, da salotto, hai presente? ti propongo di chiudere qui, dato che non siamo a casa nostra; avremo altre occasioni, magari sotto delle nostre pubblicazioni.

Un'ultima cosa, eviterei temi come l'ipocrisia: è prestare intenzioni, è altro dal confronto intellettuale pacifico.

a presto

nico

Io della funzione comunicativa se prevale più in Nabokov o in Baricco in Virginia Woolf o in Susanna Tamaro non ne so un cazzo.
So solamente che ognuno scrive di quello che sente e come può.
Io però non rido ma proprio per un cazzo.
La tua opinione, Madame, vale tanto quella degli altri quanto la tua e quella di Jack e quella di LaMar.
Non mi piace NON MI PIACE il tono ed il giudizio così espresso.

L'avete fatta scappare ? Perchè non replichi Angela?
Non riderei nemmeno io sono d'accordo con Daniela, scusa Chiara se lo dico, sai pure che che non ho niente contro te, ma davvero ognuno scrive soprattutto come gli pare.

Non credevo che un pensiero mattutino sopraggiunto appena sveglia (tale è la mia poesia) creasse un così gran numero di commenti.Mi sono accostata a questo sito con l umiltà di chi sa di non sapere...Ringrazio chi mi legge ma odio la polemica.
Di certo,le critiche negative non mi faranno smettere di scrivere...
Ma Pablo Neruda scriveva già a dodicianni??

forse rivelò la sua genialità a quell'età Angela :-)

angelaerre ha scritto:

Ma Pablo Neruda scriveva già a dodicianni??

L'Enfant prodige !!!

Certo che posso dirlo, Daniela,
o anche qui vige un regime dittatoriale (?)
E' un mio personalissimo parere, pertanto lo ri-affermo,
e in modo ancor più ESPLICITO, senza usar alcuna
stoica equazione:
Jack, e a questo punto visto che c'è Linda
ci metto pure lei (tanto lo sa) sono molto,
ma molto, ma molto più bravi di un'Angelaerre.
Anzi, non ci sono proprio paragoni.

Poi, se vogliamo incensare tutti per viver felici e
contenti allora facciamolo.
Anzi, fatelo.
Io mi sento un tantino ipocrita a far così!
C.

Ps tanto per esser chiari:
ridevo sul "lapidatemi"
non certo sulla questione.

bovary c'est moi ha scritto:

Jack, e a questo punto visto che c'è Linda
ci metto pure lei (tanto lo sa) sono molto,
ma molto, ma molto più bravi di un'Angelaerre.
Anzi, non ci sono proprio paragoni.

Poi, se vogliamo incensare tutti per viver felici e
contenti allora facciamolo.
Anzi, fatelo.
Io mi sento un tantino ipocrita a far così!
C.

Chiara, scusami, anche se apprezzo la tua stima non mettermi in mezzo perfavore.
Qui secondo me non ci sono i bravi e meno bravi.
I poeti quelli veri sono altra cosa, a pare mio.
Qui scriviamo i moti dell'anima e non poesie, sempre a parer mio, quindi è normale che si scriva come uno gli va. E' normale anche fare una critica, perchè io penso che da una critica si possa anche riflettere e rivedersi.
Il resto non conta, meno che meno fare paragoni o incensamenti inutili.
ciao Chiara, un abbraccio ( non arrabbiarti eh ! )

angelaerre ha scritto:

......
Di certo,le critiche negative non mi faranno smettere di scrivere...

bene,

nico

p.s.
anch'io ridevo della lapidazione perché ero su tutt'altro piano

ci tenevo.

Spiegami un po' che cosa c'entra se Jack è più bravo di Alkimias o di Angela perchè questo mi sfugge.
Dittatura? Credo che la dittatura usasse la censura, cosa che non mi pare abbia ancora usato qui sopra verso alcune cose, anche da te subite.
Ripeto, ognuno libero di esprimere ciò che vuole.
Ma con questo modo derisorio nei confronti degli altri no, C.

Oddio, Linda, Daniela,
il paragone è stato qualcosa
di successivo.

Insomma, leggete bene
la questione che proponeva
La Mar e capirete perchè
ho usato quell'equazione:
non era un inutile incensamento
a Jack, ma era la dimostrazione
che alcuni autorii sono
oggettivamente più bravi di altri.

Possiamo davvero paragonare Virginia Woolf
alla Tamaro o, come mi ricordava La Mar,
a Moccia??
C.

Sono esausta.
Vado a prender
il mio sposo alla stazione:)

Quando torno mi preparate un caffe?
Con dolcetto, anche:)
Sorrido.
C.