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 Nel crepuscolo della mia stanza

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Roberto Tenore
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Roberto Tenore


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MessaggioTitolo: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime9/12/2008, 16:04


Sembra un giorno perfetto per scrivere qualcosa questo mio. Un tempo lasco, vuoto d’obblighi formali, appare concime prezioso per i pensieri più liberi. E’ un piccolo ventre la mia casa, mi riscalda. Protegge le inquietudini che abitano da sempre la mia vita. Ognuno è come è, non si può sfuggire al proprio essere. Non ho abitudine a mitigare i flussi dell’anima, né intenzione né interesse a raccontarmi bugie. Forse è questo che spinge la sofferenza a sedermi a lungo accanto, qualche volta. Forse ignara “lei” del gran dolore che mi poggia sulle ginocchia. Nel crepuscolo della mia stanza, guardo un film qualsiasi oggi, uno di quei film natalizi morali e strappa lacrime. Sento forte però, pur se attraverso pretesti virtuali, tutta l’attenzione, la bontà, esistere nell’uomo. Un desiderio insito, un bisogno ancestrale di ricreare presupposti positivi. Anche quando un mondo contrario, marcia compatto verso il vuoto, senza riconoscere alla specie più nessun valore. Una diversa polarità, un’inversione di pensiero, dovrebbe essere consuetudine invece, pura ricerca di vita. Il cuore ascolta in simbiosi i sentimenti, senza bisogno d’avere orecchie. Imparare da un legame come questo, così compiuto, lasciandosi insegnare dal perbene che ancora c’appartiene. Tanti i “lupi della steppa” purtroppo, sempre pronti a trasformarsi in falsi bisogni, lusinghe, ipocrisie. Lasciano nudi e indifesi nelle ossa “loro”, liberi di sentire il richiamo dell’ovvio spicciolo e crudele. Io sto con la fatica invece, per scelta, anche se più dura e paurosa. Autentica e riconoscibile, forgiato ha negli anni l’anima mia in ascolto. Non avrei mai potuto assimilare una visione dell’oltre se non ne avessi accolto la sofferenza. No certo, amarla mai, ma starci di fronte a piedi pari anche se un po’ curvo del suo ineluttabile peso. Vola la mente, mentre gli occhi scorrono e si nutrono d’amabili immagini di un film qualsiasi. Sto commosso adesso e mi piace sentirmi così, quasi indifeso e senza maschere imposture da mostrare a nessuno. Solo e appagato del mio sciocco bisogno di una semplice emozione. C’è un momento poi, diverso temporalmente per ognuno, in cui gesti infantili si sovrappongono al raziocinio padrone, nemico ahimè, di quella pura essenza, resa muta dai condizionamenti sociali. Quel momento in cui sento con forza l’imbarazzo ed il fascino dei pensieri più liberi farsi largo tra maglie strette dell’io, allentate per attimi, sfuggire come un semplice imbroglio di bimbo da ogni controllo possibile. E’ dentro a quel ritaglio di magia, in cui sento gli estremi della mia esistenza prendersi saldamente per mano, dando un senso di completezza a tutto ciò che è stato il tempo mio. Non c’è nessuna sequenza temporale da rispettare, soltanto l’armonia di una vita, la sua complessità, la sua indiscutibile bellezza. Nessuna vergogna quindi nel sentirmi per un attimo il fiato vibrare, prima che una goccia salina accarezzi un lato della bocca. Il dolore mi ha insegnato a sopportare anche questo: crescere adagio, dando un posto preciso, nascosto, in cui riporre ogni cosa. Tra mancanze di affetti infiniti, perduti in questo lungo passaggio, afferrare la vita che è stata degli altri come insegnamento da accomodare nelle maree del cuore, raccontando poi, a chi avrà l’interesse di ascoltare, storie a nutrire la terra calpestata che è la stessa per tutti. Tra breve, anche questo Natale di luminarie scadute sarà un ricordo. Tutto ciò che evocativamente l’avrà rappresentato, verrà riposto con certosina cura. Mentre uomini di buona volontà, nasconderanno in mezzo ai suoi gingilli colorati, lo sterile sguardo di una morale in prestito mostrata all’evento. Tornerà così il vuoto di sempre dentro alcuni, giusto il tempo di preparare con altrettanta cura, riti propiziatori per il nuovo anno. Sento più forte ora il freddo pungente, assecondare l’inverno di questi pensieri scivolati piano dagli occhi. Incantato, come lo sguardo che non vede, ascolto le mie parole bussare al desiderio di sentire un calore. Il crepuscolo della mia stanza intanto, è ancora tutto qui. Proprio oggi che pensavo fosse un giorno perfetto per scrivere qualcosa.
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime9/12/2008, 19:15

grande.
ho letto tre volte di seguito questa pagina
cogliendone ogni volta un senso ulteriore
mi pare triste e a tratti felice
lucida e consapevole
ogni riga ispira infinite riflessioni !
bravo bravo
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Roberto Tenore


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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime9/12/2008, 19:56

Embarassed Grazie, grazie.
Buona serata.
Tenore58
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 17:22

Non posso non farti dono, Roberto,
come affettuosa elargizione
ai tuoi lodevoli nonché encomiabili
scritti, aventi piena dignità letteraria
e meritevoli - irrefutabilmente - d’esser
pubblicati.

E’ una poesia,
è probabile tu la conosca:
te la dedico – declamandola –
sottovoce, però.

Valore (Erri De Luca)

Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.

Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.

Considero valore il vino finche' dura il pasto, un sorriso involontario,
la stanchezza di chi non si e' risparmiato, due vecchi che si amano.

Considero valore quello che domani non varra' piu' niente e quello
che oggi vale ancora poco.

Considero valore tutte le ferite.

Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe,
tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso
prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che .

Considero valore sapere in una stanza dov'e' il nord, qual e'
il nome del vento che sta asciugando il bucato.

Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca,
la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.

Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.

Molti di questi valori non ho conosciuto.


C.
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 17:41

che bella questa cosa che hai riportato Bovary !
Tenore scrive bene, lo leggo pure io. ma se posso obiettare una cosa è quell'attaccare graficamente parole come un treno lungo lungo.
Forse perchè tratto la prosa con un occhio migliore della poesia. Lì improvviso meno e anche la veste grafica ha per me importanza notevole.
Ora, il brano visivamente lo considero un pugno nell'occhio.
Dico la mia, spero sia vista come una critica buona perchè lo è.
Il brano non RESPIRA in questo modo. Appare come una tiritera lunghissima e ci si scoraggia a leggerlo. Ma questa, dirai tu, è pura esteriorità.
Sì lo è, eppure quando leggi un libro, un pezzo, un racconto anche questo aspetto prsasitico e prosaico ha il suo peso (almeno per la sottoscritta).
Ci saranno pause a cui dare rilievo, o parole da sottolineare nel pezzo ? Sì, ci sono. E perchè non prendersi un punto a capo, una riga di spazio, un sospiro, un affanno, uno SPAZIO ?
CONQUISTARE UNO SPAZIO. RESPIRARE UNO SPAZIO. SPEZZARE UNO SPAZIO.

Così io intendo la prosa, come una persona che ha bisogno di conquistare i suoi spazi, con affanni, respiri, silenzi e pause.
Perchè non trattiamo le parole così ?
Oh, perdonami, ho preso la via della pietra (anzi palla) rotolante. non mi fermo più.


A bovary voglio solo aggiungere su quel testo magnifico
che valore è ogni tessuto umano che sia vivo e vegeto di ogni mercanzia possibile. Smile

bye scusate la lunghezza
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 17:42

Un dono prezioso il tuo, che accetto con orgoglio, soddisfazione piena e... un po' di commozione. Embarassed.
Forse l'avevo sentita in tv, qualche tempo addietro, recitata da lui in un' intervista, ma non la ricordavo nel suo "valore" effettivo. Anche per questo ti ringrazio, per la tua scelta, che ha per me, un significato più grande... adesso.
Wink
Ciao... altro non dico, e per citare, " non ora, non qui"
Smile .
Tenore58
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 17:44

a me invece m'arriverà una bastonata mi sa ! rido Cool santa
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 17:50

Ringrazio Alkimias per il suo commento in toto. Già altre volte e non solo lei effettivamente Embarassed , m'hanno un po' bacchettato sul mio muro di parole.
Per me è una scelta precisa, ma capisco allo stesso modo, che la lettura sia decisamente più affaticante. Penserò anche a questo Question e intanto... grazie.
Ciao
Tenore58 Smile
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 17:54

No, tu devi piacere a te.

ciao.
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 18:00

Si è importante piacere a se stessi, ma come riporti sotto la linea di confine Smile, scriviamo anche per gli altri. E' per questo il mio pensiero.
Grazie ancora santa
Tenore58
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 18:38

Il successo di Raymond Carver–
illustre scrittore e poeta statunitense –
fu dovuto anche al suo editore
nonché redattore,
il quale curò i testi e operò un
inappuntabile lavoro di editing.

Sì, vero, Linda, l’editing
è un aspetto molto, molto importante.
Alcuni brani, infatti, possono
essere perfezionati con un semplice
intervento migliorativo, e solo sul
piano formale.

Forse sì, al “muro” di Roberto
bisogna apporre qualche finestrella
per apportar aria al flusso edificato
di parole compresse.
Solo questo, però.

Son contenta vi sia piaciuta la poesia.
Un abbraccio.
C.
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 18:46

Sai Madame, quella cosa sulla "botte di ferro" Very Happy. Ho questa sensazione, cioè di essere in ottime mani, intendevo Wink .
Grazie ancora...
Tenore58
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Giampiero Pieri
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 19:33

....
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime16/12/2008, 21:00

bovary c'est moi ha scritto:
Il successo di Raymond Carver–
illustre scrittore e poeta statunitense –
fu dovuto anche al suo editore
nonché redattore,
il quale curò i testi e operò un
inappuntabile lavoro di editing.

Sì, vero, Linda, l’editing
è un aspetto molto, molto importante.
Alcuni brani, infatti, possono
essere perfezionati con un semplice
intervento migliorativo, e solo sul
piano formale.

Forse sì, al “muro” di Roberto
bisogna apporre qualche finestrella
per apportar aria al flusso edificato
di parole compresse.
Solo questo, però.

Son contenta vi sia piaciuta la poesia.
Un abbraccio.
C.


Sì, solo questo, ovviamente, ma non è mica poco.
E non è solo questione visiva (o di editing) ima proprio un dar rilievo ed espressione alla parola (o frase) in sè stessa.

siamo d'accordo, direi Smile
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Daniela Micheli
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Daniela Micheli


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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime3/1/2009, 16:55

Citazione :
Solo e appagato del mio sciocco bisogno di una semplice emozione.
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Natascia Prinzivalli
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Natascia Prinzivalli


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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime4/1/2009, 05:33

Lucida commozione.

_____gin
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MessaggioTitolo: Re: Nel crepuscolo della mia stanza   Nel crepuscolo della mia stanza Icon_minitime

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