La mia stanza

Vieni,

ti mostro la mia stanza.

Alle pareti

pensieri stracciati appesi,

mobili vecchi

pieni di ricordi inutili,

una poltrona con le molle che cedono

scomoda

per non avere nemmeno

un abbraccio di velluto liso,

un letto piccolo

come una briciola di pane

per fare scuro sui pensieri e

riposare le membra vane,

una finestra che si affaccia

su un mondo cieco

anestetizzato,

sul comò

profumi retrò in compagnia di

diavolerie in micro confezioni

per la vanità

.

caos permanente

.

così deve essere

e

così deve rimanere

.

tutto ha la sua inutile utilità

per potermi perdere

nel marasma.


Giugno 2008

Grazie della visita.
Significativa la vecchia poltrona.
Un abbraccio Ale!

Ciao

ci sono un paio di cose che...
si, la vecchia poltrona!

Un abbraccio

Ale,
quasi tutti noi abbiamo stanze-mentali (di tortura?) ove farsi rinchiudere o semplicemente appoggiarci nelle nostre implosioni quotidiane (so che conosci quelle di Kavafis ...),
Questa tua è recente e gli oggetti dicono cose non meno delle pareti, già ...
Poi si spera in un trasloco?
ovvero basta una mano di pittura fresca e mandare in soffitta qualche "inutile" ciafrusaglia ...
Forse ...
Tentar non nuoce ...

Ecco a proposito di stanze, ti allego una mia ...
Scritta nel 1998, descrive una metaforica (parte dal ricordo della mia camera della casa paterna) che per quanti traslochi abbia fatto, me la ritrovo sempre diveramente uguale ...

STANZE E CORRIDOI

Da una stanza sventrata di ombre
Ad un'altra è tutto un abbindolare
Di mostri: silenzi che muggiscono

E queste fameliche lingue clamano
E solo i miei arpeggi vibrano
Una solfa di rientri impossibili…

Un raggiare di quiete giornate
Uno smeriglio di soli drenati
Per viali e strade e piazze e bocche

Dell'adolescenza: un leone svagato…
Un dolore infiorato di ripari
Quasi un dire e non dire ora

In bilico su quest'assito sbieco
Pronto a ricomporre nuovi draghi
Figli di sogni aliti d'un durare

Oltre al saliscendi diurno ovvio
Come nel dormiveglia notturno:
In questi corridoi di rancura…

Ambiti in cui si spiccano sospiri
Agitandosi in strette stie d'ansia
Come uccelli sospetti senz'ali

Che non hanno cieli per le loro piume.


Ciao
Net

La mia stanza ( Natascia Prinzivalli)


Penso in una stanza

la mia

Ha bianche pareti

interrotte

da demoni

e

madonne

Uno scrittoio

polveroso

di carte evanescenti.



Falsi amori

appesi alle finestre

In un letto di lino

liso dagli inganni

dormo

su tappeti

di vergogna

incedo



Ragnatele scarlatte

su amplessi di sangue

stanno

come il ricordo

che sulla porta

aleggia


><><><><><><><><><><><><><><><><

Cagliari 6, 8, 2007

____nat

bella in salmì

invece bella per davvero !

[quote="Net-percez56"]

STANZE E CORRIDOI

Da una stanza sventrata di ombre
Ad un'altra è tutto un abbindolare
Di mostri: silenzi che muggiscono

E queste fameliche lingue clamano
E solo i miei arpeggi vibrano
Una solfa di rientri impossibili…

Un raggiare di quiete giornate
Uno smeriglio di soli drenati
Per viali e strade e piazze e bocche

Dell'adolescenza: un leone svagato…
Un dolore infiorato di ripari
Quasi un dire e non dire ora

In bilico su quest'assito sbieco
Pronto a ricomporre nuovi draghi
Figli di sogni aliti d'un durare

Oltre al saliscendi diurno ovvio
Come nel dormiveglia notturno:
In questi corridoi di rancura…

Ambiti in cui si spiccano sospiri
Agitandosi in strette stie d'ansia
Come uccelli sospetti senz'ali

Che non hanno cieli per le loro piume.

Ti ringrazio per la tua poesia.
Parli di suoni e draghi. Anche a me è successo,
nella mia, guardando il soffitto, seguivo le modifiche
fatte nel tempo sulle pareti e i vari livelli di
calce e pittura facevan si che si creassero forme
di creature fantastiche e anche mostruose
come dice spesso Leonardo da Vinci quando parla
dell'immaginazione: lui lo faceva osservando
una pozza d'acqua.
E poi alla fine ritrovarsi come nello scrigno delle
nostre aspettative mancate, di tutti i sogni e anche
delle delusioni.

Poi si spera in un trasloco?

Il trasloco sono ancora in fase di attuazione
anche se vivo nella nuova casa da tre mesi.
La cosa che mi turba ancora portare a destinazione?
I libri. Ma quanto pesa la cultura?

Un saluto Ale

Natascia Prinzivalli ha scritto:

La mia stanza ( Natascia Prinzivalli)


Penso in una stanza

la mia

Ha bianche pareti

interrotte

da demoni

e

madonne

Uno scrittoio

polveroso

di carte evanescenti.



Falsi amori

appesi alle finestre

In un letto di lino

liso dagli inganni

dormo

su tappeti

di vergogna

incedo



Ragnatele scarlatte

su amplessi di sangue

stanno

come il ricordo

che sulla porta

aleggia


><><><><><><><><><><><><><><><><

Cagliari 6, 8, 2007

____nat

Cara Nat
anche tu con la tua, grazie.
Complessa e antica questa stanza.
Antica come l'uso del lino e anche delle madonne alle pareti.
Sento che è anche bella vissuta.
Impressioni aeree.

Un saluto Ale

Alkimias ha scritto:

bella in salmì

invece bella per davvero !

Sai, quando non se ne può più,
vengono fuori cose decenti.

Grazie, Alki!

fra le indecenti ci stanno pure le decenti... eheh...eccome no !

Non dubito di questo!

E' sempre più facile scrivere di un malessere
che di benessere!

Non ho ancora letto di qualcuno che è andato
in piscina in questi giorni
e si è buttato dal turbo scivolo
rimanendo senza respiro dalle risate!

Se avessi trovato un complice
l'avrei sicuramente fatto!
Ma la mia compagna aveva solo
quattro anni!

accidenti Sal! se mi prometti che mi accompagni sul blu tornado io vengo con te sul turbo scivolo

zingara ha scritto:

accidenti Sal! se mi prometti che mi accompagni sul blu tornado io vengo con te sul turbo scivolo

Sapessi quanto ho sofferto!
Avevamo preso la scala per andare su
spedite come razzi e ci siamo poi
accorte che era vietata ai minori
di dieci anni!

Certo che ti accompagno sul blu tornado!

porta una busta, non si sa mai.
Non ti posto la foto che mi scattarono subito dopo perchè per decenza l'ho eliminata ddal pianeta...per decenza eh? ^_^

zingara ha scritto:

porta una busta, non si sa mai.
Non ti posto la foto che mi scattarono subito dopo perchè per decenza l'ho eliminata ddal pianeta...per decenza eh? ^_^

Potrei pensare che è veramente terrificante?

Puoi pensare tutto ciò che vuoi Sal!

l'inutilità dell'utile e l'ordine del caos. a volte penso alle nostre stanze come a dei giochi infiniti di questi termini: con le loro apparenze manipolabili a nostro piacimento. qualcosa resiste e sembra vivere di vita propria.

(trasloco anche per me)

In queste buie stanze dove passo
giornate soffocanti, io brancolo
in cerca di finestre. Una se ne aprisse,
a mia consolazione. Ma non ci sono finestre
o sarò io che non le so trovare.
Meglio così, forse. Può darsi
che la luce mi porti altro tormento.
E poi chissà quante mai cose nuove ci rivelerebbero


Costantino Kavafis

Per quanto caotica e piena di vecchie e inutili diavolerie, la nostra stanza è il nostro mondo, lo specchio dove guardarsi quando eventi e circostanze fanno smarrire noi stessi tra tempo e spazio... un luogo dove darsi appuntamento col nostro io più nascosto...

bella, complimenti

un abbraccio Alessandra, e grazie per il ben venuto

Samy