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| | Ulisse | |
| | Autore | Messaggio |
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Ospite Ospite
| Titolo: Ulisse 6/1/2009, 22:43 | |
| Ulisse
Chiudersi, a pensare che l'universo è come un fiore, o una schacchiera infinita, un gioco di dolore dove non si incontra mai la via d'uscita nell'unico colore, e dove una partita ha la stessa fine di un inizio e ogni amore sa di sconfitta, ed ogni sconfitta sa di dolce passione.
Un esplosione, un ritmo e voci in corde mute che rompono le mura del bicromoso campo. Su questo esercito mio avrei poco da dire, se non che egli è uno , e siamo in molti a dirlo, come di coscenza ,l'unica energia, il volto è il suo ammiraglio e l'esca è il suo cavallo.
Esiste nel suo essere, intriso e paradosso, una linea , sottilissima, un confino dove ognuno può divenire l'altro, e anch'io posso, chiamandosi utopia, i miei la chiaman sorte, l'immane sovrapposto in pedine bianche e rosse.
Del valico tremendo, dove ogni cosa è altrve ed ogni altrove è ora , ed ogni linea incroca, io ho visto il varco argento, la nave translunare, che sgocciola d'assurdo, e che ti sa parlare ,e che ti sa nascondere i cieli senza terre, le lande senza soli, di incredibili dei. Per credere nel vero, non basta un solo occhio,allegro polifemo, è sufficiente zero, per l'illuminazione.
Ed è qui solo che si compie ciò che ha inizio, il dentro con il fuori e puoi venirne a capo, in questa trascendenza di temporali e di rumori. Ma invece resti dentro, perdendo in mille mura , te stesso e la tua essenza la sola conoscenza.
E'questa la mia storia di occhi e vie stellose, che chiudersi rifiuta come argini che fiume non ripose, che oltre questi mari,io estesi la visione, che ritrovai nel vino, in cecità di dio, nell'universo un fiore.
Amorfou |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Ulisse 6/1/2009, 23:28 | |
| l'universo è un fiore stellato. e se tu conosci il simbolo del fiore a sei petali sei un dio. Io derivo dagli etruschi e le loro divinità ci parlano ancora. Non criticare Polifemo che del Vero nessun è cultore, Ulisse dai favolosi viaggi. |
| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: Ulisse 7/1/2009, 09:33 | |
| Stimolante ed azzeccata come sempreAmorfou! ... Allora io ti rispondo con un "mio" Ulisse se permetti ... un Ulisse strano perchè, gli ho pagato un biglietto in Metro facendogli fare un giro ... Ma il tuo mi sembra più verosimile e un tantino shakespeariano ... il mio è solo un Eroe sconfitto (dal mostro modernità ...) irriconoscibilmente rinunciatario ... mi farai sapere ... ULISSE IN METRIPOLITANAAltri averni m’hanno affumato, Le braci delle ombre riardono Ancora sul mio dorso di marinaio... Ma, Questo stare nelle viscere di serpe: Luce, ferro e scintille che saettano! No, le mie ciglia di salsedine mai videro! Atena, fredda falce della psiche, Rischiara quest’ultimo mio naufragio; L’atroce flutto ad un altra Troia Mi risucchia! Ed io non ho più fede, Non ho più l’elmo dell’ingordigia. Perché sono nel lucore di Cassandra? Per Itaca di pietra il mio petto batte. Ma a queste lamiere sono tratto. Io che la furia accecai, ora, mi piego Allo strazio di questo dedalo d’antri, Al cui boato sferragliante mi sperdo! Dov’è che posso appuntire l’olivo? Regge di antichi padri, abbruciai... Ora che questa gente diafana: spettri? O statue di stirpi insepolte? Presso Al mio occhio di mare, sciamano stinti, Il loro pullulante brusio m’assorda. Meglio il canto fatale delle sirene! Oh fato, filo di bronzo d’un nomade, Troncami queste visioni: infiggimi Nell’immenso cuore di Poseidone, Fugami da questi fulgori senza stelle: Fredde manipolazioni di nani. Meglio morire d’eternità fra le braccia di Calipso! 1979 PS Buon Anno novello aedo partenopeo Net | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Ulisse 7/1/2009, 19:18 | |
| Ti ringrazio , spero anche io che rispetto all'abbandono di cui la porta di casa mia è stata onorata da parte della dea fortuna da un po a questa parte qualcosa migliori e mi porti qualcosa su cui scrivere.
Ulisse me lo immagino come un "freak", un uomo barbuto dalle mille menti capace di dimostrare che la normalità dell'umanità risiede oltre i propri limiti, e che la natura umana , cosidetta tale , è ciò che di più inumano esiste, in tutte le sue forme d'abiti a festa vestite. Paradossalmente. Naturale sarebbe sfuggirvi , a questa natura, a questa borghesia dell'anima se ti va il termine.
Ho usato Ulisse come chiunque , non per raccontarne la storia , ma per esprimere questo desiderio di divagare irridescentemente come svegliandosi però dentro un sogno.
In ciò che scrivo cerco di annullare il tempo, lo spazio, e ancora l'identità, per ricrearne una diversa, intrisa di qualcosa che mi appartiene e non. L'Ulisse non è L'Ulisse , Io non sono Io, Rosario non è Rosario , è un passaggio non definitivo.
Ed è così che intendo scrivere.
Sui trampoli, nella non definizione, nell'indefinibilità
E' per me il bianco del sogno che si fonde al rosso della carne che crea l'amore e l'amarezza della mia vita.
Di questa " cosa " esiste una seconda parte in ogni caso. Un continuo, o un inizio o un non so.
ti ringrazio per l'ulisse sotterraneo molto spesso mi ritrovo sul forum e anche senza commentare apprezzo ciò che scrivi.
A presto |
| | | Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
| Titolo: Re: Ulisse 7/1/2009, 19:56 | |
| Amorfou/Rosario/UlisseoltreUlisse.
ti ringrazio per le considerazioni-elucubrazioni-confessioni che hai postato a seguito del mio commento ...
Ecco, il tuo sentire libertario, ti porta, anche se dubbioso (l'intelligenza è vestirsi di dubbi per andare incontro alla bufera ...) ad impossessarti di Ulisse-mito, a trasmutarlo nel tuo speciale freak e poi anche a dolertene se questo Ulisse nel suo navigare è attratto dalle sirene (borghesia dell'anima) e tende a sbarcare su lidi alieni ... E' charo che la tua scrittura riverbera questo conflitto, ed è anche chiaro che il ritorno (nostos) di questo Ulisse-scrittura non è dato: questo tuo Odisseo è già oltre quello omerico: ed è giusto così, che sia tra le braccia di Nausicaa o a battersi contro i Lestrigoni, cioè nel bene e nel male ...
Mi affascina questa tua scrittura-odissea-esistenziale, proprio perchè prefigura un Ulisse diverso seppur di natura (origine) uguale ... Io siccome, ho un debito inestinguibile, con il padre di Ulisse, (Omero e non Laerte), anche nel mio tentativo di "oggettivarlo" e portarlo nella nostra modernità, ne ricavo un Ulisse perdente, rabbioso sì, ma non capace di meditare e praticare la necessaria "strage dei Proci", anzi è un uomo perso definitivamente, pronto ad accettare quello che nel canto omerico non ha mai accettato: divenendo così il mortale-immortale ULISSE che l'umanità conosce; è pronto cioè a morire d'immortalità vaga e misconosciuta tra le braccia di Calipso (...)
Quindi il mio Ulisse non è capace di risolvere le contraddizioni della nostra epoca, lasciandomi ancora più dannato di come Lui lascio Diomede dopo avergli sottratto barando nel gioco le armi di Achille! Allora è meglio il tuo Ulisse, perchè ti potrà dare qualcosa del suo multiforme ingegno (fosse pure infinitesimale ...) che ti sarà certamente utile nel vivere la tua personale odissea-esistenza ...
Scusa la digressione ... C'incontreremo ancora, tanto il mondo è ancora pieno di ciclopi, che hanno perso anche la vista del solo occhio, ma che pretendono di vedere bene e non solo per loro ma anche in nome e per conto nostro!
Good travel Rosario ... Rosario-Net | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: Ulisse 7/1/2009, 21:25 | |
| oh-streghetta che Rosari !!!
l'afflato del trampoliere mimo che viaggia il paradosso dei paradossi nei suoi piumaggi variegati. l'ulisse/oltre, un freak indefinibile per definizione divagando iridescenze di sogno.
l'altro Ulisse mortaleimmortale calato nella realtà geografica dei suoi confini, armato di lancia e strali, arguzia di vita dentro ogni odissea navigabile. |
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| Titolo: Re: Ulisse | |
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