Il circolo vizioso della dis_armonia

tra le mie braccia mi raccolgo

di me stessa resto in ascolto



mi metto a contatto col mio respiro

percorro il circolo vizioso

della disarmonia



e lo spezzo.



mi tengo un piede con l’altro

un lato del corpo con l’altro

mi sostengo da me

schemi

-Io non ho paura!

-Non ce la farò mai…

-Non mi arrendo.

-Aiutami…

-Sei lontano.

-Sei già in cima…

-Sei scappato.

-Vattene!

-Ce la farò da sola…

-lasciami andare. adesso.



ah, la bellezza del mio passo

la musicalità delle mie pause

il ritmo sincopato

di questo cuore compresso

quando sembra scoppiarmi in petto

questo respiro che si intrufola

nelle curve delle vertebre

e la forza della mia debolezza!



io mi amo.

Tanto.

tanto da potermi affidare

all’arbusto del sentiero

e aggrapparmici con fede cieca.



con queste mani posso sradicare

ogni certezza

Bhè, non è facile "estraniarsi dalla lotta", cioè fare un commento come se si ignorasse chi è o non è l'Autrice, ma ci si può provare... Formidabile l'incipit, e pure la chiusa. Ritmo sincopato, ma acustico, senza eccessivi o volgari clamori a centomila decibels, e poi una sorta di dialogo (?), inserito così, en passant, quasi a sottolineare un dramma quotidiano - non addirittura una tragedia "una tantum"...

E' un bellissimo amarsi anche il tuo, la certezza che sempre ci saranno braccia a scaldare, nelle quale rifugiarsi nei momenti così: le tue, le nostre.

Spesso, quando ti leggo, capisco che cosa manca alla mia scrittura.
Quel guizzo che esce dal cuore, quel sentimento puro che si vede in ogni parola che scrivi.
Qui, in questa, ci sono parole che potrei usare io, se fossi capace di rafforzare la mia scarsa ispirazione e il mio modo banale di scrivere.
Ogni volta (e non scherzo) c'è, in quello che scrivi e fai immaginare, un mondo nascosto che esce prepotente e prende per il collo, sia che parli di amore, di uomini o di politica.
Ogni volta, leggo e capisco che scrivere non è un fatto "naturale", ma è urgenza, passione, morboso amore, voglia incontenibile di dire.
Credo che userò il tuo incipit, e molte delle cose che lasci qui in questo circolo vizioso di armonia.

Ti copio i commenti che avevi di là

Massimo Guisso ha scritto:

Bhè, ma la recensione l'ho già fatta...

MariellaT ha scritto:

capperi!
avevo postato lo stesso brano in due sezioni diverse...
ho già cassato la randa, ... cioè...il duplicato, pure perché era tutto sformattato, ma la tua divina recensione NON è andata persa (cancellala, e permettimi di fare pulizia nella sezione prosa, o commendatore matto).

FrancescaPellegrino ha scritto:

ah marié
qua sei grande, in ogni senso che posso dire :-)
tanti baciiii

Penna Libera ha scritto:

e il mio commento?

Penna Libera ha scritto:

Cara Mariella, credo userò molte di queste tue parole. Posso?

Mariella, dimmi se te la devo poi spostare in toto in Poesia

Quanta forza in questo scritto... si sente ed è emozionante.
Sarebbe bastato, ma fa capolino anche il tuo coraggio e urla bene assai.
Bravissima Mariella.

clelia

No, qui va bene, grazie noc. E' una lettera che ho scritto per ricordare a me stessa di accendere il sole. Perché troppo spesso, sai, lo lascio spento.
Se fosse possibile:

"uscire
dai
soliti"

era spostato a destra e

"schemi"

era centrato,

ma, se non puoi, va bene anche così.


e... grazie, Penna: hai scritto un commento bellissimo.
e grazie a tutti.

Penna: commento bellissimo un càsso... Il guisso NON esce dal cuore. Semmai ti ci entra!

forse sara' la mia passione forse, e tu che cerchi forme grafiche sempre nuove, ma prima di tutto la tua dis-armonia la vedo nei contorni esterni delle tu parole, poi, certo la leggo, ed e' la stessa cosa.
brava
bravissima
bravissimissima
bravissimissimissimissima
bravissimissimissimissimissimissiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii. si

Massimo Guisso ha scritto:

e poi una sorta di dialogo (?), inserito così, en passant, quasi a sottolineare un dramma quotidiano - se non addirittura una tragedia "una tantum"...

è solo il tentativo di dar voce a tutte le voci che mi si agitano dentro. scommetto che le conosci anche tu, guisso. credo abitino dentro ciascuno di noi. alcune sono le voci di fantasmi che agiscono come "sabotatori interni", altre sono quelle di improvvise "illuminazioni" che, come lampi, squarciano il buio della notte più cupa. e noi siamo un fascio di voci che bisogna riconoscere, tenere insieme e abbracciare; oppure spegnere, a seconda dei casi...

Sì, Mariè: ringrassiami due ore dopo di Penna... Per distrassione. Ormai NON RECUPERI più!!

un abbraccio potente che raccoglie le voci come il tuo è una dote suprema
grazie
molto molto poetica

Massimo Guisso ha scritto:

Sì, Mariè: ringrassiami due ore dopo di Penna... Per distrassione. Ormai NON RECUPERI più!!

non ci credo, massìm. smuackk (bacio parte_nopeo e parte_puteolano)

A me nessuna parte? ok, resto.

è un testo complesso questo, forse perchè complesso è lo stato d'animo da cui sorge. E' una Mariella che evidentemente non tende le braccia ... ( l'avevi scritto tu che a tendere le braccia si rischia di volare),
qui c'è una donna la cui spirale tende verso l'interiorità, quasi a cercare la sua forza.

con queste mani posso sradicare

ogni certezza

In fondo sai che ognuno di noi ha solo una certezza ...l'essere incerti.

Cercherò di abbronzarmi al tuo sole

Quanto sei bella Mariella. Mi lasci a bocca aperta per la forza e la grande sensibilità che emani... e le parole lasciano tracce oltre il confine del leggere e leggersi per diventare tangibile visione di una riflessione viva.
(dis_armonica persino nella grafica)

... speriamo che Anna Mauro sia in turnè... Piesse: e non stia qui a leggere i commenti di Aldo...

Aldo Reina ha scritto:

Quanto sei bella Mariella. Mi lasci a bocca aperta per la forza e la grande sensibilità che emani... e le parole lasciano tracce oltre il confine del leggere e leggersi per diventare tangibile visione di una riflessione viva.
(dis_armonica persino nella grafica)

I tuoi commenti hanno sempre la capacità di commuovermi, Aldo... forse
perché sono come carezze, e perché di carezze abbiamo tutti bisogno.
Ad ogni modo, grazie (anche dei fiori!! ) .

Ma te deliri, Mariè: si dice circolo vissioso, e CARESSE!!!