La leggenda della figlia dell'Aria e del figlio della Luna

Star Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08

Vi sono dei misteri con i quali conviviamo da talmente tanto tempo che non riusciamo più a considerarli tali.
Alcuni riguardano uno degli elementi più semplici eppure il più necessario, perché si può vivere senza il fuoco, molti organismi fanno a meno della terra, qualcuno prospera persino senza l’aria. Ma non ci sarebbe vita senza nostra Madre Acqua.
Ma di Lei non sappiamo tutto.
Provate a domandarvi perché mai l’acqua dei mari si protenda verso la Luna, come attratta irresistibilmente dalla solitaria compagna della Terra; poi, per quale ragione la stessa acqua, che proviene dai dolci fiumi e dalla purissima pioggia, sia invece così salata. Legato a questi misteri, l’ultimo: chiedetevi come mai, quando la Luna è piena ed illumina le acque, i marinai dicono di sentire il canto della sirena.
Certo, ci sono delle teorie scientifiche; magari sentirete parlare di argomenti astrusi quali l’attrazione gravitazionale, la composizione chimica delle rocce, le fasi lunari, l’autosuggestione ed altri paroloni da scienziati.
Ma io vi confiderò un segreto: vi narrerò la storia che spiega questi misteri, in apparenza complicati e non connessi tra loro, con la semplicità che è propria solamente della verità.

Dovete sapere che una volta, quando l’universo era giovane, la Luna aveva un figlio.
Piccolo e bianchissimo come la madre, Afa-Jau, il figlio della Luna, era molto curioso e guardava sempre quello che avveniva là sotto, su quella grande, azzurra Terra attorno alla quale ruotava con sua madre senza stancarsi mai.
Una cosa che affascinava Afa-Jau era lo splendore dei riflessi del Sole sull’acqua dell’oceano. Da lassù gli sembrava un manto azzurro tempestato di pietre preziose, destinato a vestire qualche meravigliosa creatura.
E non si sbagliava. Infatti nell’oceano, che allora era talmente grande da ricoprire quasi tutta la terra ed aveva acque dolci e cristalline, viveva davvero Apsu, una meravigliosa fanciulla figlia dell’Aria e principessa del mare.
La ragazza saliva spesso in superficie per godere del calore del sole e fissare la volta sconfinata del cielo. Apsu ammirava le meravigliose creature che lo popolavano, come i gabbiani e le procellarie, che col loro volo suscitavano in lei una grande gioia, unita però ad una sottile inquietudine.
Infatti, una notte nella quale le nuvole non offuscavano il cielo, Apsu aveva visto uno spettacolo meraviglioso: il lento passaggio della Luna con il corteo di stelle che le facevano compagnia, ma non solo.
Assieme all’Astro, un poco discosto, Apsu potè scorgere un giovane principe dalle forme armoniose, candido e luminoso come la neve, che volgeva gli occhi curiosi verso il mare. Erano gli occhi colmi di desiderio di Afa-Jau.
Apsu interrogò Aria, sua madre, per farsi svelare alcuni dei misteri che la circondavano: da sempre la principessa era stata tenuta all’oscuro di ciò che succedeva fuori dal suo mondo d’acqua. Infatti la madre ben sapeva che la fanciulla ne sarebbe stata attratta irresistibilmente ma, uscendo dall’oceano, avrebbe perso per sempre la sua immortalità, divenendo simile in tutto per tutto ad uno degli esseri che popolavano la terra, con le loro debolezze e la loro fragilità. Rimanendo nel suo mondo, invece, le sarebbe stato precluso l’amore, ma avrebbe vissuto e regnato in eterno sulle acque cristalline che la proteggevano.
Anche Afa-Jau aveva interrogato la madre Luna sulle meraviglie di quel mondo lontano verso il quale avrebbe voluto volare, ma che non avrebbe mai potuto raggiungere perché - così gli aveva spiegato la madre - il suo compito era di dare luce e sogni agli esseri che vivevano sulla Terra nelle notti in cui lei, la Luna, si riposava. Anzi, avrebbe dovuto stare ben attento, perché anche il semplice contatto con l’acqua gli sarebbe stato fatale. Non gli spiegò il perché di quel divieto e lui non se ne fece un cruccio: era giovane, e come tutti i giovani era sprezzante del pericolo. Che mai avrebbe potuto fargli quell’acqua cristallina, dentro la quale intravedeva una splendida creatura che sembrava chiamarlo?
Così il giovane scelse una notte in cui la madre non vigilava e si diresse con decisione verso la terra. Subito un canto dolcissimo lo stordì e lo attrasse; Afa-Jau si fermò sul pelo dell’acqua e rimase sbalordito nel vederne emergere una forma misteriosa, subito tramutata in una fanciulla bellissima, che gli tendeva le braccia. Il ragazzo avrebbe voluto abbandonarsi a quell’abbraccio che prometteva mille delizie, ma l’ammonimento della Luna lo trattenne. A sua volta, Apsu avrebbe voluto uscire completamente dalle acque per raggiungere quel giovane che sembrava aspettarla per portarla lontano, in alto, verso un mondo nuovo e fatato. I due ragazzi si fissarono e seppero d’amarsi oltre ogni proibizione e prudenza.
Fu Afa-Jau che per primo decise di raggiungere quella splendida creatura e lei fu felice di accettare l’invito di quel giovane coraggioso. Si trovarono abbracciati, per un lungo, magico istante, poi però Afa-Jau si sentì mancare.
Purtroppo, il suo candido biancore era solo la conseguenza della sua intima natura: Afa-Jau era fatto di sale e mentre il sale si scioglieva al contatto dell’acqua, egli seppe di non morire invano; aveva abbracciato l’unico vero amore, quello per il quale non c’era sacrificio che fosse troppo grande: quei pochi istanti di gioia suprema valevano mille volte il prezzo della vita.
Apsu stringeva teneramente tra le braccia l’amato, i cui occhi adoranti si andavano sbiadendo pian piano. Poi, dato che nell’abbraccio aveva abbandonato l’acqua con metà del suo corpo, anche lei iniziò a trasformarsi, diventando in parte simile a una creatura della Terra e rimanendo una creatura dell’Acqua per l’altra metà.
Non appena il suo amore fu completamente disciolto, Apsu si rivolse alla Luna, che dal cielo aveva assistito impotente alla morte di suo figlio, intonando un lungo canto di dolore e di pentimento, tanto amaro era il rimpianto e tanto dolce il sentimento che la ragazza sapeva esprimere in quel modo.

Ecco, i misteri non sono più tali. L’acqua del mare altro non è che la veste di Apsu che ancora oggi, quando la Luna passa alta nel cielo, tenta di avvicinarsi a lei per chiederle perdono col suo canto. Afa-Jau infatti non illumina più le notti nelle quali la Luna si riposa, mai nessuno l’ha più visto da quel lontano giorno fatale. Di lui resta solo il ricordo nel sapore di sale che da allora pervade ogni mare del mondo e nella voce di una sirena che qualche marinaio dice ancora di udire quando più alta è la marea.

Top Numero di messaggi : 120 Data d'iscrizione : 30.11.08

Semplicemente...bellissima.
Mentre leggevo ho visti i due innamorati stretti nell'ultimo abbraccio.
Amavo già il mare e la luna, adesso li guarderò con altri occhi.
grazie

Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male... »
(Nietzsche)

Admin Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08

E' una fiaba bellissima, Mario...
Mi hai fatto tornare bambina, quando leggevo le fiabe e mi commuovevo.
A te, Andersen, ti fa un baffo, anzi te ne fa due!
Mi racconterai anche quella del Dio Fuoco?

Star Numero di messaggi : 1571 Data d'iscrizione : 01.03.08

ecco il perchè del volto malinconico della luna...
il mare è amore? le due parole si assomigliano molto

bravo mario, bella storia davvero!

gae Very Happy

Star Numero di messaggi : 1352 Data d'iscrizione : 27.01.09

Bella la tua storia Mario.Piaciuta parecchio Very Happy

Star Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08

Grazie, grazie... i nonnOrsi amerebbero raccontare le favole ai nipotOrsi nelle lunghe notti invernali, mentre fuori fischia il vento e urla la bufera. A volte purtroppo anche questo piacere viene negato, che' vento e bufera imperversano nei cuori. Allora le raccontano a chiunque le voglia udire.

Top Numero di messaggi : 656 Data d'iscrizione : 17.03.09

Sale, figlio della Luna, abbraccia Mare, figlia della Terra...ecco il mare salato, le maree, e le sirene. Bella costruzione, la tua, anche se ad un'amante del mito come me, certi ruoli possono riuscire invertiti nell'assegnazione....e sappiamo che i miti hanno una logica profondissima e universale, riscontrabile coi medesimi costrutti ai due antipodi della Terra.
Ma come fiaba "moderna", è delicata e coinvolgente.

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

Star Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08

Rosalba Signorello ha scritto:: Sale, figlio della Luna, abbraccia Mare, figlia della Terra...ecco il mare salato, le maree, e le sirene. Bella costruzione, la tua, anche se ad un'amante del mito come me, certi ruoli possono riuscire invertiti nell'assegnazione....e sappiamo che i miti hanno una logica profondissima e universale, riscontrabile coi medesimi costrutti ai due antipodi della Terra.
Ma come fiaba "moderna", è delicata e coinvolgente.

"Il libro è l'oppio dell'Occidente." Anatole France

Sono partito dall'acqua figlia dell'aria (H2O, non per nulla l'Idrogeno è chiamato così) e poi ho volutamente dimenticato i miti umani: sono o non sono un orso? Laughing

Grazie per gli apprezzamenti La leggenda della figlia dell'Aria e del figlio della Luna 899765

Top Numero di messaggi : 656 Data d'iscrizione : 17.03.09

Si vede che sono sotto stress? Ho scritto che nella fiaba Mare è figlia della Terra è invece è figlia dell'Aria! Scusami ma stamattina mio figlio ha la seconda prova, si è rotto il motore dell'acqua e io sono in studio a lavorare. Forse mi si sta fondendo il cervello.

Ciao, Mariovaldo.... La leggenda della figlia dell'Aria e del figlio della Luna 899765

Star Numero di messaggi : 5393 Data d'iscrizione : 04.01.08

La tua storia mi ha molto commossa.
Questo ancor di più:
Grazie, grazie... i nonnOrsi amerebbero raccontare le favole ai nipotOrsi nelle lunghe notti invernali, mentre fuori fischia il vento e urla la bufera. A volte purtroppo anche questo piacere viene negato, che' vento e bufera imperversano nei cuori. Allora le raccontano a chiunque le voglia udire.

Un abbraccio nonnotenerorso Very Happy

Top Numero di messaggi : 1010 Data d'iscrizione : 13.12.08

Senza parole !!
Allora anche gli Orsi hanno del tenero !!
Bravissimo, la costruzione della storia/fiaba con l'abbraccio finale, mortale, tra i due innamorati è da incorniciare.
Grazie La leggenda della figlia dell'Aria e del figlio della Luna 575356

La leggenda della figlia dell'Aria e del figlio della Luna 575356

Top Numero di messaggi : 498 Data d'iscrizione : 03.02.09

È inutile negarlo: me la sono letta a bocca aperta, affascinato come un bambino.
Grande Mario!

Top Numero di messaggi : 656 Data d'iscrizione : 17.03.09

Quesito che non c'entra niente e che posto qui perché mi pare che Mariovaldo sia del settore (mi scuso se sbaglio):
A chi ne ha esperienza, per sé o per i figli: per l'Università, è necessaria la frequenza (Scienze delle Finanze)?
il problema è se trasferirsi (lo studente) o meno nella città a 100 km di distanza oppure no...

Grazie a chi vorrà rispondermi.

Star Numero di messaggi : 1878 Data d'iscrizione : 12.05.08

Rosalba Signorello ha scritto:: Quesito che non c'entra niente e che posto qui perché mi pare che Mariovaldo sia del settore (mi scuso se sbaglio):
A chi ne ha esperienza, per sé o per i figli: per l'Università, è necessaria la frequenza (Scienze delle Finanze)?
il problema è se trasferirsi (lo studente) o meno nella città a 100 km di distanza oppure no...

Grazie a chi vorrà rispondermi.

No, mi spiace, non so aiutarti, non sono del settore, io il settore l'ho mantenuto, e pure a lungo, con tre figli universitari fuori corso e tasse a volontà... Rolling Eyes

Top Numero di messaggi : 656 Data d'iscrizione : 17.03.09

mariovaldo ha scritto:

Rosalba Signorello ha scritto:: Quesito che non c'entra niente e che posto qui perché mi pare che Mariovaldo sia del settore (mi scuso se sbaglio):
A chi ne ha esperienza, per sé o per i figli: per l'Università, è necessaria la frequenza (Scienze delle Finanze)?
il problema è se trasferirsi (lo studente) o meno nella città a 100 km di distanza oppure no...

Grazie a chi vorrà rispondermi.

No, mi spiace, non so aiutarti, non sono del settore, io il settore l'ho mantenuto, e pure a lungo, con tre figli universitari fuori corso e tasse a volontà... Rolling Eyes

Grazie. (Credo proprio che lo manderò fuori casa) Rolling Eyes

Star Numero di messaggi : 2332 Data d'iscrizione : 20.01.08

Bocche aperte a mostrare denti da latte, attendono... un'altra storia e poi un'altra ancora. Irriducibili. Incrollabili. Circondano l'Orso, lo tengono stretto per la favella. Fortuna che a dare una mano, finalmente arriva Morfeo, impietosito dal nonno.
Eh sì. ... domani però, ce la racconti di nuovo.

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