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 I racconti dalla casa di ringhiera - I

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4 partecipanti
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Daniela Micheli
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Daniela Micheli


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I racconti dalla casa di ringhiera - I Empty
MessaggioTitolo: I racconti dalla casa di ringhiera - I   I racconti dalla casa di ringhiera - I Icon_minitime22/1/2009, 18:05


Mi ricordo le cene davanti alla tovaglia di tutti i giorni, a quadretti bianchi e rossi, e tutti noi radunati, in attesa che mamma sedesse e iniziassimo a cenare tutti assieme. Era babbo quello che cominciava, ogni sera, ad interrogarci sul come era andata la nostra giornata.

La piccola della casa, io, era sempre la prima a parlare, ché aveva tantissime cose da raccontare; ogni giorno, a scuola dalle suore succedeva qualche cosa, mi rendo conto solamente adesso, nel ricordare quegli episodi, che certe situazioni vissute al tempo in quella scuola elementare hanno segnato per sempre la mia vita, determinate, ad esempio, dalle scelte disinteressate delle suorine nell’ascoltare una figlia del popolo come io ero rispetto ad una figlia di medici o di professionisti come erano tante mie compagne.
Era una scuola femminile privata a pagamento, io fui iscritta già all’età di tre anni solo e unicamente perché era l’unica scuola cittadina che ai tempi faceva orario prolungato.
Me ne andavo a scuola alla mattina per rientrare alle quattro del pomeriggio, quando nonna Anita mi veniva a prendere assieme al nostro cane Pucci; mi portava subito a casa dove mi aspettava la merenda.
Se ero fortunata trovavo una tazza fumante di latte con tanti biscotti ad aspettarmi, se invece nonna giudicava che ero un po’ smunta mi faceva mangiare una bistecca di cavallo, seguita da un bel cucchiaio ricolmo di olio di merluzzo.

Se era bel tempo, potevo scendere nel cortile interno a giocare con gli altri bambini, con nonna che sporgeva la testa dalla finestra della nostra casa di ringhiera a controllare quella mandria di bambini urlanti.

Mi ricordo un pomeriggio che venne a prendermi e mi trovò disperata in lacrime; non riuscivo a parlare, ero talmente singhiozzante che i suoi abbracci e le sue carezze non riuscirono a calmarmi se non dopo ore; a pensarci ora sorrido ma allora, credo avessi all’incirca dieci anni, fu una cosa che mi ferì moltissimo. Una vicina mi aveva regalato giorni prima un libro, l’Odissea in edizione per ragazzi; sono sempre stata affascinata dalle storie epiche e lessi quel libro tutto d’un fiato. Quel mattino dovevo presentare il compito assegnatoci da Suor Germana, un tema a scelta, ed io scrissi della storia di Ulisse e Penelope e venni accusata, davanti a tutta la classe, di aver copiato. Fui chiamata di fianco alla cattedra, in piedi con il mio grembiule bianco ed il mio fiocco rosa, davanti a trenta visi bambini accusatori, a dire che non era vero, non avevo copiato, avevo solo scritto di quello che avevo letto. Me ne stavo là, in piedi, con il mescolo al mento per trattenere le lacrime, mi sentivo bruciare il viso dalla vergogna per quell’accusa infamante che io sapevo non essere vera! Suor Germana infieriva e infieriva ma le lacrime non scesero fino a che non potei rifugiarmi nell’abbraccio di nonna Anita.

Lei sapeva quanto quella bambina amasse leggere, sapeva che ad ogni occasione un libro sarebbe stato il regalo preferito e conosceva i suoi occhi che le si illuminavano quando strappava la carta colorata, ansiosa di scoprire quello che avrebbe trovato. Era pura emozione avere un libro tra le mani; tutt’oggi, quando vado nel solaio a casa di mia madre, aprire il baule che contiene i miei libri di bambina è ancora, a distanza di tanti anni, un’emozione. Piccole donne, Le piccole donne crescono, I figli di Joe… Poi la serie dei gialli di Nancy Drew, eroina nella quale poi mi immedesimavo ogni volta che leggevo di una sua avventura. I libri di Mark Twain e quelli esotici di Salgari, a lottare in Malesia assieme a Sandokan contro il perfido Brooke… E fra essi anche quell’edizione de Le avventure di Ulisse…

E’ ancora in quel baule.

A memoria di un amore e di un dolore bambino, quelli più scottanti e brucianti, mai a scordare.



Ultima modifica di Daniela Micheli il 23/1/2009, 20:26 - modificato 1 volta.
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Rosario Albano
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MessaggioTitolo: Re: I racconti dalla casa di ringhiera - I   I racconti dalla casa di ringhiera - I Icon_minitime22/1/2009, 19:08

Daniela
come dire lo stile "nazionalpopolare" è sempre gettonabile ...
a me piace come scrivi, però sono curioso di sapere se sono veri ricordi o c'è la mano sapiente della scrittrice che aggiunge un po' di pathos e letteratura?

Non credere che se ci sia del letterario ti smimuisca, anzi ti fa ancora più affascinante e comunque ti confermi una ottima "dicitrice" di racconti ...

PS
Ti leggo sempre e con stupore

Con affetto
Net
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MessaggioTitolo: Re: I racconti dalla casa di ringhiera - I   I racconti dalla casa di ringhiera - I Icon_minitime23/1/2009, 16:25

Delicato, accarezzato questo armarcord , pagine vere e sincere, vivide, dove tutto è così chiaro che sembra di vedere i piccoli ed i grandi protagonisti della tua vita. Te li tieni stretti quei volti e quelle voci, ci soffi sopra per farli rivivere nel tuo quotidiano perchè è la tua storia, sono quella che sei, fanno parte di te ed in queste pagine sono anche con noi. E' la tua mano magica, Daniela, quella del sublime descrivere e raccontarti.
Bacio.
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MessaggioTitolo: Re: I racconti dalla casa di ringhiera - I   I racconti dalla casa di ringhiera - I Icon_minitime23/1/2009, 21:55

io scrissi della storia di Ulisse e Penelope e venni accusata, davanti a tutta la classe, di aver copiato. Fui chiamata di fianco alla cattedra, in piedi con il mio grembiule bianco ed il mio fiocco rosa, davanti a trenta visi bambini accusatori, a dire che non era vero, non avevo copiato, avevo solo scritto di quello che avevo letto. Me ne stavo là, in piedi, con il mescolo al mento per trattenere le lacrime, mi sentivo bruciare il viso dalla vergogna per quell’accusa infamante che io sapevo non essere vera!

alle volte non ci si rende conto che i bambini hanno molto più orgoglio e amorproprio degli adulti e quando vengono feriti proprio lì soffrono cento volte di più ....
sicuramente liberatorio il pianto tra le braccia della nonna.
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Gaetano Benedetto
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Gaetano Benedetto


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MessaggioTitolo: Re: I racconti dalla casa di ringhiera - I   I racconti dalla casa di ringhiera - I Icon_minitime23/1/2009, 22:07

Si, delicata.
Sincera.
Mi piace ascoltare queste storie, mi pareva di sentire una voce e non leggere delle righe...
Brava
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Giampiero Pieri
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Giampiero Pieri


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MessaggioTitolo: Re: I racconti dalla casa di ringhiera - I   I racconti dalla casa di ringhiera - I Icon_minitime23/1/2009, 22:21

Una pagina di vita vera, di quelle che a me piacciono assai.
P.
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MessaggioTitolo: Re: I racconti dalla casa di ringhiera - I   I racconti dalla casa di ringhiera - I Icon_minitime

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