Confessioni di una persona per bene

Io non ho un amore…
Io mi chiedo se al di là del mio egoismo
splenda in me una luce di altruismo.

Io faccio solo un gran rumore…
non dono me stesso se non vi è bellezza
non si sciolgono i sensi se non vi è agiatezza
non mi scrollo di dosso il torpore del fumo.

Io mi illudo di coltivare il mio cuore…
Non ho condiviso il futuro con una donna di strada;
non ho preso per mano una donna drogata;
non faccio quattro passi con una donna invalida;
io provo vergogna in chiesa al fianco di una stracciona
e mi perdo in tramonti con chi mi si dice essere candida.

Su queste righe penso e ripenso
fino ad accorgermi poi
di non essere troppo diverso
da ognuno di voi.

oggi vedo cose che gli umani....
oggi vedo dal buco della serratura:
oggi attendo che un uomo, anche donna,
mi faccia incantare perfino del buco del culo...

(così per scimmiottare la carne dei poeti di strada.... poi come dici tu, tutti fuori, tutti simili. dove invece ci vogliono divisi. ciao!)

Aznavour cantava "scusate se non ho nulla da spartire con nessuno di voi"
ma la tua chiusa, qui, la preferisco
Ciao

grazie daniela...certo che è una amara condivisione, se ci si guarda bene dentro..

Non lo è in effetti. Ma nel riconoscersi nel proprio perbenismo non è già un primo passo per riscattarsi?

Daniela Micheli ha scritto:

Non lo è in effetti. Ma nel riconoscersi nel proprio perbenismo non è già un primo passo per riscattarsi?

beh..diciamo che è un primo passo si, quanto meno riconoscerlo ed ammetterlo. Ma dal riconoscimento ed ammissione al gesto concreto, quanto ce ne passa, se mai si arriverà alla concretezza?