Partogenesi a fiamme in musica di tenda - sfoglia

ma quanti sciami nel cuore hanno la lucidità delle maschere nude?

non ci sono valori per poter quantificare
un meno di nulla

quanto mi è piaciuta Ale...
Bravo davvero

Ho dimenticato che il fuoco brucia tutto,
non risparmia nulla, assolutamente nulla
e gli orari sono diventati flessibili,
mentre grido che mi manchi e te lo grido in silenzio

finale bellissimo

e indovina dove l'ho scritta???

nel cellulare?

ahahah in metro, sul cellulare:P

ma l'idea di aver dimenticato delle cose sui fornelli mi è venuta qualche sera fa, poco prima di addormentarmi

e le cose sul fuoco stavano davvero?

no, sono vegetariano. anche l'altra che ho postato oggi l'hio scritta sul cell, mentre, dal finestrino di un autobus, andavo a lavorare in un centro estivo, in un luglio obeso d'afa!! era mattina e ne ho scritta anche un'altra, quel giorno. se vuoi la posto qui!!

posta, posta.
Trovo anch'io comodissimo scrivere sul telefonino.
Il mio è pieno d'appunti

( Marionette in amore )





Le marionette adagiate in un angolo
Senza parlare, con le membra senz’ossa,
appallottolate su se stesse, con le dita aperte
tengono il loro tempo, lasciandolo scorrere,
perché il loro tempo è tensione di sguardi,
quando i bambini attendono l’ingresso,
di ritardo, perché la vita delle marionette
è un continuo inchino.
Facce dipinte, colori negl’anni sbiaditi,
assomigliano ai lampioni spenti dopo la fiera,
ma posson le marionette innamorarsi?
Lasciate ad ammuffire in quegl’angoli,
dove la nostalgia si specchia contro gli specchi,
tutt’attorno ad un vaso di fiori,
col corpo vuoto, quasi a dire svuotato d’umanità,
senza esser stata umana col corpo
ripieno di mani altrui, di carne altrui,
col corpo guidato, ma è spirito di prepotenza intellettuale
e quant’è delicato dire
l’amore di una marionetta ha senso della misura.
Il fiore colto dato alle guance rubizze dell’amata
Che anche quando è voltata
E finge di non ascoltare, di nascosto tende
I muscoli facciali in un eco di sorriso.
Quant’è volubile il cuore delle marionette.
Non esistendo può amare allo stesso modo chiunque,
senza per questo doversi preoccupare troppo delle conseguenze.
Quant’è volubile il cuore delle marionette,
non visibile ad una prima indagine,
eppure anche quando non batte riempie il circondario d’amore.
Così semplice lo svestirsi prima di fare sesso,
penetrando il sublimabile si giunge
al lato nascosto delle cose.
Al loro aspetto epidermico
C’è un senso di profonda religiosità nel teatrino delle marionette,
il dar vita a qualcosa all’apparenza senza concessioni al respiro,
il dar vita a qualcosa che all’apparenza è soltanto fonte
di giubilo per i bambini che ridono,
indicano, rimangono a bocca aperta,
reclinando il singhiozzo,
però le marionette innamorate hanno tutto a portata di mano,
altrui, però.
È labile il senso di partecipazione,
è difficile il senso di partecipazione
verso i dolori altrui.
Come dimostrarsi filantropi con un arto intero
Conficcato come lama, come epigrafe,
su, nel proprio equizono.
Chissà dove vanno a finire le marionette quando muoiono.
Nel frattempo è ancora giorno di rappresentazione
Ed un pubblico non fa primavera,
anche quando è primavera,
ma ora è tempo di lasciar perdere stranezze.
Le marionette innamorate danzano non invitate,
fin quando il pubblico ne chiede ancora.
Bis.
Bis.
Bis.
L’alba è lontana in questo buio che sembra non passare mai




( Agosto 2007 )

ah, era agosto!!!!! non luglio

Non esistendo può amare allo stesso modo chiunque,
senza per questo doversi preoccupare troppo delle conseguenze.

È labile il senso di partecipazione,
è difficile il senso di partecipazione
verso i dolori altrui.

Chissà dove vanno a finire le marionette quando muoiono.


Più cupa e (è) riflessiva