quando leggo così, mi prende un pizzicore al naso e devo fermarmi,
perchè quella scrittura mi ha strappato, anche solo per un momento, a quei limiti angusti dove spesso mi ritrovo imprigionato. e la vita e la morte, di chi scrive così, davvero si fa beffe e, nei casi più fortunati, pur affermandole in quel che di coraggioso a noi spesso manca (perchè fatalmente abbiamo perfino un'idea pallida di coraggio, mentre ci specchiamo in quelllo che sentiamo di essere)
scrivendoci ripariamo in parte, forse, al torto che ci facciamo