Numero di messaggi : 1571 Data d'iscrizione : 01.03.08
Titolo: Sogno plastico 23/6/2009, 01:37
Lato A
Ho prestato importanza al dolore all'odore delle chiese e alle rondini che in cielo sanno pascolare, ho sofferto poco e visto fili d'erba sbucare dal camino e dagli occhi che fumavano burrasche ho raschiato la terra e le foglie asiatiche d'ulivo.
Forse ho bisogno di star male di contare le pietre e fissare i tramonti che si stampano in cielo quando il sole insegue la luna e l'odore farinoso di ogni falegnameria trova pace e rincorre la luce.
E disegno piano i pensieri e le pesche e cicloni che investono margherite e album in vinile, tappano buche dove affiora lenta la pece.
Lato B
Oltre il vetro le luci e il buio a inghiottire la valle le rughe sulla terra tra le pietre e piano si mescola la sete come la freddezza dei divorzi programmati sull'altare quando promesse e denaro sanno spartire, e nel temporale che rompe l'estate avere fame della tua voce chiara della voglia schiantata sui recinti e del loro grigio spento, e lontano, all'ombra di tetti rinfrescati dal vento: sento forte i contorni delle foto con gli ufo a cui nessuno crede, sento il dolore pungente in gola del pianto e dei visi capovolti nei laghi dove le foglie sanno galleggiare e le bande di paese tornano di giorno a suonare.
Ultima modifica di Anam il 24/6/2009, 13:21 - modificato 1 volta.
Alessandra Grandi Top
Numero di messaggi : 743 Data d'iscrizione : 13.03.09
Titolo: Re: Sogno plastico 23/6/2009, 08:19
MI piace l'idea di due lati, come se fosse un cd!
Dei due, il primo, preferito e del primo
Forse ho bisogno di star male di contare le pietre e fissare i tramonti che si stampano in cielo quando il sole insegue la luna e l'odore farinoso di ogni falegnameria trova pace e rincorre la luce.
Tante volte mi sono chiesta se lo star male era poi richiesto apposta per farmi esistere. Come fosse una specie di mantra da recitare tutti i giorni che mi tenesse compagnia. Perchè stare male se non cen'è bisogno? Come imporsi un dolore. Allucinante ma vero.
Il lato B è l'espansione del pensiero. Durissimo.
Rosario Albano Star
Numero di messaggi : 1464 Data d'iscrizione : 29.09.08
Titolo: Re: Sogno plastico 24/6/2009, 10:38
Anam ha scritto:
Lato A
Ho prestato importanza al dolore all'odore delle chiese e alle rondini che in cielo sanno pascolare, ho sofferto poco e visto fili d'erba sbucare dal camino e dagli occhi che fumavano burrasche ho raschiato la terra e le foglie asiatiche d'ulivo.
Forse ho bisogno di star male di contare le pietre e fissare i tramonti che si stampano in cielo quando il sole insegue la luna e l'odore farinoso di ogni falegnameria trova pace e rincorre la luce.
E disegno piano i pensieri e le pesce (*) e cicloni che investono margherite e album in vinile, tappano buche dove affiora lenta la pece.
Lato B
Oltre il vetro le luci e il buio a inghiottire la valle le rughe sulla terra tra le pietre e piano si mescola la sete come la freddezza dei divorzi programmati sull'altare quando promesse e denaro sanno spartire, e nel temporale che rompe l'estate avere fame della tua voce chiara della voglia schiantata sui recinti e del loro grigio spento, e lontano, all'ombra di tetti rinfrescati dal vento: sento forte i contorni delle foto con gli ufo a cui nessuno crede, sento il dolore pungente in gola del pianto e dei visi capovolti nei laghi dove le foglie sanno galleggiare e le bande di paese tornano di giorno a suonare.
Gaetà, questo duplice componimento, è densissimo, bisogna rileggerlo per decrittarne la stratificazione e i significanti contenuti ... Una prima, lodevole annotazione, è questa: anche qui fai un immersione nel tuo paesaggio! Te l'ho giò detto, se questa diventa una tua cifra, è garantito un salto di livello stilistico (voglio ricordarti, il Poeta del paesaggio per eccellenza: Andrea Zanzotto, in lui il paesaggio non è solo morfologia, ma è linguaggio delle cose e delle persone in continua trasformazione, cioè nella Storia, dove cose e uomini esprimono un conflitto umano e culturale nel continuo trasformarsi, insomma poesia che ha l'ansito dell'individuo tra individui inseriti in una terra che è essa stessa cosa vivente e quindi linguaggio ...): l'odore delle chiese, le foglie "asiatiche" d'ulivo, l'odore delle falegnamerie, i recinti, le bande di paese eccetera, sono alto linguaggio poetico, che s'incastonano nei tuoi pensieri poetici, rendendoli preziosi riferimenti al tuo paesaggio reale e dell'anima ... Continua a sperimentare, vedrai che l'ulivo o le pietre infuocate nell'estati dellla tua terra, parleranno all'unisono con il tuo essere più profondo ...
Ora veniamo a qualche significante: le immagini sono tante, anche in ossimorico senso poetico, quasi il ricercare un senso di sano "masochismo" contro il tedio del normale del cinico svolgersi degli eventi esistenziali: divorzi, affari eccetera e poi c'è quel affidarsi ai fenomeni della natura come rifugio e refrigerio dalle intemperie dell'animo e della mente: motivo neoromantico e non poteva essere altrimenti, ma il tuo neoromaticismo è "sporcato" giustamente, dalla tua modernità e giovine età, con riferimenti all'ufologia e alla musica rock (o novecentesca in genere) eccetera ... Non un Iacopo Ortis fuori tempo quindi, ma un giovane Wherther dei giorni nostri, che nel tormento e nell'estasi, tra la ricerca d'amore e di senso, ascolta un pezzo di blues e beve un boccale di birra, guardando ispirato la banda di paese che passa con un occhio teso però a guardare il culo delle majorettes ... Gaetà, ho detto qualche cazzata di troppo? Se è sì, forse, è stata colpa del vinile che era pieno di graffi, ma sappi che il pick up m'acchiappa più del lettore laser ...
Ciao Rosario
PS:
(*) il refuso che penso stia per "le pesche" (altro oggetto del tuo paesaggio), ha sapore di lapsus freudiano, questo conferma l'ipotesi del culo delle majorettes ...
Gaetano Benedetto Star
Numero di messaggi : 1571 Data d'iscrizione : 01.03.08
Titolo: Re: Sogno plastico 24/6/2009, 13:37
parto dalla fine, dalle pesche, da questo refuso che se passa per lapsus freudiano a me va benissimo dove abito io c'è un gruppo di majorettes niente male che gira la regione e fa spettacoli molto belli il vinile è per me un oggetto leggendario, anzi l'oggetto della musica. sono molto legato all'astrattismo della musica, però se devo pensarla, si proprio pensarla come oggetto, il primo pensiero va al vinile; e combino così la materia con le sensazioni che sono invisibili ma ugualmente tangibili questo è un passaggio importante per capire il rapporto con questa terra: la tocco la uso, lei mi tocca e mi usa e mi violenta alcune volte io sto seguendo il tuo consiglio, quello di continuare su questa linea, di sporcarmi le mani con quello che mi circonda, e i risultati si vedono. Ora non parlo di qualità, ma piuttosto dico: mi riesce tutto facile cosi, mi diverto, mi libero da pensieri che nascono su queste strade, per colpa degli odore che avverto, o osservando le infinite distrese di ulivi attraversando un cavalcavia; forse sono un Wherther fuori tempo massimo, mi piace pensarlo, e amo anche l'idea neoromantica che si è appiccicata addosso come un adesivo su un frigo bianco. ti assicuro che quando scrivo non penso al perchè, ma all'esigenza che mi spinge a farlo e sicuramente le tue analisi mi aiutano a capire cosa sto combinando!
ti ringrazio rosario, e viva l'odore delle chiese, le foglie "asiatiche" d'ulivo, l'odore delle falegnamerie, i recinti, e le bande di paese
ciao, gaetano
Gaetano Benedetto Star
Numero di messaggi : 1571 Data d'iscrizione : 01.03.08
Titolo: Re: Sogno plastico 24/6/2009, 13:39
salmace ha scritto:
MI piace l'idea di due lati, come se fosse un cd!
Dei due, il primo, preferito e del primo
Forse ho bisogno di star male di contare le pietre e fissare i tramonti che si stampano in cielo quando il sole insegue la luna e l'odore farinoso di ogni falegnameria trova pace e rincorre la luce.
Tante volte mi sono chiesta se lo star male era poi richiesto apposta per farmi esistere. Come fosse una specie di mantra da recitare tutti i giorni che mi tenesse compagnia. Perchè stare male se non cen'è bisogno? Come imporsi un dolore. Allucinante ma vero.
Il lato B è l'espansione del pensiero. Durissimo.
star male è solo uno spreco
ciao ale, e grazie
Ospite Ospite
Titolo: Re: Sogno plastico 4/7/2009, 00:32
da saggiare tutta
Giampiero Pieri Star
Numero di messaggi : 2332 Data d'iscrizione : 20.01.08
Titolo: Re: Sogno plastico 4/7/2009, 00:47
Forse ho bisogno di star male di contare le pietre e fissare i tramonti che si stampano in cielo quando il sole insegue la luna e l'odore farinoso di ogni falegnameria trova pace e rincorre la luce.
è dunque una condanna il talento del poeta? quel suo vedere quello che non voglion vedere gli invitati?
come la freddezza dei divorzi programmati sull'altare quando promesse e denaro sanno spartire,
... Bravo, bravo.
Gaetano Benedetto Star
Numero di messaggi : 1571 Data d'iscrizione : 01.03.08
Titolo: Re: Sogno plastico 18/7/2009, 21:48
Citazione :
è dunque una condanna il talento del poeta? quel suo vedere quello che non voglion vedere gli invitati?