ANCORA TU
Ancora tu, di nuovo tu
qui
ancora a fissare il Mondo
col tuo sguardo più corto.
Il sole non ha bisogno ancora
delle tue iridi indagatrici,
fosforo bianco che annienta.
La luna fa benissimo a meno
del tuo concerto accusatore
perenne ultimo avviso dell’abisso.
T’inchioderanno di nuovo sai
e ancora e ancora a quella croce ora
cicala d’acciaio brunito
con forchette di plastica e ketch-up
in lindi vecchi nuovi mattatoi.
E ancora chiederai al Padre perché?
Perchè un’altra volta scelto
a rattoppare la tela stracciata?
Buon Natale e felice anno prossimo.
Martino