La caducità dell’essere donna
infrangere cristalli
col lento passar della notte
uno sgretolarsi di fiori, onde
un’abitudine di orgasmi che ancora confonde.
E il gesto è sempre più stanco
la scavatrice non trova lacrime
da regalarmi né per uccidermi;
nel grembo del silenzio
un silenzio nel grembo
e l’orizzonte altro non è
che un capello della dea verginità.
Quando prende forma il seno della conoscenza
si apre la primavera,
la primavera…
che al fioco lume di una candela
stringo nel profumo della sera.
Se avessi due briglie
ti libererei
oh, sapessi quant’è dolce
sentire la lama della libertà
affondare nel cuore della nostra miseria.
Rimpianti di coriandoli e piombo
raccogline ancora
raccogline adesso:
è avere il permesso
alla porta dell’aurora.
Le sfumature
che pulsano sul cuore
sono barche di paura
su spiagge di ciliegi in fiore,
un punto lontano che si apre a ventaglio
per sventolare
pagine e pagine di corallo.