Audaci silenzi avanzano tra le pieghe annoiate
del tuo sorriso irritato. Il tuo sospiro eloquente
mormora a ciuffi di nulla il proprio disaccordo.
Il nervoso vibrato del futuro gratta il marmo
della scala che sorregge la dormiente realtà
che ti circonda, e che ora ti sfugge.
L’importanza è buia e nera e ringhia
e ogni velleità si maschera da mostro,
agitando il tuo passo, gridandoti in gola
che fallirai. Mentre su di me scivola fresca,
non v’è importanza nel mio domani,
né nel mio oggi. Solo la volontà mi guida,
una volontà impavida che nulla teme.
Sono il fumo che spira dal mio volere
e non v’è pugno o bacio che m’incateni;
mentre tu schiava del mondo,
soffochi all’incresparsi di una fronte.
Sono la sigaretta che rilassa il tuo sorriso,
sono la pace che cerchi ad occhi chiusi,
sono tutto quello che vuoi
e lo sono respingendoti,
l’unico uomo che ami,
e mai amerai.
Sono il ricordo sulle tue labbra,
quella catena tintinnante nel ventre
che tenta il volo mentre ti stringo.
L’inquietudine che orna le tue lacrime
di una salata malinconia
mentre ti allontano,
è il sentimento avverso
il quale grida
che mi manchi.