odio e terrore: dell'eternità?
cos'è l'eternità? dov'è? dove dovrebbe stare, caro holly?
quando penso all'eternità non mi viene in mente niente.
neanche a me piace il mito dell'eternità e
qualcuno si è inventato perfino l'apocalisse per spiegarsi che la fine dell'universo tutto... prima o poi collasserà, ci dicono. fra poco le date dei calendari daranno i numeri.
perfino Dio si è dovuto incarnare. e qui mi fermo perchè sono in altri territori.
a volte, spesso, quando guardo il cielo non penso a niente.
questo niente a seconda dell'umore può sembrare derisorio o perfino dolce.
no, non è dolce il niente: è dolce avvicinarsi a ciò che non si può nemmeno nominare e che tuttavia esiste.
quante forme di vita continuiamo ad ignorare soltanto perchè non sono nel grande libro delle forme di vita? quante? è importate quantificare? catalogare tutto?
ora non posso affermare come te di non aver paura della morte.
però la morte fa parte di un racconto che non posso nè voglio ignorare.
perfino la filosofia è dovuta scendere a patti con la morte. con il nostro essere mortali.
una specie di tregua? armata? una ennesima astuzia del pensiero?
è possibile una qualche forma di amicizia con? o dico stronzate?
a volte vago per sensazioni poetiche dove il tempo aderisca finalmente allo spazio. ma è illusione. cosa sarei senza il tempo?
orfani del'eternità abbiamo provato a dilatare il tempo lungo lo spazio.
si potrebbe pensare che l'eternità possa durare una vita intera.
una esagerazione, seppur poetica