Piano terra, ultima fermata
è un dettaglio il tuo viso
prende le pieghe che il tempo conduce
prevedibile come il susseguirsi
inesorabile
di un canto lento
c'è una pausa nel vivere?
c'è un rewind dove il nastro ritorna?
c'è un momento in cui io non gioco più?
la mano scorre
dove la tua bocca
ha lasciato il suo respiro
fino a sentirmi verso
dimentico spesso
troppo spesso
che sei il latte del mio scrivere
e , mentre tutto sfugge al ricordo,
del quale ancora mi nutro
non chiedermi di tornare
dentro quel letto sfatto
Stranamore s'è giocato il petardo
la casa dai denti rosi
ha spento le scale
vivendo ora
la facilita' del piano terra