Senza un perché, senza un percome

Non c'è un perché e non c'è nemmeno un percome.
So solamente che i tanti anni trascorsi qua sopra, hanno lasciato un qualcosa che, periodicamente, mi portava ad eccedervi e andare a leggere delle risate, delle litigate e di tutte le parole che qua sopra abbiamo condiviso.
Sono passati tanti anni, tanti fiumi hanno transitato sotto i nostri ponti: qualcuno che scriveva qua sopra non c'è più, non cancellerò la loro iscrizione perché un giorno, imbattendoci in un loro commento, ricorderemo quella persona e la sentiremo ancora qua con noi.
Non so come andremo avanti, magari se qualcuno avrà voglia di ripartire, tireremo fuori la Penna del Giorno per le pagine in anonimo; da parte mia, a parte qualche post su Facebook, non ho più scritto nulla e credo che, per me, sarebbe una bella sfida cementarmi di nuovo su quei percorsi o temi obbligati dei quali tante volte siamo stati protagonisti.
Non so più che scrivere, ho mandato il messaggio a qualcuno di voi e tutti avete mostrato entusiasmo: forse perché, anche voi, siete stanchi – come me- di leggere solamente un odio sviscerale nei confronti di tutti? Non reggo più Facebook. E' stato uno degli artefici che mi ha portato a mollare questo luogo che fu, negli anni precedenti, salvifico; vorrei ritornasse a esserlo, per me e per quanti, come me, pensano che almeno qua sopra troverò poesia, prosa, fantasia lasciata libera di vibrarsi alta cercando parole nuove e reinventandosi quelle vecchie.
Benvenuti, allora.
E grazie per non esserci persi.
Buona penna a tutti.