Il rosso è un bel colore, vestita di rosso mi sono sposata, ai battesimi dei miei figli ero vestita di rosso, il rosso color porpora che esalta la vita, il rosso che sfiora quasi il ciliegia, il rosso sgargiante di un pomodoro, è vivo, è vita. Semplicemente rosso il fiume che d’un tratto scende senza fermarsi fra le mie gambe abbronzate. Non si arresta, arriva ai piedi, bagna le nike, i calzini bianchi e grigi corti. Mi sembra di avere una spugna fra le gambe, pulsa e viene strizzata, non da me però, è un tubo, un getto dell’acqua impazzito, caldo scorre e non s’arresta. Sto morendo dissanguata? Troppo veloce tutto accade perché abbia il tempo di pormi anche questa domanda. Non ho mai visto tanto sangue. Stavo solo giocando a pallavolo. Sono caduta? Mi sono fatta male? Ma no, ho saltato alzando la palla per farla schiacciare. Mi guardano, mi vengono vicine le mie compagne, le mie amiche, le altre mamme, noi donne di uno strano mondo .
“Cos’hai? Ti senti male?”
“No, stò bene, mi fa solo impressione tutto questo sangue.”
I bambini, i miei bambini dai palchi mi guardano spaventati, è già successo, ma non così.
Ero nella vasca da bagno, loro giocavano nella mia stanza, d’un tratto il mio piccolo uomo è entrato “Mamma, esci subito dalla vasca! Guarda l’acqua è rossa come quando nonno uccide un pesce!” Fermare il loro spavento, è la prima cosa, al diavolo la mia paura che travalica me stessa, non ho mai tempo se non la notte quando mi sveglio di soprassalto e penso a quanto è successo.
“Laura, nella mia borsa passami la fiala di Tranex ed una siringa” inietto 500ml per via intramuscolare. Un’endovenosa sarebbe meglio, devo decidermi a imparare a farmela, ma l’idea di auto procurami un embolo proprio non la digerisco, sorrido, ma la mano anche oggi trema.
Odio il rosso che sfalda la mia vita, che preme sui miei reni, che piega la mia schiena, odio il suo odore, il suo farmi sentire debole, il peso di una piuma che diventa insostenibile.
E a chi mi rompe i coglioni con le cazzate sciocche della vita, penso e non dico, “ma vaffanculo”, sto pensando alla mia vita.