Pausa pranzo.

Titolo: Pausa pranzo. 19/4/2008, 21:15

Pausa pranzo
È successo l’altra mattina nel solito bar dove vado a mangiare il panino del pranzo. Sono lì, in piedi davanti al bancone che scherzo con la figlia del proprietario, quando avverto lo sguardo di un tipo che mi scruta. C’è penombra, in fondo alla saletta. Senza occhiali la sua figura non mi appare affatto distinta, ne intuisco soltanto il bianco dei denti nell’ovale del volto. Che vuole quello là? Che c’ha da guardare? Lo gnomo malefico non ha ancora finito di vincere le elezioni e già comincia a spiarci, a noi altri ex compagni? Fisso per un attimo la Francy dritta negli occhi, ammiccando col mento verso il tizio che continua a fissarmi sorridendo. Ma lei non sembra intendere la mia silenziosa domanda, chiude la cassa e si rimette, a testa bassa, a preparare un'altra lavastoviglie zeppa di tazzine e bicchieri. L’altro è impassibile. Ha un aspetto grigio, da vecchio. Mi volto verso alcuni colleghi ancora seduti al tavolino a bere il caffé e mi accorgo che anche lui si volge verso di loro. Poi ritorna a guardarmi. Sembra che imiti ogni mio gesto, lo fa sorridendo appena. Alla fine decido di avvicinarmi, pronto ad affrontare quel tipo troppo insistente. Ma poi resto fermo. Sarà mica un finocchio che mi punta’? Uhm, questa eventualità mi imbarazza non poco, mi spiazza. La Fracy mi controlla adesso di sottecchi mentre asciuga un bicchiere. Si è accorta del mio cambiamento d’umore. “Che c’hai” – Mi fa a mezza voce – “Ti senti bene?”. La guardo dritta in faccia: -“Bho! C’è quel tipo lì in fondo che continua a fissarmi, non c’ho gli occhiali. Non lo riconosco” – Le rispondo poi continuando a guardare a tratti l’altro, in un continuo ingaggiare e sfuggire dello sguardo – “Sarà buco. Di sicuro”. Lei si gira un attimo per metterlo a fuoco e comincia subito a sghignazzarmi in faccia. Senza nessun rispetto per il sottoscritto, vecchio cliente di quel barraccio fuori moda, chiama a raccolta i miei colleghi e comincia a raccontare tutta la storia. Ridono tutti sguaiatamente, qualcuno mi da una spintarella: “Ma va’ via rintronato” - Mi fanno – “Oh? Domani niente birrino” – Ordina qualcuno alla Francy – “Solo acqua minerale, anzi no. Le bollicine gli fanno male. Acqua naturale e via”. A questo punto m’icazzo davvero. Pesco gli occhiali in qualche tasca della giacca e mi avvio deciso verso lo scemo. Si avvia anche lui. Verso di me. Appena realizzo che quel tipo non sono altro che io-me-medesimo tutto il peso della mia imbecillità mi piomba addosso, come un masso. A due passi dal nuovo grande specchio ne approfitto ora per osservarmi a figura intera. Ma quando l’avete messo, chiedo mentalmente alla ragazza dietro al bancone. Rido in comunione con gli altri, ora, che ormai stanno tutti piangendo lacrime di ilarità incontenibile. Parte un coretto: “Sce-mo sce-mo sce-mo”. Poi mi soffermo un attimo a fare versi alla Robert De Niro in taxi driver. Quella che dovrebbe essere la mia faccia continua a rimandarmi sguardi sempre uguali con un sorrisetto da idiota stampato sulla bocca. Ma com’è possibile – mi chiedo – con lo stato d’animo a pezzi che mi ritrovo in questi giorni. Con il mio lavoro che richiede di essere sempre di corsa, ogni giorno al passo con nuove attività che ormai non m’interessano più. I problemi di mio padre malato che non fa altro che litigare con la badante, e mille altri intoppi che non ho più la forza di affrontare giorno per giorno. Com’è possibile che sulla faccia abbia sempre la stessa espressione di plastica? E’ sicuramente una maschera! Non c’è altra possibilità. Qualcuno me l’ha cucita addosso! O forse me la sono indossata da solo e non riesco più a toglierla?
Mah. Che si va a lavorare, ragazzi?

Titolo: Re: Pausa pranzo. 19/4/2008, 22:03

fresca scrittura.
e si beve come un caffe zuccherato al punto giusto.
ma lascia la leggerezza di quella birretta.
bravo. g&f

Ospite

g& f ho sorriso anche io...

per poco non combattevi contro te stesso. Pausa pranzo. 399943

Titolo: Re: Pausa pranzo. 19/4/2008, 22:16

@ Romeo, grazie per la tua segnalazione. Embarassed

Top Numero di messaggi : 638 Data d'iscrizione : 20.01.08

sorrido, si
Nefer

Titolo: Re: Pausa pranzo. 20/4/2008, 10:50

gocciadisplendore ha scritto:: due cose duplicano gli uomini: lo specchio e il coito

Specchi ne ho avuti in quantità. ho finito decine di pettini.
Coiti ... mha, insomma

Titolo: Re: Pausa pranzo. 21/4/2008, 22:10

bravo g&f davvero della lunghezza giusta per sorridere Smile

Titolo: Re: Pausa pranzo. 21/4/2008, 22:15

Prima cosa: tornare a casa e gettare lo specchio del bagno nel cesso... Se scaramantici, non romperlo, ma tentare di piassarlo usato su E-bay.

Top Numero di messaggi : 829 Data d'iscrizione : 04.01.08

Beh è fantastico! Personalmente adoro fare la figura da "sciorna" davanti a me stessa, i miei pargoli se la ridono da matti ... per il resto... la mia domanda è quando si scappa da tutte le incombenze e responsabilità? ... fischia quando scappi, può darsi che ti raggiungo .. Wink

Titolo: Re: Pausa pranzo. 23/4/2008, 05:49

Non posso che esprimere la mia solidarietà.

_____gin

Titolo: Re: Pausa pranzo. 23/4/2008, 13:50

Mi hai ispirato una cosuccia... Ci lavoro un pochino...

Top Numero di messaggi : 455 Data d'iscrizione : 08.02.08

tu 'un te la prendi male se io non ho sorriso, vero?
Sai perchè? tutto paro paro con qualche aggravante sparsa e non ho bisogno di occhiali.

Top Numero di messaggi : 420 Data d'iscrizione : 19.04.08

Si è vero che è frizzante (perchè è ben scritto) ma non lo trovo poi tanto allegro, la parte finale riflette (per rimanere in tema di specchi) un disagio causato dalla pressione di una socetà che non è a misura d'uomo.
Poliedrico come racconto forse è diversamente interpretabile.
Comunque molto bello.

Diego

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