Alla corte del signore
si balla,si scherza, si ride.
C'è la mia donna,
alla corte del signore
ed è bella
come la Madonna.
Ma ella,con guanti di velluto,
avanza verso di me
e il suo saluto è freddo
come a dirmi:
"Dimentica ciò che c'è stato,
il ricordo di noi appartiene al passato".
La spada è lucente,
la lama è affilata,
la testa, tagliata, cade per terra,
il volto stupito:
"Mio dolce amore, non avevi capito che,
finita la guerra, sarebbe tornato mio marito?"
E gli ospiti sconvolti
chiamarono le guardie
mentre la mia spada brillava
ancora rossa di sangue.