Il piccolo banchetto rosa straripava sorrisi, nel mercatino confluente tra noia e aspettative, mentre il giovane mercante deponeva le cose-oggetto con partecipata accudienza
Infine, con grazia atonale, il ragazzo si sdraiò sul banchetto, in attesa
Qualcuno si fermò, incuriosito da perle e lustrini
Altri esclamarono stupore toccando luci di origami verticali
Qualcuno provò cappellini con cerchi fucsia ed anelli quadrati
Ma nessuno, tra la folla deambulante, vide l’uomo in saldo
Eppure la luna brillava nei suoi occhi da orsacchiotto a molla
Il suo vestito di lustrini specchiati raccontava di circhi ed arene
Il suo viso porcellanato faceva sbiancare la luna
Malgrado ciò non ci furono mani o sguardi per lui, ma solo nervosa disattenzione, ostentata indifferenza, fastidio
Il mondo degli oggetti brillava di watt incandescenti e uomini al buio