Sveglia, Grande Capo! O guardi la TV nel salone o giochiamo a scopa! Sennò ti sparo nell’ Amplifon la storia dei leggendari fratelli Bì, tanto tu hai l’Alzheimer e non te li ricordi.
Io non sono ancora un vecchiaccio come te e questi qui; il CIM non ha più posto nelle comunità: ecco perchè i picchiatelli come me li sbattono a Villa Rossa. Anche secoli fa i pazzi li mettevano all’ospizio. Io bevo, confondo la realtà, ho delle visioni.
Forse ho visto troppi film americani, letto troppi comics e romanzi di Salgari, sentito troppo Jimi.
Da piccolo se gettavo uno sguardo dal ponte sul torrente mi sembrava di essere a Brooklyn, il mio quartiere popolare mi immaginavo che era il Bronx, quello vero.
A dieci anni giravo con la fionda d’acciaio, a quattordici col coltello a serramanico: salto di qualità.
E dire che mio padre non mi lasciava nemmeno portare i capelli lunghi e diceva che i miei pantaloni a zampa d’elefante erano da finocchio. Poi mia mamma è scappata con uno. Hey, mi stai a sentire?
Ho visto i fratelli Bì crescere, rubare biciclette, motorini, moto, auto, la prima rapina in banca non si scorda mai. In seguito ho letto sul giornale che i miei due compagni d’infanzia avevano sventagliato col mitra cinque infami in discoteca. Uno anni fa è morto in gabbia, l’altro era un duro, si è gettato dalla finestra della Questura. Ma non dovresti essere tu a parlarmi della guerra?
Insomma, io mi sognavo di vivere a New York, invece che in questo buco di culo. Avrei potuto fare il cronista di nera, dei dannati di periferia ne so qualcosa, modestamente, di quelli che non hanno mai avuto nè otterranno niente: prendi Isabella, per esempio.
Io ci giocavo a flipper al "Cambusa", fumando scambiavo due chiacchiere con lei di tanto in tanto.
Avevo la fidanzata, le ero fedele come un caramba ma mi tradiva. Vuoi un chewingum?
Isabella invece batteva al porto, così manteneva la sua amante, una giovane tossica. Isabella era una donna sensibile, già matura. I migliori "score" sul biliardino però li faceva lei, quando entrava ripetutamente nel bar a fare le pause di lavoro; io arrivavo sempre secondo, come nella vita.
Al torneo di Pasqua non ho nemmeno preso Harvey, l’enorme coniglio bianco di peluche. Te lo ricordi il film con James Stewart? Sì: col cazzo! Accidenti se scatarri quando ridi! Non hai sentito la campana? Dài, Alberto Lupo, rimettiti la dentiera, si va a cena!
Forza che ti spingo io la carrozzina, amigo. Stanotte ci vediamo un bel film con Jack Nicholson, se quella troia dell’ infermiera ci lascia...