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| | PROVE D’AUTORE CON MUSICA | |
| | Autore | Messaggio |
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Marcello Devenuti Top
Numero di messaggi : 495 Data d'iscrizione : 12.03.08
| Titolo: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 30/7/2008, 10:32 | |
| Ogni volta la stessa angoscia: il foglio bianco Sento, respiro profondamente la necessità di esprimere, di elaborare compiutamente i pensieri E resto fermo La matita come una lancia spuntata La carta ancora bianca La voglia di smettere Rifugiarmi in un libro Guardare una delle sciocchezza pubblico-private della tv Ascoltare musica Ma resisto alla voglia di fuga, e resisto proprio ed anche grazie alla musica Curioso come la musica rimetta ordine Come riesca a sciogliere i nodi e a tracciare soluzioni Ora sto lasciandomi conquistare da un sottofondo musicale; quasi un tappeto sonoro che mi abbraccia con minime variazioni Suadente e, al tempo stesso, stimolante Vecchi brani che avevo appena ascoltato, distrattamente, anni fa Ora sono la colonna sonora del divenire Il foglio mi guarda ed io mi chiedo quale sia il progetto che voglio perseguire Non ho né un progetto né un’idea Ma è necessario un progetto definitivo ed articolato? Mi rincuoro con le parole di Bob Wilson e Philip Glass che, delle loro opere ricche di linguaggi, dicevano: “Non ci poniamo il problema del significato. Ognuno darà il proprio e questo è già significativo” Mi consolo perché ciò corrisponde a un mio sentire *Ogni opera creativa richiede, soprattutto, onestà e partecipazione emozionale dell’autore* Se questo c’è, ci sarà anche l’autocritica, e con questa l’espressione della sensibilità senza mediazioni costruttive In fondo l’espressione artistica, quando è vissuta e partecipata emotivamente con assoluta onestà, sarà percepita in quanto tale e, in quanto tale, trasmetterà emozioni Mi accorgo che il vecchio espediente d’incasellare parole per riempire il foglio bianco è più tenace della mia voglia di leggerezza Espedienti, appunto Il fatto è che lo scrivere si autoalimenta Ti rileggi Ti esalti, se è il caso, e prosegui a riempire pagine Intanto il mio tappeto sonoro fa scorrere ruscelli musicali; quasi una pioggia uguale a se stessa Ma forse una goccia è mai uguale all’altra? Neanche questa musica ripetitiva lo è Ogni minimale variazione rende impressioni diverse Ogni frase è scandita uguale a se stessa, così sembra Eppure varia Lo sento Lo sente la mia pancia prima delle orecchie, e lo trasmette al cuore, infine al cervello La mente deve essere libera Solo così si riesce a comprendere, a cogliere sfumature Siamo condizionati da antichi imprinting Vediamo con la memoria Ascoltiamo i toni anziché le parole Non sappiamo ascoltare i silenzi Il mondo è fragoroso, ma tra ogni rumore c’è una pausa, un silenzio C’è il nostro corpo che respira Ma torniamo al foglio bianco! Ecco! Volevo….dovevo…..diciamo che forse intendevo parlare di qualcosa di consueto…..un Dialogo Familiare o ponderosi soliloqui Si, forse una storia di silenzi familiari, quei silenzi -quelli si fragorosi e dirompenti- dove la mancanza di parole è ogni volta una frustata alla presunzione Epidemia di fragori c’intasano i pensieri, e non dicono nulla, solo autoaffermazione Un pianeta costipato dai BLA-BLA E se stessimo tutti fermi e quietassimo il fragore con l’immobilità? Senza aspettarci nulla, né ambizioni né mete da raggiungere Basterebbe sopravvivere a noi stessi, ai pensieri indotti, senza aspirazioni; tutto avviene comunque Quanti dei desideri che ci portiamo addosso sono uno zaino di frustrazioni (non è una domanda) Più aumentano i desideri e più ci sentiamo inadeguati Più ci sentiamo inadeguati e più consumiamo Più consumiamo e più crescono i bisogni Più crescono i bisogni e più ci sentiamo inadeguati La musica continua a dirigere i miei ritmi L’ascolto con la pelle Vibro con lei Mi lascio incartare dal suo divenire Un tempo suonavo, come molti altri apprendisti stregoni, privo di qualsiasi cultura musicale, ma innamorato della musica, dove cercavo di travasare ogni molecola del mio essere Un mediocre animale musicale con un approccio approssimativo ed incompleto Infatuazioni Periodiche sintonie Ascoltavo, durante i lunghi viaggi in auto, cassette su cassette Ma non era il piacere di *quel brano* L’abbandono piuttosto Lasciare che le parole ed i pensieri crescessero, riempiendomi fino alla completa empatia Gradevole per altro Inseguivo immagini non seguendo la musica Ogni variazione era uno sviluppo di concetti Trascinante Dunque…il monologo…Un monologo è…. Veramente non lo so Ma in fondo si tratta di sviluppare un argomento, una traccia sulla quale incastrare piastrelle Un percorso naturale Proviamo con una scaletta: un LUI e una LEI Una grande passione e un più grande fraintendimento Finisce ma non riescono a separarsi Si consolano vicendevolmente, ora l’uno, ora l’altra Una prigione, a volte con ogni accessorio, a volte vuota e disadorna Entrambi smarriti; entrambi orgogliosi Forse parlano troppo; svelano troppo La chimica della coppia presuppone spazi privati dove entrambi costruiscono “un altro” inesistente, un’immagine edulcorata, uno spot La musica è cambiata Il tappeto sonoro si è fatto rutilante Inanella rumori, ancora ripetitivi, ma privi di anima Devo raccontare un LUI ed una LEI Ma come si fa a dare significato; ad esplorare l’essenza profonda di personaggi immaginari; a svelarli in brillanti teorie quando…quando non si riesce a sapere di sé qualcosa che superi l’icona stagnante Cambio musica Un pianoforte ripete, ossessivo, un accordo minore seguito da un maggiore Penso al bianco e nero, all’inevitabile dualismo Abbasso il volume e riprendo la matita Faccio la punta con un cutter Tolgo gli sfridi Spazzolo il tavolo LUI –il Lui- vive nell’attesa -che attesa?- che la vita sbocci sul suo pianeta LEI –la Lei- si pone mille domande e si da, puntualmente, 999 risposte Una storia d’amore, come tante S’incontrano –piuttosto, visti i precedenti, un fortuito scontro- Pensano di costruire ma non hanno mani capaci di impilare mattoni Lasciano sfiorire l’adrenalina della novità –processo necessario che loro accelerano con articolati mentalismi e retorica da rotocalco- Bla-bla, anche il loro; evoluto si dicono Cerebrale Un poco di sesso Un poco di compagnia Un poco di niente Due poco di buono Lacio cadere la matita Riassetto i fogli Mi guardo attorno, con una passività senza vie di fuga Gli oggetti appaiono privi di spessore; proiezioni che si spegneranno ad ogni battito di ciglia Letto, libreria e quant’altro ruotano per la stanza in cerca della giusta collocazione In fondo non esistono, come me Ogni angolo viene riempito dalla musica Ora è evocativa, piena di passione Forse è proprio lei che si sta sostituendo ad un esterno troppo passivo Vorrei descriverla questa musica Ma come si fa? Un quadro è fatto di colori, di forme bidimensionali: posso trasmetterne il contenuto, con poche parole E cosi per una foto, un poster Una scultura ha la profondità, la forma, la levigatezza e le asperità; posso girarle attorno per coglierne la tridimensionalità; posso rimandare ad archetipi Uno scritto poi, per definizione, è rappresentabile in maniera assoluta, senza l’evocazione di immagini La musica no A meno di essere un vero musicista - e non lo sono- Se fossi un esperto di musica potrei parlare di ouverture, ritornelli, andanti, armonie e crescendi Ma quale immagine, quale concretezza riuscirei a dare di quella musica? -nessuna Non potrò mai farla sentire con le sole parole Essa esiste solo in quando si manifesta Ecco, in questo momento vorrei trasmettere quello che questa musica mi provoca, ma non posso con le sole parole Darei parole ma non darei la musica, mentre questa musica a me rende parole e visioni Sto partendo Il rumore del motore è già musica Ho una scorta di CD nelle mani e un monologo nelle mente Sono in viaggio LUI & Lei non si sono mai amati: lo dice la musica dallo stereo LUI & LEI sono una sola cosa, senza passato ed avvenire, perché senza presente: lo dice il violino LEI & LUI rincorrono se stessi, affannati: lo dice la batteria La musica non ha bisogno di parole E’ essa stessa una miniera di concetti; espressioni verbali invisibili sul pentagramma Ogni armonia contiene una storia Ora ascolto, senza ascoltare, e supero la meta nell’incosciente torpore simile al sogno Navigo sulle onde musicali LEI & LUI nuotano con supponente distacco Sono autonomi Mi prescindono ed ora inventeranno la storia che copierò Già, personaggi che creano la propria storia Spengo lo stereo LUI & LEI restano immobili, figure fermate da un lampo di flash Non hanno più anima senza musica Il silenzio mi riporta a me stesso, nel vuoto di una piazzola affollata di gente Il silenzio della musica lascia che la realtà dipani l’assoluta mancanza di coerenza Ogni cosa è nel proprio fittizio posto Io sono al centro del silenzio, e scopro di non poter pensare Mi avvio verso l’autogril La porta scorrevole mi lascia entrare Una folata di caldo mi abbraccia, assieme ad una musica suadente fatta di innumerevoli gocce armoniche I pensieri ritornano, frantumati dal vociare dei presenti Innumerevoli fratture tra le quali la musica si scompone e diluisce LUI & LEI sono al banco, davanti a due bicchieri colorati Si parlano, sorridono, si muovono seguendo la musica Vorrei ascoltarli per farmi dettare il monologo Li raggiungo a fatica, spintonando la folla; sono dietro loro quando la musica cessa Non ho più pensieri, né loro parole Silenziosi ed immobili nell’ultimo gesto, si fanno sempre più trasparenti sino a scomparire assieme al mio stupore Ora so che la musica è evocativa di sublimi apparenze, fragili e reali quanto più mi lascio avvolgere dalle note Torno alla mia auto Qualcuno ha forzato la serratura; lo sportello è semiaperto Manca lo stereo - mancano i CD - manca la cartellina con gli appunti LUI & LEI sono finiti tra le mani di chi è più attento al contenitore che al contenuto; tra mani che non sapranno evocarli Qualcuno confonderà la ricchezza dell’immaginazione con la miseria della realtà Sono morti con il silenzio, come è giusto che sia Esco al primo casello e riprendo la strada che mi riporterà indietro Il silenzio mi avvolge e mi chiedo quanto sia reale il potere evocativo della musica I pensieri si afflosciano su se stessi Seguo la strada nel silenzio della mente Comincio a fischiettare e poi a canticchiare, simulando un’aria minimale LUI & LEI sono sul ciglio della strada, con i pollici alzati Un’auto accosta e li fa salire Si allontana veloce, fino a scomparire, come inghiottita dall’asfalto Continuo a canticchiare, forte, ancora più forte I pensieri tornano, anch’essi con forza Percorro così il lungo ritorno, mentre il monologo si fa strada e si compie, nell’interezza di una idea conclusiva Sono in casa e continuo a canticchiare Trovo la musica adatta, nel lettore: Harold Budd, e lascio che invada la stanza Ora posso smettere il mio fraseggio musicale Posso lasciare che il suono avvolgente consolidi i pensieri e mi aiuti nell’editing di LUI & LEI | |
| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 30/7/2008, 10:36 | |
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| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 30/7/2008, 10:36 | |
| [b][i][u][quote][code] Niente: ho provato tutti i clikki, non funsiona... Tuuto viola. Purple rain, di Prince?? | |
| | | Marcello Devenuti Top
Numero di messaggi : 495 Data d'iscrizione : 12.03.08
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 30/7/2008, 10:48 | |
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| | | Massimo Guisso Star
Numero di messaggi : 6648 Data d'iscrizione : 07.01.08
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 30/7/2008, 11:50 | |
| Bellissimo anche Ridleys!! | |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 30/7/2008, 13:01 | |
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| | | Marcello Devenuti Top
Numero di messaggi : 495 Data d'iscrizione : 12.03.08
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 30/7/2008, 14:20 | |
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| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 31/7/2008, 21:49 | |
| - Citazione :
- Vecchi brani che avevo appena ascoltato, distrattamente, anni fa
Ora sono la colonna sonora del divenire Poi mi citi Philip Glass... Bè, Emme... resto muta, su questo tuo concerto estemporaneo di parole. Una dolce melodia per chi ci entra. | |
| | | Ospite Ospite
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 31/7/2008, 22:27 | |
| Brano spesso e di spessore, letto con immedesimazione da parte mia, tranne i fogli e le matite, che ormai non sono più mie. Piaciutissimo, oltre il contenuto. Ciao. |
| | | Marcello Devenuti Top
Numero di messaggi : 495 Data d'iscrizione : 12.03.08
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 1/8/2008, 08:10 | |
| hola dani.....Glass.....Solo Piano....e tutto il resto... | |
| | | Marcello Devenuti Top
Numero di messaggi : 495 Data d'iscrizione : 12.03.08
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 2/8/2008, 09:23 | |
| Marcos...uso matite cromatiche per colorare la tastiera...faccio pastrocchiate (melanzane+zucchine+peperoni gialli+cipolla+carote+aglio+salvia+vino ed olio+spruzzata di peperoncino)....non capisco perché al micio non piaccia!! | |
| | | Daniela Micheli Admin
Numero di messaggi : 14694 Data d'iscrizione : 04.01.08
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 6/8/2008, 10:46 | |
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| | | Marcello Devenuti Top
Numero di messaggi : 495 Data d'iscrizione : 12.03.08
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 6/8/2008, 11:16 | |
| m'incanti, dani....grazie Kohananisqatsi l'ho saccheggiato, come colonna sonora di alcuni spettacoli. Philip...che alieno!...l'ho incontrato al festival dei due mondi, molti anni fa, per lo spettacoloo *1000 airplanes on the roof. | |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 29/9/2008, 15:52 | |
| Un manifesto di bellezza interiore.
______gin | |
| | | Natascia Prinzivalli Star
Numero di messaggi : 1745 Data d'iscrizione : 13.12.07
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 14/3/2010, 20:54 | |
| Siamo già nel 2010-
_____nat | |
| | | Annamaria Giannini Top
Numero di messaggi : 1185 Data d'iscrizione : 03.11.09
| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA 16/3/2010, 20:48 | |
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| Titolo: Re: PROVE D’AUTORE CON MUSICA | |
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| | | | PROVE D’AUTORE CON MUSICA | |
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