Un autore, un mito: Mia nonna in carriola

Grazie alle ricerche iconografiche, podaliche, iconiche e cubiche del topo da biblioteca Wolfgang Von kazzembreg , sono state salvate dall'oblio dei secoli tutte le opere del celebre autore "Mia nonna in carriola" noto solo con questo pseudonimo le cui opere sono state pubblicate dalla casa editrice underground Arrrigo Patacca.

Una leggenda metropolitana, non confermata, vuole che "Il Carriola" non sia altro che un notissimo uomo politico di sinistra che dopo il clamoroso fuori strada di una gioiosa e gloriosa macchina da guerra, per la delusione, sia dedicato alla scrittura.

Alcuni studiosi del Dipartimento di Letteratura Webbica Medievale si oppongono a questa fantasiosa ricostruzione.
Per costoro invece sotto lo pseudonimo del "Carriola" si nascondono un gruppo notissimi scrittori nella loro fase "di taverna". Usando lo pseudonimo possono pubblicare, senza sputtanarsi, quelle loro opere composte quando sono sotto l'effetto dell'alcool e di altre sostanze psicotrope.

La discussione sollevata dagli accademici, francamente, appare stucchevole e ricorda la famigerata questione omerica, che tanto ha afflitto nel passato i poveri studenti del Liceo Classico.

A questo proposito si riporta quanto dichiarò in una intervista l'immarcescibile Arrigo Patacca, cui va riconosciuto, occorre ribadirlo con voce alta e chiara, il merito della pubblicazione dell'intera saga del Carriola.

Il nostro Patacca alla domanda di Ivan Kagovic, inviato della Ljteratuja Gazeta di Arcangelo: "Ma chi kaz' è sto Carriola?" rispose, con la proverbiale furia iconoclasta: "Ma a te che kazze te ne fotte!"

E' questa la giusta epigrafe sulle opere del nostro.