Le tue lacrime

Non sono le tue lacrime
a dissetarmi
mi gocciano nel cuore
scavate di tristezza
mentre ridi e scrivi
nascondendole al mondo.

non è la parte chiara di te
che amo
ma quella dove dietro una porta chiusa
piange un uomo
e in quel silenzio vado
come dentro una preghiera


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Alkimias

Posso anche andare, questa tua poesia non sai quanto è mia. Ciao.

non credo che si possa andare da nessuna parte.....

grazie

...e non ti ho detto quanto sia poesia, quel gocciano nel cuore mi ha tolto un battito. Ciao.

è sempre la parte nascosta di noi, che ci porta ad amare quella che si vede fuori.

questa poesia Alky
fa vedere una foto e sentire una musica
molto di più che se ci fossero.
in questa poesia Alki
le parole non hanno preso il posto dei pensieri.

è bellissima

marcos ha scritto:

...e non ti ho detto quanto sia poesia, quel gocciano nel cuore mi ha tolto un battito. Ciao.

una volta qualcuno in una poesia di alcuni anni fa paragonava la vita a quelle gocce scese da una flebo; forse era qualcuno che lottava -per la vita- dentro un ospedale.
Io pensavo che le lacrime fanno lo stesso effetto nel cadere,
lo fanno piano, lentamente
solo che talvolta scavano dentro la morte e uno le assimila in questo modo assurdo.
Assumendo in sè il dolore di un altro.....

Penna Libera ha scritto:

è sempre la parte nascosta di noi, che ci porta ad amare quella che si vede fuori.

stai parlando di specchi? Non so risponderti Pier. ci devo pensare.

esistono davvero parti chiare ?

sorcio ha scritto:

questa poesia Alky
fa vedere una foto e sentire una musica
molto di più che se ci fossero.
in questa poesia Alki
le parole non hanno preso il posto dei pensieri.

è bellissima

le parole escono e il pensiero le insegue.
Razionalizzando, tante poesie si riscriverebbero (forse anche meglio)
ma è più bello così.

grazie sorcio

amorfou ha scritto:

esistono davvero parti chiare ?

sì esistono se non c'è finzione.
o forse diciamo -apparenza- amorfou

ti rispondo con un titolo ...

Concavo e(') convesso

Escher...

... tu lagrimas son my lagrimas!!

Alkimias ha scritto:

Non sono le tue lacrime
a dissetarmi
mi gocciano nel cuore
scavate di tristezza
mentre ridi e scrivi
nascondendole al mondo.

non è la parte chiara di te
che amo
ma quella dove dietro una porta chiusa
piange un uomo
e in quel silenzio vado
come dentro una preghiera


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Alkimias

è una delle tue migliori

nico

grazie a tutti per l'apprezzamento.

concavo (') convesso. Espresso così rende.
Escher direbbe un frammento di mosaico, tipo puzzle coi denti ad incastro.
O qualcosa di simile.
Se chiedi a uno/a - tu sei concavo o convesso - cosa risponderebbe ?
sarei curiosa che qualcuno mi rispondesse.

che bello Massimo. grazie.

Conosci i Calvari della Bretagna?

concavo quando leggo
convesso quando scrivo

Penetrare chi s'ama...
Oltrepassare quell'uscio semichiuso...
Non certo curiosi, ma ansiosi d'un vero contatto intimo...
Amore è penetrazione.

Leggo tutto questo nei versi tuoi esposti in maniera convessa. Concava dentro.

Vittorio Fioravanti ***

Una collana di lacrime tue e sue. Un gioiello misterioso nel quale ogni perla sottace una storia che fu di gioia intensa.

Vittorio Fioravanti ha scritto:

Penetrare chi s'ama...
Oltrepassare quell'uscio semichiuso...
Non certo curiosi, ma ansiosi d'un vero contatto intimo...
Amore è penetrazione.

Leggo tutto questo nei versi tuoi esposti in maniera convessa. Concava dentro.

Vittorio Fioravanti ***

Bellissimo il tuo commento, c'è una sacralità quasi di carne in quello che hai scriito.
Bellissimo davvero.
grazie.

Benito Ciarlo ha scritto:

Una collana di lacrime tue e sue. Un gioiello misterioso nel quale ogni perla sottace una storia che fu di gioia intensa.

Mi rendo conto che a volte non è così facile -voler dire- o raccontare una poesia anche semplice, ma il bello è che ognuno è libero di entrarci dentro vergine di ogni concetto a prescindere dall'autore. E questo è bello. Questo è -altro sguardo- in cui anche l'autore può richiamare la sua stessa poesia a sè.
grazie

Conosco in generale i Calvari al Sud della Bretagna, ed in particolare uno, su un viottolo tra i prati che, incredibilimente, costeggia un canale, che infine porta al porto (accusativo alla greca) di Vannes...