Un’ora sconosciuta separa la notte dal giorno, chiosando l’eternità del divenire immoto
E’ là che siamo, tra silenzi che parlano e parole silenti
Percorriamo stretti percorsi e in fondo -laggiù dove i pensieri si fanno parola- un traguardo per chi saprà arrivare
Il cammino necessario non finisce mai
Non è la corsa verso una meta, ma la strada delle acquisizioni
Un andare senza inizio e senza fine, dove ogni pietra è uguale eppure nuova
Tra poco sarà buio, ancora
Avevo da dire qualcosa, ma il silenzio impreziosiva la notte
Seguivo curve armoniche, perso nelle valli di miniature pubiche, ascoltando la fragranza dei pensieri, fino a quanto risuonò l’ora sconosciuta
Allora, tra retrogusti semantici, scivolai di sonno in sogno appeso a un poi